Apri la cartina del Guatemala e lascia correre lo sguardo verso ovest, proprio al confine con il Messico: qui svetta il Tajumulco, cima più alta dell’America Centrale. Con i suoi 4 220 metri slam il vulcano domina il Dipartimento di San Marcos e fa da bussola ai viaggiatori che scelgono un Viaggio in Guatemala fuori dalle rotte classiche.
Questo post raccoglie le classiche domande che mi vengono fatte: come arrivare, dove dormire, cosa portare e cosa aspettarsi dalla salita.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Cosa sapere sul Tajumulco
Il Tajumulco è uno stratovulcano quiescente inserito nell’arco vulcanico centroamericano, catena nata dalla subduzione della placca di Cocos sotto quella caraibica.
Il cono principale ospita un cratere ellittico largo 50 m; a sud-ovest si alza una seconda vetta minore, resti di un edificio più antico.
Coordinate: 15°02′48″ N / 91°54′54″ W. Distanza da Quetzaltenango (Xela) 82 km; da Città del Guatemala 300 km.
Come arrivare al Tajumulco
Da Xela prendi un autobus di linea per San Marcos (2 h).
Al terminal cercane uno diretto a Tacaná ma scendi al bivio di Crucero Tajumulco: lo riconosci per il piccolo chiosco di lamiera sulla CA-1. Qui trovi tuk-tuk o pick-up fino al villaggio di Tuichán, punto di partenza del sentiero classico.
A Crucero Tajumulco c’è l’Hotel Villa Real, struttura semplice ma pulita, utile per chi vuole acclimatarsi una notte.
Trekking al Tajumulco
Dal campo base di Tuichán (3000 metri) la traccia sale tra coltivi di patata, poi entra in un bosco di pino-encino – una quercia di montagna.
I contadini hanno segnato gli alberi con marcatori arancioni; seguili fino a quota 3 900 m., dove il bosco cede a pietra pomice. Da qui il sentiero si biforca: a sinistra verso il cratere secondario, a destra verso la vetta principale.
La parte finale è un ripido pendio di rocce sciolte; non serve arrampicare, ma l’altitudine rallenta il passo. Partire all’alba riduce il rischio di nebbia e offre più luce per scendere prima dei temporali pomeridiani.
Difficoltà: impegnativa per il dislivello (1200 m) e l’aria rarefatta. Se non hai esperienza sopra i 4000 m, prevedi un giorno extra a Xela o San Marcos per acclimatarti.
Avvertenze pratiche: qualche cane randagio accompagna i gruppi, soprattutto vicino ai pascoli; un bastone da trekking li scoraggia senza fare male. Di notte la nebbia è fitta: tieni la tenda ben ancorata e usa torcia frontale con batterie di scorta.
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Cosa portare
– Abbigliamento termico e antivento – in quota il termometro scende sotto zero anche a maggio; giacca in piuma leggera, guscio impermeabile, guanti sottili.
– Scarpe da trekking con suola scolpita; l’ultimo tratto è roccia friabile.
– Almeno cinque litri d’acqua a testa, suddivisi in borracce rigide; le sorgenti locali non sono trattate.
– Snack compatti: noci, rapadura (panella di canna) e un paio di tortillas secche.
– Torcia frontale per la partenza notturna; batterie di scorta nel taschino interno perché il freddo le scarica in fretta.
– Se dormi in quota serve un sacco a pelo comfort –5 °C e un materassino isolante; il terreno è sassoso e sottrae calore.
– Non dimenticare un kit di primo soccorso: garza sterile, cerotto elastico, analgesico, pastiglie di reidratazione.
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Sicurezza
Dai 3500 metri in su potresti avvertire mal di montagna: testa pesante, fiato corto. Salendo piano e bevendo molto riduci il rischio. Fermati a Xela un giorno, fai una passeggiata sui crinali di Siete Orejas e dai al corpo il tempo di adattarsi.
Il sentiero è chiaro, ma in nebbia fitta ci si orienta male: una guida di Tuichán conosce scorciatoie e ripari. Costa circa 300 quetzal in totale ed evita inutili giri a vuoto.
Il meteo cambia rapido; in stagione umida (maggio-ottobre) piove nel pomeriggio e il vento alza aghi di ghiaccio. Parti verso le tre del mattino, scendi entro mezzogiorno.
Prima di partire informati sullo stato dei sentieri: sporadiche tensioni per pascoli contesi possono bloccare l’accesso da La Reforma. Le guide ricevono aggiornamenti via radio.
Flora e fauna
Dal villaggio di Tuichán (3 200 m) il sentiero attraversa orti di patata e fasci di cipero – una specie di giunco che gli abitanti usano come lettiera per gli animali. Superata quota 3 500 m compaiono i boschi di pino-encino, un ibrido naturale di pino (Pinus) e quercia montana (Quercus) dalla corteccia scura; le sue foglie cerose assorbono la nebbia e mantengono il sottobosco umido anche in stagione secca. Oltre i 4 000 m la vegetazione si riduce a zolle compatte di iscaché, un’erba tussock alta pochi centimetri che resiste a gelo e vento.
Gli avvistamenti più frequenti sono:
Colibrì dal cappuccio azzurro (Amazilia cyanocephala) che infila il becco nei fiori gialli di aguja – un arbusto spinoso dei versanti assolati.
Allocco macchiettato (Ciccaba virgata), attivo al crepuscolo; il suo richiamo basso rimbalza fra le rocce sotto vetta.
Coyote (Canis latrans hondurensis) sul crinale orientale; è timido, ma può rovistare fra resti di cibo.
Porta via tutti i rifiuti: la comunità di Tuichán ha avviato un programma di riforestazione di pino-encino e conta sulla collaborazione dei camminatori per mantenere il percorso pulito.
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Dove alloggiare
- Hotel Villa Real (Crucero Tajumulco): stanze semplici, doccia calda, buona scelta se vuoi partire all’alba.
- Hotel Mirador: ci arrivi solo con un pick-up 4×4. L’albergo è su un crinale senza ostacoli: da lì vedi tutta la catena della Sierra Madre. Essendo esposto al sole e al vento, l’aria è più asciutta e cade meno nebbia rispetto ai villaggi sul versante opposto.
In quota si può campeggiare sulle terrazze di pietra a 3 950 metri: vista eccezionale ma notti rigide. Avvisa i comitati locali e paga la tassa di accesso (25 quetzal) che finanzia la manutenzione del sentiero.
Cosa fare nei dintorni
Dedica una giornata al vulcano Chicabal: da Xela impieghi circa trenta minuti in auto fino al parcheggio di San Martín Sacatepéquez. Da lì parte un sentiero breve e ben battuto che scende al cratere; sul fondo trovi una laguna circolare che i mam considerano sacra. Puoi camminarle intorno in meno di un’ora e osservare gli altari di candele e fiori che punteggiano la riva.
Per rilassare le gambe dopo il trekking c’è Fuentes Georginas, complesso di sorgenti termali annidato tra bromelie e orchidee a quota 2 400 m. Le vasche sono alimentate da acqua sulfurea intorno ai 37 °C; porta costume e asciugamano, il vapore è continuo ma gli spogliatoi sono semplici.
Se vuoi spingerti verso il lago, parti alle quattro del mattino e sali a Indian Nose – i kakchiquel lo chiamano Rostro Maya per la sagoma che ricorda un volto sdraiato. Dalla cresta assisti al sole che illumina il lago Atitlán e i coni gemelli Atitlán e Tolimán. Scendendo prendi una lancia pubblica fino ai villaggi artigiani: a San Juan potrai vedere telai a cintura, a San Pedro La Laguna tostare il caffè sulle piastre di terracotta.
In Viaggio tra i vulcani del Guatemala con Roberto Furlani
Se il Tajumulco ti ha stuzzicato, se desideri conoscere era vicino i vulcani e stai pensando quindi a un Viaggio in Guatemala su misura, non esitare a scrivermi e raccontarmi che tipo di esperienza hai in mente.
Insieme possiamo comporre un viaggio che abbracci le bellezze più iconiche di questa terra, senza dimenticare i dettagli pratici e la sicurezza.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina.
Programmi di Viaggio in Guatemala
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Ecco alcuni miei programmi
👉 Classico Guatemala 8 giorni >>
👉 Viaggio culinario 8 giorni >>
👉 Trekking tra i vulcani >>
👉 Fly & drive 9 giorni >>
👉 Guatemala low cost 13 giorni >>
👉 Guatemala Tour 14 giorni >>
👉 Guatemala & Roatan 9 giorni >>
👉 Messico & Guatemala 10 giorni >>
NOTA BENE
👍 I programmi pubblicati sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉
👍 Tutti i soggiorni sono modulabili e possono essere costruiti su misura, a seconda di quello che desideri tu. Decidi tu quando partire!
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
👉 Chi sono e che cosa posso fare per te >>>
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Scopri il Guatemala con il mio Blog
Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire il Guatemala attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Guatemala e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.
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