Appena senti pronunciare Guatemala la mente corre a piramidi che bucano la giungla, a giaguari dipinti sulle ceramiche e a mercati dove si parlano ancora venti lingue indigene.
Se stai progettando un Viaggio in Guatemala e vuoi andare oltre le foto-cartolina, questa guida fa per te: ti accompagno tra i grandi siti della civiltà maya in Guatemala, suggerendoti come visitarli senza fretta, come rispettare i rituali ancora vivi e dove inserire soste meno note ma altrettanto cariche di storia.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta del mondo Maya.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Perché il Guatemala è imperdibile per chi ama la cultura maya
In Mesoamerica puoi varcare le porte di molte città pre-ispaniche, ma nessun Paese offre la concentrazione e la varietà del Guatemala.
Qui si trova la porzione più vasta dell’antico Bajos Petén, il “regno della giungla” da cui partì l’espansione dei Maya classici.
Le rovine sono spesso immerse in riserve naturali dove scimmie urlatrici e tucani fanno da colonna sonora; allo stesso tempo, a pochi chilometri, i discendenti dei costruttori di quelle piramidi celebrano ancora cerimonie con incenso di copal e calendari tzolk’in – un ponte vivente fra passato e presente.
Rispetto a Messico o Honduras troverai un turismo meno massificato, possibilità concrete di scegliere guide comunitarie e, se lo desideri, di devolvere parte del biglietto d’ingresso a progetti di tutela forestale.
In altre parole, visitare i siti maya in Guatemala significa non solo guardare la pietra, ma sostenere chi quella pietra la considera sacra.
Tikal: il cuore del mondo maya
Arrivi all’alba, quando la nebbia resta impigliata sulle chiome di ceiba e sapote; sali i 195 gradini del Tempio IV e, senza accorgertene, sei più in alto di qualunque altro tetto maya ancora in piedi. Davanti spunta la cresta del Tempio del Gran Giaguaro – un volto di calcare che cambiò il corso della storia nel 734 d.C. con la sepoltura del sovrano Jasaw Chan K’awiil.
Una mattinata intera serve a mala pena per la Gran Plaza: la piattaforma cerimoniale dove sacerdoti, astronomi e mercanti scandivano il calendario di 260 giorni.
I rilievi sulle stele raccontano guerre con Calakmul, alleanze sigillate da matrimoni politici e addirittura l’arrivo di emissari da Teotihuacán, quasi 900 km più a nord.
Se ti fermi in silenzio a metà scalinata del Tempio II potresti sentire il richiamo di una scimmia urlatrice, prova vivente che la foresta – oggi Parco Nazionale e Patrimonio UNESCO – è parte integrante dell’esperienza.
Una guida locale K’iche’ o Q’eqchi’ ti aiuterà a decifrare i glifi incisi sui monoliti e, allo stesso tempo, a riconoscere il richiamo di un tucano: storia e natura qui non si possono separare. Porta con te acqua, repellente per gli insetti, non si sa mai.
Ti consiglio di leggere il mio post dedicato a Tikal >>
Quiriguá: le incisioni del tempo
A metà strada fra la costa caraibica di [Livingston] e le montagne del dipartimento di Izabal, Quiriguá sembra quasi timida: poche piazze erbose racchiuse dalla giungla, nessuna piramide spettacolare. Eppure dal 1981 è Patrimonio UNESCO per un motivo preciso: qui trovi le stele più alte e meglio conservate di tutto il mondo maya, blocchi di arenaria scolpiti con un dettaglio che a Tikal o Copán si è perso.
Stele giganti, glifi minuziosi
La “Stele E” supera gli 11 metri e pesa 65 tonnellate: un calendario in 3-D che racconta l’ascesa del re K’ak’ Tiliw Chan Yopaat, il sovrano che nel 738 d.C. osò catturare e decapitare l’alleato Copán. Avvicinati alle incisioni: noterai piume di quetzal, fasci di giada e persino le unghie del dio Chahk. Una guida Q’eqchi’ ti mostrerà dove leggere la data del 9.17.0.0.0, equivalente al 2 gennaio 771.
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Fra piantagioni di banane e ceiba secolari
Il sito è incastonato in una piana alluvionale: da un lato scorrono le acque smeraldo del Motagua, dall’altro si allungano i filari di una storica piantagione United Fruit. Cammini fra alberi di cacao ombra-grown e ceiba giganti dove si posano tucani becco-iride: un contrasto vivissimo fra passato cerimoniale e presente agricolo.
Yaxhá: sulle rive del mistero
Un sentiero di laterite rossa ti conduce a Yaxhá, terza città maya del Petén per estensione. All’improvviso la foresta si apre e davanti appare il lago Yaxhá: acqua verde bottiglia incorniciata da mangrovie. Sali il Tempio 216 (40 m) e guarda il sole scendere dietro le colline; in controluce le creste dei templi sembrano barche di pietra che galleggiano.
Astronomia e politica sulle terrazze nord
Sul lato settentrionale del complesso sorge il gruppo delle “strutture gemelle”: piattaforme dove i sacerdoti calcolavano solstizi e equinozi con una precisione sbalorditiva. Qui venivano proclamati i nuovi “k’atun”, cicli di 20 anni che legittimavano l’élite al potere.
Topoxté e i laghi gemelli
Prendi una lancia a motore e in dieci minuti approdi all’isoletta di Topoxté, ultimo avamposto abitato ancora nel Post-classico (fino al 1450 circa). Cammini fra templi miniaturizzati, sacro rifugio dei discendenti di Yaxhá in fuga dai conflitti con i vicini Itzá. Restare per il tramonto significa vedere il lago trasformarsi in uno specchio dorato dove volano aironi e jacana; uno spettacolo che da solo vale il viaggio.
Iximché: la capitale tra le nebbie
Dal potere Kaqchikel alla conquista spagnola
A soli 90 km da [Antigua], sul crinale fresco di Tecpán, sorgono le quattro piazze fortificate di Iximché. Fondata nel 1470 dai Maya Kaqchikel, fu capitale di un regno in guerra perenne con i K’iche’. Nel 1524 accolse – suo malgrado – i conquistadores di Pedro de Alvarado, diventando la prima sede del governo coloniale prima che la capitale si spostasse ad Antigua.
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Cerimonie vivissime tra pini e incenso
L’alba porta con sé una coltre di nebbia che scivola fra i pini; al centro della Piazza B troverai cerchi di candele colorate e copal fumante: sono gli ajq’ij, sacerdoti che ancora oggi consultano il calendario sacro Chol Q’ij. Partecipa con rispetto: niente foto a meno che non ti venga concesso un cenno.
Un museo a cielo aperto, ma senza folle
Iximché conta oltre 160 piattaforme, ma le visite sono rare. Questo permette di sederti sui gradini di un tempietto, chiudere gli occhi e immaginare i suoni del mercato della capitale Kaqchikel: voci in lingua, conchiglie marine usate come trombe, tamburi di pelle di cervo.
Altri siti maya meno conosciuti
Aguateca
Nascosta in una fenditura del Petexbatún, si raggiunge in canoa attraverso un canyon popolato da cormorani. Le case nobiliari abbandonate di fretta conservano strumenti di ossidiana ancora sul pavimento: una fotografia congelata dell’eclissi politica che travolse la città.
Dos Pilas
Pochi chilometri più a nord, Dos Pilas fu la roccaforte militare che dominò il Medio Usumacinta. Le iscrizioni della Scala Geroglifica 4 citano 27 anni di guerre sanguinose contro Tikal: un taccuino di battaglie inciso sulla roccia.
Uaxactún
A 23 km da Tikal, ma un mondo a parte. Qui troverai il gruppo E-V-II-sub, l’osservatorio astronomico più antico del Petén: tre piccoli templi allineati con il sorgere del sole ai solstizi e agli equinozi. Fermati al campo base gestito dalla comunità chiclera: potrai ascoltare storie di raccolta della gomma e di come si vive oggi nell’“anello di buffer” del parco.
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Un ultimo consiglio pratico
Per tutti questi siti valgono le stesse regole: scarpe chiuse, repellente forte, rispetto per la segnaletica che delimita gli edifici in restauro. Se vuoi evitare trasferimenti complessi, chiedimi un itinerario su misura: posso combinare Tikal, Yaxhá al tramonto, due notti nella comunità di Uaxactún e una deviazione a Iximché prima di rientrare ad Antigua. Basta un messaggio e progettiamo insieme il tuo viaggio maya, sincronizzando bus, lanci sul lago e guide locali senza stress.
In Viaggio in Guatemala con Roberto Furlani
Se questo post ti ha incuriosito, se desideri conoscere dai vicino il mondo Maya escoprire il Paese che ospita questi siti archeologici e, più in generale, se stai pensando a un Viaggio in Guatemala su misura, non esitare a scrivermi e raccontarmi che tipo di esperienza hai in mente.
Insieme possiamo comporre un viaggio che abbracci le bellezze più iconiche di questa terra, senza dimenticare i dettagli pratici e la sicurezza.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
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Programmi di Viaggio in Guatemala
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Ecco alcuni miei programmi
👉 Classico Guatemala 8 giorni >>
👉 Viaggio culinario 8 giorni >>
👉 Trekking tra i vulcani >>
👉 Fly & drive 9 giorni >>
👉 Guatemala low cost 13 giorni >>
👉 Guatemala Tour 14 giorni >>
👉 Guatemala & Roatan 9 giorni >>
👉 Messico & Guatemala 10 giorni >>
NOTA BENE
👍 I programmi pubblicati sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
👉 Chi sono e che cosa posso fare per te >>>
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Scopri il Guatemala con il mio Blog
Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire il Guatemala attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Guatemala e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.
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