Il Guatemala custodisce un cuore metropolitano sorprendente: Città del Guatemala, la capitale più alta e popolosa dell’America Centrale, distesa a 1 500 m tra crateri spenti e fumaiole attive.
In pochi isolati passi dall’aeroporto La Aurora al Centro Histórico respiri secoli di storia coloniale, grattacieli di vetro e mercati che vendono tortillas di mais blu all’ombra di un vulcano.
Se stai pianificando un Viaggio in Guatemala, vale la pena ritagliare almeno due giorni per capire da dove parte (e dove corre) l’anima del Paese.
A differenza di altre capitali “solo di passaggio”, qui trovi musei di livello internazionale, una scena gastronomica che spazia dalla cucina del Guatemala rivisitata ai ristoranti fusion arabo-cinesi, quartieri d’arte pieni di murales e, a una mezz’ora d’auto, i sentieri che salgono sui vulcani del Guatemala.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta di Città del Guatemala.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Storia di Città del Guatemala
La valle in cui oggi ruggiscono i motori era un tempo il centro cerimoniale Kaqchikel noto come Kaminaljuyú.
Quando gli spagnoli, nel 1620, fondarono la loro “Villa de Santiago”, edificarono conventi e palazzi sfruttando le stesse zolle vulcaniche tagliate dagli antichi scalpellini.
Per oltre un secolo la città rimase nell’ombra della splendida Antigua, finché i terremoti del 1773 rasero al suolo la vecchia capitale. Nel 1776, con un decreto reale, la corte trasferì istituzioni e nobiltà nella “Nueva Guatemala de la Asunción”, nucleo dell’odierna Zona 1.
Età repubblicana e Province Unite
Nel 1823 la neonata Repubblica formò le Province Unite dell’America Centrale e Città del Guatemala divenne epicentro di costituzioni, rivolte e trattati. Banchieri tedeschi importarono il caffè, mercanti levantini il tessile, creando il mix economico che ancora si respira nei corridoi del Palacio Nacional.
Terremoto del 1976 e rinascita post-bellica
Il 4 febbraio 1976 un sisma di magnitudo 7,5 rase quartieri interi e fece 23000 vittime. Nel dolore, la città si reinventò: nuove norme antisismiche, boulevard ampi come il Paseo de la Sexta e l’università pubblica San Carlos come fucina culturale. Con gli accordi di pace del 1996, che chiusero 36 anni di guerra civile, arrivarono investimenti esteri e grattacieli che oggi svettano in Zona 10 e Zona 14.
Cultura e società
Quasi tre milioni di persone vivono nel municipio e oltre cinque nell’area metropolitana. Più del 20 % si identifica in un gruppo maya — K’iche’, Kaqchikel, Q’eqchi’ — mentre le comunità arabe (soprattutto palestinesi) e cinesi, arrivate tra fine ’800 e primi ’900, hanno lasciato moschee discrete, templi buddisti e ristoranti di dim sum accanto alle pupusas salvadoregne.
Musei e spazi creativi
Museo Nazionale di Archeologia e Etnologia: espone maschere cerimoniali di Tikal e steli di Quiriguá in sale climatizzate, ideale per capire i calendari maya prima di volare in Petén.
Centro Culturale Miguel Ángel Asturias: un complesso brutalista a forma di quetzal che ospita opera, danza contemporanea e il Festival Internazionale del Libro.
Centro Culturale di Spagna: mostre di fotografia indigena, laboratori di serigrafia e proiezioni gratuite al venerdì sera — perfetto per tastare il polso della scena artistica emergente.
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Festività e riti urbani
Il 15 agosto, durante la Feria de la Asunción, vie e piazze si riempiono di processioni barocche, bancarelle di piatti tipici del Guatemala (assaggia i chuchitos con salsa di pomodoro affumicato) e giostre retrò. A novembre, per il Día de los Santos, centinaia di aquiloni colorati volano dal Cerro del Carmen: i fili intrecciati simboleggiano il legame tra vivi e antenati.
Geografia e clima
Città del Guatemala si distende su un altopiano basaltico incastonato fra tre “guardiani” di fuoco: a ovest l’irrequieto Fuego, a sud il cono perfetto dell’Agua e, un po’ più in là, il Pacaya che sbuffa cenere come un bollitore sempre acceso.
Questa corona di vulcani del Guatemala forma una valle a 1 500 m d’altitudine che funziona quasi come un condizionatore naturale: di giorno l’aria si scalda senza mai diventare opprimente, di notte scende di botto fino a 12 °C in pieno dicembre, costringendoti a tirare fuori il pile anche in capitale.
Il calendario meteorologico segue due grandi atti.
Da novembre a metà maggio la “temporada seca” regala cieli blu a perdita d’occhio e pomeriggi che oscillano sui 24–26 °C; è il momento in cui l’orizzonte è talmente nitido che puoi contare le colate laviche fossili sulle fiancate del Fuego.
Da giugno a ottobre, invece, arrivano i temporali pomeridiani: scrosci potenti, raramente lunghi, che ripuliscono lo smog e lasciano dietro di sé tramonti rosa shocking. Se cerchi la foto perfetta dei vulcani, esci dopo la pioggia: le nuvole si aprono come sipari e la luce radente fa sembrare l’Agua un gigante scolpito nel rame.
Qualche dritta pratica: le mattine d’inverno possono essere frizzanti — porta un leggero pile — ma il sole di quota picchia forte tutto l’anno, quindi crema 50+ obbligatoria.
Durante la stagione umida tieni sempre in borsa un k-way e un sacchetto impermeabile per la macchina fotografica; i temporali arrivano veloci quanto se ne vanno.
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Zone e quartieri
Città del Guatemala è disegnata come un gigantesco bersaglio: il Parque Central (Zona 1) è il punto zero e da lì le strade si diramano a spicchi numerati in senso orario fino alla Zona 25.
A colpo d’occhio la mappa ricorda l’impronta di una conchiglia; in pratica significa che, più ti allontani dal centro, più i quartieri diventano residenziali o industriali.
Le 22 zone “ufficiali” riuniscono oltre tre milioni di abitanti, ma, per un viaggiatore, l’azione vera si concentra in quattro settori chiave:
Zona 1 – il cuore storico
Tra la Cattedrale Metropolitana e il Palacio Nacional de la Cultura cammini su pietre ottocentesche, passi la Biblioteca Nazionale e la Calle Real ridisegnata come boulevard pedonale: perfetta per assaggiare atol de elote ancora fumante. Resta qui anche di sera; la sicurezza è migliorata e le facciate liberty illuminate valgono la passeggiata.
Zona 10 – la “Zona Viva”
Grattacieli di vetro, ristoranti fusion dove la cucina del Guatemala incontra sushi e ceviche, rooftop bar con vista sui coni vulcanici; è il distretto dove dormire se vuoi nightlife a pochi minuti dall’aeroporto La Aurora e dallo Zoo La Aurora (ideale per un paio d’ore fra giaguari e tapiri).
Zone 11-14 – business e shopping
Qui sorgono i centri commerciali più grandi e le torri finanziarie che punteggiano lo skyline. Imperdibile lo Zoo, ma anche il Museo Nacional de Arqueología y Etnología (Zona 13) che raccoglie steli di Tikal e maschere di Quiriguá.
E le altre zone?
Zona 2 racchiude campus universitari e qualche ottimo mercato ma offre meno alloggi;
Zone 3-6 ospitano depositi e terminal bus: utili, non turistiche;
Zone 15-16 (Carretera a El Salvador) sono quartieri residenziali verdi, ideali se resti a lungo ma fuori rotta per un primo viaggio;
le zone estreme (18-25) richiedono esperienza locale per via della sicurezza altalenante.
Cosa vedere e fare a Città del Guatemala
Palacio Nacional de la Cultura
Il “chilometro zero” delle strade guatemalteche: visita guidata per scoprire sale affrescate, lampadari in vetro di Boemia e la storia dei presidenti che qui firmarono gli accordi di pace del 1996.
Cattedrale Metropolitana
Facciata neoclassica, cupole azzurre e dodici colonne che ricordano le vittime della guerra civile; sali sul campanile per un colpo d’occhio sulle cupole barocche di tutta la Zona 1.
Museo Nacional de Arqueología y Etnología
La collezione maya più completa del Paese: vasi policromi, sepolture di nobili e la ricostruzione in scala reale del Trono del Giaguaro di Tikal.
Museo Popol Vuh
All’interno dell’Universidad Francisco Marroquín: dalle figurine pre-classiche ai codici coloniali che narrano l’epopea di Hunahpú e Ixbalanqué.
La Aurora Zoo
Non un semplice giardino zoologico: aree tematiche che riproducono Petén, Patagonia e Savannah; perfetto se viaggi con bambini.
Paseo Cayalá
Città-nella-città disegnata in stile neocoloniale: boutique, caffetterie che servono arabica di lago Atitlán in pour-over e spazi verdi per concerti all’aperto.
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Zona Viva by night
Dal jazz bar nascosto dietro una galleria d’arte ai club latini dove i DJ mescolano punta garífuna e reggaeton: prendi un taxi registrato all’andata e chiedi al locale di chiamartene uno al ritorno.
Mercado Central
Tre piani di artigianato: huipil ricamati, ceramiche di Cobán e deliziosi souvenir del Guatemala in legno di cedro. Contratta con garbo e paga in quetzal; le carte di credito raramente funzionano.
Parchi e giardini
Fuggi dallo smog mattutino con una corsa al Parque Erick Barrondo o un picnic botanico al Jardin de la Aurora dietro lo zoo; nei weekend ci sono mercatini bio e yoga gratuito.
Eventi culturali
Consulta l’agenda del Centro Cultural Miguel Ángel Asturias: opera, teatro maya contemporaneo e, una volta al mese, cinema all’aperto con dibattito finale (ingresso libero).
Dove Mangiare a Città del Guatemala
La cucina del Guatemala a Città del Guatemala profuma di mais arrostito, coriandolo e spezie che arrivano dalla foresta di Cobán. Tra banconi di mercato e ristoranti creativi puoi assaggiare il pepian, denso stufato di carne e semi di sesamo; il kak’ik, brodo di tacchino speziato con achiote; o i soffici tamales avvolti in foglia di banano.
Dove sederti a tavola, tre idee per tutte le tasche
La Esquina de los Tamales (Zona 1, economico)
Piccolo locale famigliare dietro il Mercado Central. Banchi in legno, pentoloni di pepian che sobbollono fin dall’alba e tamales a meno di due euro. Ideale se vuoi la “comida típica” circondato da impiegati in pausa pranzo.
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Flor de Lis (Zona 10, fascia media)
Chef giovane che reinterpreta ricette pre-ispaniche: menù degustazione in otto mini-piatti che raccontano il Popol Vuh con ingredienti locali. Ambiente informale ma curato, perfetto per una serata speciale senza svenarti.
Altuna Rooftop (Zona Viva, fascia alta)
Terrazza panoramica affacciata sui vulcani del Guatemala. Cucina d’autore che fonde prodotti di lago Atitlán con tecniche mediterranee, carta dei vini ampia e servizio da hotel cinque stelle. Prenota un tavolo al tramonto per il gioco di luci sui crateri.
Trasporti e infrastrutture
Atterri quasi sempre all’aeroporto La Aurora, a sud della capitale: dall’uscita all’hotel in Zona 10 bastano dieci minuti se scegli i Taxi Amarillo (collettivi ufficiali, tariffa fissa da pagare alla cassa interna al terminal). In alternativa hai tre opzioni:
App – Uber e inDriver funzionano bene, mostrano il costo in anticipo e, rispetto ai taxi di strada, riducono la contrattazione.
TransMetro – non è una metropolitana vera e propria ma un sistema di bus articolati in corsia riservata che attraversa Zonas 1, 4, 9, 10, 11 e 13. Salghi solo con la tarjeta elettronica (puoi ricaricarla al chiosco fuori dall’aeroporto) e viaggi rapido anche nelle ore di punta.
Transurbano – autobus di linea meno frequenti, utili se devi raggiungere quartieri residenziali; sconsigliati nelle ore serali a chi non conosce la città.
Non esiste una metro sotterranea, quindi i bus a corsia dedicata e le app sono i mezzi più efficienti per chi resta pochi giorni.
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Muoversi in città
Zone centrali (1, 4, 9, 10) – spostati con TransMetro di giorno e app/Uber dopo le 21.
Escursioni brevi – per Antigua o Pacaya conviene un minivan condiviso o un’auto con autista; prendere un 4×4 in autonomia ha senso solo se prosegui verso il Pacifico o il Petén.
Chicken-bus colorati – pittoreschi ma lenti; evitali in fascia serale e se hai bagagli ingombranti.
Sicurezza in pillole
Sul fronte sicurezza: adotta il buon senso urbano (niente rolex in vista, smartphone con laccio) e, per dettagli aggiornati, dai un’occhiata al mio post Viaggiare sicuri in Guatemala.
Dove dormire a Città del Guatemala
Dormire bene è facile, basta scegliere la zona giusta: centro storico per la vita culturale, Zona 10 per il comfort internazionale, quartieri residenziali per il silenzio.
Tre indirizzi testati sul campo
Casa Jocotenango (Zona 1, economico)
Guest-house in una casa coloniale restaurata: patio interno pieno di piante, camere essenziali e colazione con pane dolce appena sfornato. Ottima base se vuoi svegliarti a due passi dal Palacio Nacional de la Cultura.
Adriatika Hotel & Residence (Zona 14, fascia media)
Suite spaziose, piscina riscaldata e navetta gratuita per l’aeroporto. Ideale per chi combina riunioni di lavoro e gite di un giorno verso lago Atitlán.
Hotel Las Américas (Zona Viva, fascia alta)
Icona della capitale: vista a 360° sui coni del Fuego e dell’Agua, spa con trattamenti al cacao, ristorante fine-dining e servizio concierge che può organizzare voli interni per Tikal in meno di un’ora.
Escursioni nei dintorni
Città del Guatemala è un buon punto di partenza per raggiungere diverse località del Guatemala con cui è ben collegata:
Antigua – barocco a un’ora di shuttle: sali sull’Arco di Santa Catalina, sorseggia arabica locale e, se hai tempo, affronta la salita serale sul Pacaya per vedere la lava incandescente.
Lago Atitlán – specchio d’acqua vulcanico a 2,5 ore: visita San Juan per i tessuti tinti con indaco naturale e San Pedro per il caffè tostato sul fuoco a legna.
Chichicastenango – il mercato più variopinto dell’altopiano (giovedì e domenica): statuette di santo e maschere da danza nella nebbia d’incenso.
Tikal con volo – decolla la mattina presto, atterra a Flores in quaranta minuti e cammina tra piramidi e scimmie urlatrici prima che la giungla si scaldi. Torni in hotel per cena, stanco ma con foto da National Geographic.
Consigli di viaggio
Documenti
Per i cittadini italiani basta il passaporto con validità residua di almeno sei mesi; il visto turistico si ottiene all’arrivo per soggiorni fino a 90 giorni e fa parte dell’accordo CA-4, quindi vale anche per Honduras, El Salvador e Nicaragua. Tieni una fotocopia del passaporto separata dall’originale: in città i controlli di polizia sono rari ma possibili.
Valuta e pagamenti
Si paga in quetzal (GTQ). Le carte internazionali funzionano in quasi tutti i bancomat delle zone 10 e 14; altrove conviene portare contanti. Cambia solo in banco: gli uffici cambio dell’aeroporto La Aurora sono rapidi, in centro rivolgetevi a Banrural o BAC.
Lingua
Lo spagnolo è la chiave, ma nelle aree di mercato sentirai anche il k’iche’ e altre lingue maya. Impara un “Muchas gracias” e un “Maltyox” (grazie in k’iche’): sciolgono il ghiaccio al volo.
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Salute e sicurezza
Vaccini raccomandati: epatite A/B e tetano; per il resto, usa il buon senso. Copri la polizza sanitaria prima di partire e consulta il mio post “Viaggiare Sicuri in Guatemala” collegato al post dedicato (link nel testo).
Evita di camminare da solo di notte fuori da zona 10 e dagli assi principali di zona 1; per i taxi affida-ti alle app in uso (Uber, inDriver) o alle radio-taxi ufficiali dell’aeroporto (tariffa fissa).
Trasporti
Aereo: l’Aeroporto Internazionale La Aurora è a 6 km dal centro e collegato con navette ufficiali delle strutture ricettive.
Autobus extra-urbani: Pullman “Pullmantur”, “Linea Dorada” e “Fuente del Norte” partono dal terminal Atlántida (zona 7).
Trasporto urbano: il BRT Transmetro copre i corridoi principali a corsia riservata, comodo, economico e sicuro; per tratte brevi prendi i taxi registrati (targa bianca su verde).
Eventi e festività
A Città del Guatemala il calendario non riposa mai:
Semana Santa (marzo/aprile) – le famose processioni di tappeti di segatura colorata sfilano in zona 1; arriva presto per conquistare un buon punto di vista.
Feria de Agosto (1-15 agosto) – festa patronale della Virgen de la Asunción: giostre, marimba e fuochi d’artificio riempiono il parco La Aurora.
Festival del Centro Histórico (fine luglio) – due settimane di concerti gratuiti, mostre ed itinerari guidati tra palazzi déco; ottimo momento per scoprire gli atelier d’arte che stanno rivitalizzando zona 1.
Fiambre del 1° novembre – per il Giorno dei Morti le famiglie cucinano l’insalata monumentale a base di oltre trenta ingredienti; molti ristoranti propongono menù ad hoc.
In Viaggio in Guatemala con Roberto Furlani
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
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