Viaggio in Argentina: Guida Completa e Tour Organizzati
L’Argentina è il Paese dove, nello spazio di poco tempo, spassi dallo sorseggiare vino in una piazza assolata di Cafayate nel Nord Ovest al farti spettinare dal vento che scende dai ghiacciai patagonici.
Ecco perché parlare di Viaggio in Argentina è più corretto che ridurre tutto a una semplice vacanza: qui ogni provincia ha latitudini, accenti e sapori propri—dalle creste innevate delle Ande alla Pampa sconfinata, fino alla Terra del Fuoco dove l’asfalto finisce davanti all’Antartide.
Aggiungici il tango che riecheggia nei cortili di Buenos Aires, i gauchos che governano il bestiame al trotto e città cosmopolite impregnate di profumo di parrilla ed empanadas: hai già un atlante di esperienze pronto da sfogliare.
Mettiti comodo: in questa pagina troverai informazioni pratiche colte e vissute in prima persona, a itinerari testati e qualche segreto raccolto parlando con chi l’Argentina la vive ogni giorno.
Cosa vedere in Argentina
Buenos Aires
Chi arriva qui pensa subito al tango, ma Buenos Aires è soprattutto un mosaico di quartieri che raccontano epoche diverse. In poche fermate di Subte (la metropolitana) passi dai murales di La Boca agli antiquari di San Telmo; poi sbuchi a Recoleta, dove il cimitero monumentale custodisce la tomba di Evita e un silenzio che contrasta con i caffè letterari di Avenida Alvear. Fermati al Café Tortoni per una media luna e un cortado: è il modo giusto per sentire pulsare la città prima di una serata di milonga.
Leggi i miei post su questo argomento:
Salta e il Nord-Ovest Argentino
Il Nord Ovest è una tavolozza di altopiani e colline rosse. Salta conserva chiese barocche dai colori pastello e un mercato dove assaggi locro e tamales. Da qui prendi quota lungo la Ruta 40; in poche ore entri nella Quebrada de Humahuaca, canyon dai sette colori, dove villaggi coloniali e comunità indigene convivono fra cactus alti quanto un lampione.
Altura significa anche notti limpide: porto spesso i viaggiatori in una finca fuori città per osservare il cielo australe con telescopi professionali.
Cascate Iguazú
Le Cascate di Iguazú sfoderano un fronte d’acqua largo quasi tre chilometri dentro una giungla subtropicale popolata da tucani e scimmie e tanti altri animali. Patrimonio UNESCO, sono visitabili da passerelle sospese o, se vuoi sentire l’adrenalina nelle ossa, con un gommone che si infila fin sotto la Gola del Diavolo. Tieni a mente che il lato argentino è più esteso e regala prospettive in immersione totale; quello brasiliano è panoramico.
Consiglio: resta fino al tramonto, quando i vapori colorano l’arcobaleno.
La Pampa
Quando lasci l’asfalto alle spalle e ti infili in una estancia, capisci subito che la Pampa è soprattutto storie di gauchos.
Qui la vita si misura a passo di cavallo, tra partite di pato e falò notturni. Impara a cuocere un perfetto Asado, assaggia il chimichurri preparato sul momento e dormi in antiche case padronali ristrutturate. Ci sono estancias che includono anche uscite in 4×4 per avvistare nandù e viscacce; dimmi tu che taglio di esperienza preferisci.
Mendoza e la Regione Vinicola
All’ombra dell’Aconcagua, Mendoza è il regno del vino argentino, con oltre 1 200 cantine che spaziano da boutique a nomi storici. Prenoto degustazioni riservate, bike tour tra filari di Malbec e persino wine spa dove ti rilassi in vasche di mosto caldo. E se preferisci un tocco d’avventura, una giornata di rafting sul Rio Mendoza chiude il cerchio perfettamente.
Patagonia e Ghiacciaio Perito Moreno
Scendendo verso sud la strada confina con terre che si perdono all’orizzonte, fino a quando la Patagonia esplode in pareti di granito, laghi, ghiacciai e spazi che insegnano il silenzio.
Se vuoi organizzare al meglio le tappe più suggestive dai un occhio anche agli spunti contenuti in Patagonia cosa vedere.
L’icona resta il Perito Moreno, nel cuore del Parco nazionale Los Glaciares: da El Calafate raggiungi le passerelle frontali in un’ora di bus, ma il ricordo vero lo porti a casa se cammini con i ramponi sulla superficie blu oppure navighi sotto le pareti alte 70 metri. Hai più tempo?
Spingiti a El Chaltén per un trekking al Fitz Roy o, ancora più a nord, al Lago General Carrera scolpito nel marmo.
Leggi i miei post su questo argomento:
Ushuaia e la Terra del Fuoco
Poi arrivi alla fine del mondo, letteralmente. Ushuaia, stretta tra il Canale di Beagle e montagne affilate, è la porta di accesso alla Terra del Fuoco.
Nel Parco Nazionale puoi percorrere sentieri costieri che si affacciano su baie glaciali popolate da cormorani; il Tren del Fin del Mundo segue l’antico tracciato carcerario e, se il mare lo permette, una navigazione fino al faro Les Éclaireurs regala otarie e pinguini in controluce. Verso ottobre-novembre la luce è tiepida; d’inverno cala la notte polare, perfetta per chi cerca paesaggi ovattati e piste da sci quasi private.
Itinerari consigliati
Itinerario classico – 12 giorni
Se è la tua prima volta e vuoi un assaggio equilibrato tra città iconiche e grandi spazi, questo è il percorso che propongo più spesso. Si comincia da Buenos Aires, dove hai tre notti per entrare nel ritmo porteño: tango in una milonga di San Telmo, street-art tour a La Boca e un pomeriggio lento fra i mausolei liberty della Recoleta. Voli poi alle Cascate di Iguazú: due giornate sono perfette per esplorare il versante argentino – passerelle praticamente a livello dell’acqua e trenino ecologico nella foresta – e quello panoramico brasiliano affacciato sulla Garganta del Diablo.
Il clou è il Nord-Ovest andino: un volo diretto ti deposita a Salta, la «Linda», punto di partenza ideale per scoprire l’Argentina Nord Ovest. Tra chiese barocche dai colori pastello e mercati di spezie fai base per due notti; poi noleggi un’auto agile e compatta e imbocchi la leggendaria Ruta 40: la strada si inerpica con stretti tornanti nella Valle de Lerma, per poi addolcirsi man mano che sale verso Purmamarca, famosa per il suggestivo Cerro de los Siete Colores, e prosegue ancora più in alto fino a raggiungere la spettacolare gola multicolore della Quebrada de Humahuaca.
Rientri a Salta in tempo per un ultimo tramonto dal Cerro San Bernardo, voli su Buenos Aires e chiudi l’itinerario con una cena da Palermo e la scorta finale di alfajores per il volo intercontinentale.
Itinerario avventura – 15 giorni
Hai voglia di svegliarti con l’odore di legna nei rifugi australi e addormentarti contando le stelle in un cielo che non conosce inquinamento luminoso? Ecco il giro che fa per te, di 15 giorni, cucito per chi ama camminare e non disdegna un whisky con ghiaccio millenario nel bicchiere.
Si parte con un assaggio urbano a Buenos Aires giusto il tempo per ammansire il fuso orario con un caffè cortado e iniziare a rispolverare lo spagnolo; poi alcune ore di volo ti catapultano a Ushuaia, sentinella estrema della Terra del Fuoco.
Qui alterni la navigazione sul Canale di Beagle—leoni marini e cormorani come comparse fisse—al trekking costiero nel parco nazionale e a un’uscita 4×4 che oltrepassa torbiere e lagune nascoste fino alle prime haciendas degli inizi del ’900, dove ancora oggi si raccontano storie di pecore e pionieri.
Risalendo il continente entri nel cuore della Patagonia: base a El Calafate, navighi sul lago Argentino tra iceberg azzurri fino al fronte del ghiacciaio Spegazzini, poi torni a terra per dedicare un giorno pieno al Parco nazionale Los Glaciares e al vicino Perito Moreno—passerelle sospese, una sinfonia continua di scricchiolii di ghiaccio e quella sensazione di trovarsi davanti a qualcosa che vive davvero.
L’avventura prosegue a nord, lungo la Ruta 40, fino a El Chaltén: capitale nazionale del trekking. Qui ti alzi all’alba per il sentiero della Laguna de los Tres e ti ritrovi sotto il profilo seghettato del Fitz Roy, che al primo sole si tinge di rosa. Puoi puntare alla Laguna Torre o all’estensione glaciale del Viedma con ramponi e casco; se invece vuoi rallentare, le birrerie artigianali del paese sono una scusa più che plausibile.
Ci sta anche una puntata in Cile, per vivere alcuni giorni nel mitico Parco nazionale Torres del Paine, un altro spettacolo ad alta intensità emotiva offerto dalla Patagonia.
Si chiude l’anello rientrando a Buenos Aires per l’ultima notte: empanadas, brindisi di Malbec e il tempo di riguardare le tracce GPX dei sentieri percorsi.
Il periodo migliore? Da metà ottobre a fine marzo massimo, quando la luce patagonica spinge la giornata ben oltre le dieci ore e i passi di montagna sono quasi sempre percorribili.
Itinerario culturale – 10 giorni
Un viaggio di dieci giorni fra città ti permette di toccare da vicino la storia, l’arte e la tavola argentina senza correre da un’estremità del Paese all’altra. L’anello che ti propongo parte e si chiude a Buenos Aires: bastano un paio di notti per riequilibrare brillantemente il fuso orario fra i palazzi liberty di Recoleta, i colonnati neoclassici di Plaza de Mayo e quella combinazione inconfondibile di bandoneón e profumo di parrilla che esce dai cortili di San Telmo.
Da qui salti nella Pampa con un volo breve e atterri a Córdoba. Le cupole gesuitiche, le facciate in arenaria dei collegi coloniali e un popolo universitario che non dorme mai trasformano ogni sera in un festival improvvisato di musica indie e folklore.
Mezzo pomeriggio è sufficiente per capire perché la città sia stata Capitale Americana della Cultura e per concederti una pausa nei patio nascosti dei bar storici.
Costeggiando il Río Paraná arrivi a Rosario: la patria della bandiera nazionale. Qui la modernità dei grattacieli dialoga con i magazzini portuali riadattati a musei, e il lungofiume pedonale diventa passeggiata obbligata al tramonto. L’accento rosarino è rapido ma morbido, perfetto per esercitarsi con lo spagnolo senza farsi intimidire.
Un volo di due ore ti porta più in alto, fra canyon ocra e colline rosse: sei a Salta, la “Linda”. Le facciate rosa salmone della cattedrale, i balconi in ferro battuto e i mercati andini pieni di spezie ti ricordano quanto sia antica la porta settentrionale alla Argentina Nord Ovest. Un’escursione di giornata nella Quebrada de Humahuaca ti regala la tavolozza rocciosa che sembra disegnata da un impressionista: è il momento perfetto per fotografare tessuti puntilhos e i magnifici colori dispensati gratuitamente dalla Natura.
Scendi di quota e atterri a Mendoza, dove l’ombra dell’Aconcagua fa da quinta teatrale a boulevard alberati e a centinaia di bodegas. Pronuncia la parola magica—vino argentino—e ti si aprono cantine avanguardiste di acciaio e vetro. Degustazioni al tramonto, cooking class di empanadas de humita e, se hai energie, una pedalata slow tra vigneti: è l’epilogo ideale prima del rientro a Buenos Aires.
Questo itinerario attraversa cinque città argentine molto diverse senza mai superare le due ore e mezza di volo a tratta. Funziona tutto l’anno, ma se punti alla vendemmia mendocina, ai colori autunnali dei platani di Buenos Aires e a serate tiepide sulla Costanera di Rosario, marzo e aprile sono imbattibili.
Itinerario naturalistico – 11 giorni
Immagina un viaggio che accorpa i luoghi con la più alta concentrazione di fauna e paesaggi d’Argentina senza maratone su strada: è l’anello perfetto per famiglie e fotografi, dove ogni spostamento in aereo accorcia parecchio le distanze e ogni tappa regala un habitat diverso.
Si parte dalla capitale: atterri a Buenos Aires giusto il tempo di un asado in una parrilla di Palermo, un tango improvvisato a San Telmo e quell’aria di città di porto che ti rimane addosso mentre voli verso nord. In due ore sei già nella foresta subtropicale delle Cascate di Iguazú, dove passerelle radenti l’acqua e il rombo della Garganta del Diablo trasformano la giungla in anfiteatro naturale: tucani, coati e qualche timido giaguaro a distanza di sicurezza sono il benvenuto più rumoroso che potresti desiderare.
Lasci l’umidità tropicale con un volo diretto a Trelew: da qui raggiungi un’estancia a poca distanza dalla Penisola di Valdés, uno dei migliori punti al mondo per l’avvistamento di balene franche australi (giugno-novembre) e orche in caccia di leoni marini (ottobre-marzo). Il giorno seguente scendi a sud fino a Punta Tombo, dove la colonia di pinguini di Magellano più grande del continente nidifica fra la spiaggia e gli arbusti bassi della steppa.
Risalendo la mappa atterri a Bariloche, porta nord di quella che molti chiamano “Svizzera d’Argentina”. Qui ti aspetta il Cruce Andino, l’antica rotta commerciale trasformata in una spettacolare traversata lacustre: catamarani e brevi tratti di bus si susseguono fra boschi di arrayanes e vulcani innevati fino al confine cileno e ritorno. Concludi la parentesi patagonica facendo bird-watching lungo i bracci remoti del Nahuel Huapi o—se sei qui in inverno—mettendo gli sci al Cerro Catedral.
L’itinerario si chiude dove era iniziato, a Buenos Aires, con un’ultima serata di empanadas e un brindisi di Malbec per salutare la varietà incredibile di ecosistemi che hai appena attraversato. Così puoi concentrarti sulla fauna, sulla fotografia e su quel silenzio che, lontano dalle città, fa grande la Patagonia cosa vedere.
Quando andare
Clima in sintesi
L’Argentina copre 30 gradi di latitudine e si estende dagli 11 metri sotto il livello del mare di Salinas Grande agli oltre 6 900 dell’Aconcagua: prevedere un meteo unico è impossibile. Ti lascio comunque una bussola pratica e ti rimando alla guida dettagliata su quando andare in Argentina per le tabelle mese per mese.
Estate australe (dicembre-marzo)
Se sogni trekking sull’erba, fronti glaciali che si specchiano nelle acque di laghi e lagune e spostamenti agevoli via terra, è la finestra perfetta per la Patagonia. Le temperature oscillano fra 8 e 20 °C, le giornate sfiorano le 17 ore di luce e i sentieri al Fitz Roy o a El Chaltén restano quasi sempre liberi da neve. Prenota però con largo anticipo: i lodge di Parco Nazionale Los Glaciares registrano il tutto esaurito già a maggio.
Al nord è stagione di piogge a Iguazú: più portata d’acqua alle cascate, guadagna però un’afa notevole. Se tolleri l’umidità, gli arcobaleni sulla Garganta del Diablo non deludono mai.
Autunno (aprile-maggio)
È il mio periodo preferito per Buenos Aires e la Pampa: 20 °C di media, aria limpida, meno turisti nei quartieri storici. Da metà aprile i viali di platani si tingono d’oro e il profumo di castagne arrosto si mischia all’aroma del caffè. In autunno trovi prezzi più bassi anche ai lodge di Bariloche: ideale per chi vuole una vacanza con budget controllato.
Inverno (giugno-agosto)
Freddo secco nella capitale (minime di 5 °C) e neve abbondante sulle Ande: perfetto per lo sci a Cerro Chapelco o Cerro Catedral. Sulle coste patagoniche comincia la stagione clou per balene e orche alla Penisola di Valdés; nelle lagune della Terra del Fuoco le giornate si accorciano ma la luce obliqua regala fotografie da cartolina. A nord-ovest, invece, il clima resta mite e secco: ideale per un tour che si snoda tra Quebrade, mercati artigianali e feste patronali.
Primavera (settembre-novembre)
I jacaranda colorano di viola i boulevard di Buenos Aires, le vigne di Mendoza sfoggiano foglie screziate e i pinguini tornano a Punta Tombo. Le temperature salgono ma restano gentili (17-25 °C), mentre in Patagonia il disgelo apre sentieri secondari spesso chiusi in estate per eccesso di flusso. È anche la stagione dei festival: Vinos y Bodegas a Buenos Aires, Fiesta Nacional del Sol a San Juan, maratona di tango al Festival y Mundial di agosto-settembre per i ballerini più audaci.
Un occhio alla sicurezza
Qualunque mese tu scelga ricorda di dare un’occhiata alle indicazioni su Viaggiare Sicuri in Argentina. Le città principali richiedono le solite attenzioni da grande metropoli, mentre nelle aree remote – in particolare cordigliera e sterrati patagonici – il vero rischio è calcolare male i tempi fra un rifornimento e l’altro.
Conclusione
Capire quando andare in Argentina e quale itinerario Argentina cucire addosso alle tue aspettative è il primo passo per un’esperienza riuscita. Se hai dubbi su distanze, connessioni aeree o vuoi semplicemente qualcuno che organizzi tutto – dalle guide locali ai lodge con vista ghiacciaio – scrivimi: trasformo i consigli di questa pagina in un viaggio concreto, pensato solo per te.
Come arrivare e spostarsi
Voli internazionali: entrare dalla porta principale
Il 90 % dei viaggiatori atterra a Ezeiza, l’aeroporto intercontinentale di Buenos Aires. Da Roma e Milano hai quotidianamente voli per Buenos Aires diretti; in alternativa fai scalo a Madrid o Parigi e risparmi spesso qualche euro. Metti in conto tredici ore di volo e – piccolo trucco – scegli partire in serata: arrivi la mattina, ti regoli subito col fuso e hai un’intera giornata davanti.
Voli interni: tagliare le distanze con un’ora di cabina
L’Argentina è sterminata: 3 700 km da nord a sud. Per questo le tratte domestiche restano la soluzione più rapida se non vuoi sacrificare tappe essenziali. Le compagnie low-cost operano da Aeroparque, a venti minuti dal centro, collegando le cascate di Iguazú, Salta, Mendoza e tutta la Patagonia. Prenota con anticipo perché nei week-end di alta stagione le tariffe salgono in fretta.
Autobus a lunga percorrenza: la ruta vista finestrino
Se hai più tempo che budget o vuoi vedere il Paese cambiare chilometro dopo chilometro, gli autobus lunga percorrenza sono comodi, puntuali e spesso notturni. Ti stendi in poltrona letto e la mattina sei in una provincia nuova. Le tratte Iguazú → Buenos Aires e Rosario → Córdoba, per esempio, sono perfette da coprire così.
Auto a noleggio e road-trip epici
Niente batte la libertà di un’auto che penetra nel Paese lungo la Ruta 40 o la Ruta 3, due strade mitiche del continente americano o si destreggia tra i laghi di Bariloche. Le strade principali sono asfaltate; sterrato e guadi li trovi solo nei tratti più remoti della cordigliera. Porta sempre contanti per la benzina e scarica l’itinerario offline: la copertura dati in Terra del Fuoco o lungo il Lago General Carrera può scomparire per ore.
Muoversi a Buenos Aires senza stress
All’interno della capitale la Subte (la metropolitana) è il modo più rapido per saltare da Palermo a Plaza de Mayo.Integra con autobus urbani e taxi ufficiali prenotati via app: costano poco e sono tracciabili. Se preferisci pedalare, il programma Ecobici offre bici gratuite per tratte fino a trentacinque minuti. Per i trasferimenti aeroportuali, invece, conviene prenotare il servizio in anticipo: prezzo trasparente e zero imprevisti.
Dove alloggiare
Hotel di lusso a Buenos Aires
Se sogni una vista sul Río de la Plata al risveglio, sceglierai un hotel Buenos Aires a Puerto Madero: spa panoramica, terrazza e servizio di concierge che ti procura i biglietti per lo spettacolo di tango la sera stessa. A Recoleta trovi boutique hotel in palazzi belle-époque, perfetti se ami camminare fra librerie, parchi e bistrot francesi.
Estancias nella Pampa
Vuoi capire chi sono davvero i gauchos? Prenota due notti in estancias Pampa ristrutturate. Al mattino cavalchi tra mandrie di bovini, a pranzo ti aspetta una griglia fumante di Asado e al tramonto osservi il cielo stellato senza inquinamento luminoso. Sono ideali anche per famiglie: piscine, passeggiate in carrozza e laboratori di empanadas tengono occupati i più piccoli, mentre tu assaggi un liquore fatto in casa.
Rifugi di montagna in Patagonia
Per un’alba rosa sulle torri di granito non devi dormire in tenda: i rifugi in Patagonia sono spartani ma caldi e spesso posizionati in punti che nessun hotel può permettersi. Dai rifugi del Parco nazionale Los Glaciares ai lodge sul lago di El Chaltén, posti letto e cucina condivisa favoriscono quella convivialità da fine del mondo, che rende uniche le serate a sud.
Ostelli e B&B nelle città più piccole
In Nord-Ovest e lungo la costa patagonica gli ostelli sono la scelta giusta se cerchi budget leggero e un ambiente internazionale. Camere doppie con bagno privato a Salta o Cordoba costano come un letto in dormitorio in molti capitali europee. I B&B a conduzione familiare, invece, sono un tuffo nella cultura locale: colazioni con medialunas fatte in casa e informazioni di prima mano su feste di quartiere o sentieri meno battuti.
Cosa mangiare in Argentina
Street food e piatti simbolo
Non puoi dire di conoscere la cucina argentina finché non hai addentato una empanada salteña fumante o un piatto di locro cremoso durante una festa nazionale. In strada, soprattutto nel quartiere San Telmo, troverai choripán grondanti chimichurri: un panino che riassume l’anima carnivora del Paese.
Parrilla e asado experience
La parrilla e l’asado sono un rito sociale. Prenota un tavolo in anticipo – o chiedimi di farlo per te – nei ristoranti di Palermo Hollywood dove la costilla cuoce otto ore e il grasso si scioglie in bocca. Se vuoi la versione autentica, unisciti a un asado domenicale in una casa privata: legna d’olivo, chiacchiere infinite e Malbec che scorre.
Dolci e merende da goloso impenitente
Qui il dessert non è un contorno ma un obbligo morale. Il dulce de leche riempie crêpes, alfajores e persino gelati artigianali; il segreto è provarlo in una confitería storica di Avenida de Mayo. Chi ama il contrasto dolce-salato ordini queso y dulce: formaggio semi-duro con cotognata.
Vini e bevande che raccontano il territorio
Quando si discute di vino argentino, il pensiero corre subito al Malbec di Mendoza; vale però la pena di ampliare la degustazione con il Torrontés profumato di Cafayate, i Pinot Noir d’altura della Valle de Uco e quelli di latitudine fresca nella Patagonia e lungo la costa atlantica di Buenos Aires, oltre ai cosiddetti tagli bordolesi di San Juan—blend ispirati allo stile di Bordeaux, basati su Cabernet Sauvignon e Merlot a cui si aggiungono, a seconda dell’annata, Malbec, Cabernet Franc o Petit Verdot per struttura e complessità.
Nelle ore diurne la bevanda più diffusa resta il mate, infuso amaro che molti argentini portano sempre con sé: accettare la bombilla offerta da un locale è prima di tutto un gesto di cortesia e condivisione.
Un ultimo promemoria sulla sicurezza alimentare
Che tu scelga la bancarella o il ristorante stellato, l’acqua è potabile in quasi tutto il Paese, ma tieni d’occhio la freschezza di salse e verdure. Per altre informazioni aggiornate consulta Viaggiare Sicuri in Argentina: troverai consigli pratici su norme doganali, farmaci consentiti e assicurazioni sanitarie.
Consigli pratici per il viaggio
Documenti e frontiera
Per entrare nella patria di tango e pampas serve solo il passaporto valido almeno sei mesi oltre la data di rientro. Non servono visti turistici sotto i novanta giorni, ma controlla sempre gli aggiornamenti nella sezione Viaggiare Sicuri in Argentina: trovi eventuali nuove formalità e moduli doganali da compilare in anticipo.
Banconote, carte e cambio
La moneta è il peso argentino. Portare un “cuscinetto” di dollari USA in banconote piccole resta saggio, vista la volatilità del cambio ufficiale. Il prelievo con carta europea funziona, ma non ovunque: nei villaggi della Patagonia o lungo la Ruta 40 potresti trovare l’ATM fuori servizio per ore. Cambia in città e conserva le ricevute: ti saranno richieste se riconsegni contanti all’uscita.
Fuso orario e jet-lag
L’Argentina è a UTC-3 tutto l’anno e non adotta l’ora legale. Atterrando dall’Europa occidentale avrai quattro o cinque ore di scarto: regola l’orologio appena sali sul volo notturno e prova a dormire quando abbassano le luci; arrivi già mezzo adattato.
Lingua e barriere che cadono presto
Si parla spagnolo rioplatense, ma basta un sorriso per sciogliere la “ll” pronunciata “sh”. Nei quartieri turistici di Buenos Aires l’inglese è diffuso; fuori rotta bastano le parole di sopravvivenza per ottenere indicazioni. Non aver timore di fare domande: l’ospitalità è proverbiale.
Prese elettriche e voltaggio
Le prese sono di tipo I o C a 220 V. Un adattatore universale è il regalo migliore che puoi farti in aeroporto, prima di scoprire che il caricatore del telefono nulla può di fronte a due lamelle oblique.
Sicurezza quotidiana
La criminalità non è drammatica, ma la prudenza urbana vale anche qui: zaino sul petto in metropolitana, niente smartphone in vista negli incroci più affollati. In strada usa solo taxi radiotaxi o app con tariffa tracciata. Per itinerari remoti segnala sempre la rotta al lodge successivo: campo base e rifugi condividono info via radio quando la rete dati sparisce. Ulteriori dritte le trovi su Viaggiare Sicuri in Argentina.
Assicurazione viaggio e spese mediche
Gli ospedali pubblici esistono, ma fuori dalle grandi città potresti trovare strumentazione essenziale. Una polizza che copra rimpatrio sanitario e sport d’avventura è quindi vitale—soprattutto se sogni un trekking al Fitz Roy o un’uscita in kayak nel Parco Nazionale Los Glaciares.
Vaccini e salute sul campo
Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie, ma un richiamo antitetanica e epatite A resta buona pratica. Se passi dalla zona subtropicale di Misiones, valuta la profilassi antimalarica e i repellenti forti: l’umidità regala zanzare agguerrite quasi quanto gli spruzzi delle Cascate di Iguazú.
Viaggi di gruppo organizzati in Argentina
Perchè scegliere il gruppo
Un viaggio di gruppo in Argentina spalma i costi dei trasporti interni, garantisce una guida che traduce dialetti gaucheschi e offre la socialità che rende magica la condivisione davanti a un mate fumante. Con un accompagnatore italiano dall’inizio alla fine non devi preoccuparti né di scioperi aeroportuali né di menù incomprensibili.
Il prossimo passo spetta a te: chiedimi un itinerario personalizzato o riserva il tuo posto nel prossimo gruppo in partenza. Inizia ora.
Ora che hai un quadro completo di cosa significa esplorare l’Argentina a novembre, è il momento di decidere se sei pronto a viverla davvero.
Vuoi un tour personalizzato, con suggerimenti su voli interni e alloggi selezionati? Posso fare al caso tuo: contattami subito per iniziare a pianificare il tuo Viaggio in Argentina su misura.
Non lasciare che quest’occasione sfumi: novembre è dietro l’angolo e ti aspetta per un’avventura che potrà trasformarsi in uno dei tuoi ricordi di viaggio più preziosi!
Argentina: informazioni pratiche di viaggio
Vuoi approfondire la tua conoscenza sull’Argentina, conoscere meglio le sue tradizioni, le tante destinazioni che potrai visitare, sapere quali sono gli aeroporti, le migliori compagnie aeree, cosa mangiare, come vestirsi e tante altre cose?
Non ha la pretesa di essere una guida; in libreria, nelle biblioteche o online troverai sicuramente dei testi indispensabili da questo punto di vista.
L’Ebook è un percorso di avvicinamento a un Paese, per orientarti e iniziare a farti conoscere quella che potrebbe diventare la tua prossima destinazione di viaggio. Come vedrai, il testo contiene moltissimi link a post del mio blog o a video al mio canale YouTube per approfondire un determinato tema o uno specifico argomento.
Tra l’altro, oltre all’Ebook sulla Costa Rica, ne potrai scaricare altri 12 su altrettanti Paesi dell’America latina!
Chi sono e cosa posso fare per te
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista, tra l’altro, del Corriere della Sera, per cui ho scritto più di 700 articoli per le sue pagine scientifiche.
È stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 580 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me l’America Latina.
👉 Se vuoi sapere chi sono e che cosa posso fare per te clicca qui >>>
Recensioni Google
Purtroppo abbiamo avuto solo un piccolo inconveniente a Aguas Caliente dove il mio amico ha avuto problemi intestinali che hanno richiesto l’intervento del pronto soccorso locale. Purtroppo lui ha dovuto rinunciare alla salita a Machu Pichu. Il problema si è comunque risolto in bene e ha potuto godere della successiva esperienza in Amazzonia. Anche il supporto di Perù Responsabile in occasione del problema e’ stata perfetta. Un plauso anche alle guide e agli autisti che sono stati professionali, disponibili e preparati.
Grazie ancora per tutto.
A presto
Alessandro, Cristina, Angelo e Antonella











Abbiamo scelto un viaggio Peru e Bolivia fine agosto inizio settembre 2025, organizzato per noi soltanto, visto il nostro desiderio di conciliare queste 2 mete prima dell'inizio della scuola. Arrivo a Lima-Arequipa-Puno e Titicaca-La Paz-Uyuni-Cusco-Aguacaliente-Machu-Piccu-Polcoyo-Partenza da Lima.
Il viaggio è andato benissimo, non ci sono stati intoppi di nessun genere. Il meteo era perfetto, pioggia solo una notte. Partiamo dal fatto che il viaggio è stato pensato in maniera veramente ottima, dall'acclimatamento ai momenti per recuperare le forze. Tutti ma veramente tutti sono stati puntualissimi e super professionali. Tutti gli autisti sono stati ineccepibili, giuda perfetta, ci hanno non solo portato alle destinazioni, ma ci hanno aiutato nelle pratiche per l'imbarco dei bus e si sono sempre sincerati che l'auitista successivo sia presente (frontiera tra Peru-Bolivia). Il personale che ci ha accolto a Lima, Cusco estremamente professionale. Ovviamente ci sono guide degne di una elogio e guide che forse avrebbero potuto fare di più, ma si sa che non siamo tutti uguali e magari non nella giornata gusta.
Punti degni di nota:
-entrata a Machu Picchu all'apertura alle 6.00 ha fatto la differenza!
-Montagne arcobaleno, Polcoyo in particolare, sono stata una levataccia ma una meraviglia da non perdere, con poca gente e visita con tranquillità (grazie per avercele suggerite). La valle per arrivarci è veramente bella e ancora autentica.
-Uyuni e le lagune degli altipiani sono un'esperienza che ti resta nel cuore, una magia che ti strega!
-Tratte in bus cama, super apprezzate sia tra Arequipa a Puno che da La Paz a Uyumi e ritorno. Il servizio delle compagnie scelte era veramente ottimo!
-Albergo Tierra Viva a Puno con la camera superior soprattutto dopo i giorni al salar di Uyuni
-Alberghi tutti ok forse quello che mi è piaciuto meno era quello di Arequipa e quello basico di alta quota.
-Cucina peruviana strepitosa, non lo sapevamo ma una rivelazione interessante.
-La Paz è stato una scoperta, non si può dire bellissima ma molto particolare sotto vari aspetti
-Non ci siamo mai trovati in difficoltà in aree pericolose grazie alla organizzazione. La gente è sempre stata cordiale.
Punti che per me potrebbero essere migliorati:
- Gita sul lago Titicaca (Tequile e isole Uros) troppo turistiche e la guida avrebbe dovuto impegnarsi un pò di più.
- Alloggio basico tra le lagune boliviane, ma a 4600 m è difficile chiedere di più.
- Autista Salar e altipiani: giovane un po' sbrigativo ci ha mollati le sere mente le altre guide erano presenti. Una sera essendo arrivati per ultimi hanno dovuto inventarsi una cena arrivata parecchio tardi dopo gli altri. Però ha guidato bene e organizzato aperitivo e pranzi benissimo, non possiamo lamentarci di null'altro. Anche il bagno nelle acque termali a quasi 5000 è stato ben gestito.
Vorrei aggiungere che, grazie alla accurata organizzazione di Roberto e le agenzie locali, abbiamo potuto apprezzare e goderci pienamente il viaggio.




Scegliere cosa ci sia piaciuto di più è difficile, ma effettivamente l’isola di San Cristobal è stata la nostra preferita (complice anche il bellissimo sole che ci ha accolto). Le escursioni sono andate tutte molto bene, Pinzon è stata però quella che ci ha regalato di più per quanto riguarda le esperienze con gli animali, ma scegliere la nostra preferita è veramente difficile!
Anche Quito ci è piaciuta moltissimo, ci hanno colpito particolarmente le bellissime chiese gotiche e barocche e l’accoglienza e simpatia dei suoi abitanti.












Ci ha consentito di realizzare quel mix che volevamo tra autonomia (nei giorni in cui abbiamo viaggiato tra Arica, Codpa, Putre, Iquique e Calama con la macchina noleggiata) ed organizzazione (i tour a San Pedro ed I 4 giorni boliviani).
I partner locali che ci hanno fornito supporto (Chile Tours e La Torre Tours) sono stati puntuali e molto proattivi. Ci siamo sentiti seguiti e accuditi.
Le informazioni che Roberto ci ha messo a disposizione sono state preziose nel programmare i nostri giorni "in libertà" nel nord del Paese. Il nostro consiglio per dare un supporto ancora più efficace, aiutando le persone che sceglieranno un tour simile al nostro, è di integrare le informazioni con i seguenti aspetti:
1) Nell'anello da Arica (aeroporto) ad Arica non ci sono rifornitori di gasolio; beninteso, il pieno ci è bastato ma, considerato che la raccomandazione della società di noleggio, è stato di mantenere la macchina "su-di-giri" per non ingolfare il motore, è comunque utile da sapere per programmare eventuali detour o allungamenti del percorso (capiamo che a Putre è possibile acquistare gasolio in taniche);
2) Da molti mesi la Ruta 11 che porta a Putre (Arica- La Paz) è interrotta tutti i giorni per diverse ore, cosa che ci ha costretti a lunghe attese. Sarebbe utile essere informati degli orari di apertura per poter programmare meglio le tempistiche del percorso;
3) La descrizione del tour in Bolivia mette giustamente in risalto le bellezze naturali di ciò che si andrà a vedere ma sarebbe opportuno segnalare la lunghezza dei tragitti in auto (cosa che invece giustamente ci è stato segnalato nelle informazioni sul tour nel nord del Cile) ed il fatto che l’80% del viaggio si svolge su strade bianche il cui stato potrebbe essere molto brutto con conseguenze sul fisico di chi non è abituato (e non è alla guida). Se, per ipotesi, un viaggiatore che soffrisse di mal di schiena, non potrebbe affrontare un viaggio del genere, nonostante la perizia della guida / autista (nel nostro caso, il signor Vicente, una persona di grandissima esperienza e perizia).
Il supporto di Roberto è stato eccellente e, anche se non è stato necessario, il fatto di poter contare sulla sua costante presenza è stato un grandissimo contributo al confort del nostro viaggio.
Anche se non abbiamo prossimi viaggi sudamericani in programma, quando succederà, Roberto sara senz'altro un riferimento a cui tornare.
Tour classico del Peru'
Dal 6 al 23 Agosto 2025
Caro Roberto
Vorremmo esprimere la nostra sincera gratitudine per aver promosso e organizzato assieme al team di Peru' responsabile un tour del Peru' perfetto e su misura per noi.
Il viaggio è andato ben oltre le nostre aspettative, e ci ha permesso non solo di ammirare le bellezze di questo incredibile paese, ma anche (come nei nostri desideri) di entrare più profondamente in contatto (anche se per periodo breve) con la gente e la cultura peruviana, nonchè con il fascino della sua incredibile e misteriosa storia precolombiana.
Un plauso in particolare a tutti gli operatori peruviani di Perù responsabile, incluso tutte le guide molto gentili e professionali , e tutti gli addetti (contatti per emergenze, autisti etc). In ogni Hotel e da ogni contatto di Peru' responsabile ci siamo sentiti ben accolti, al sicuro, in buone mani e a volte abbiamo avuto la sensazione di avere un trattamento privilegiato, trovandoci spesso da soli con la nostra guida (e in più con l'autista per escursioni giornaliere).
Non mancheremo nel consigliare di contattare Roberto Furlani e Evolution Travel a chi vorrà visitare il Peru' ma anche il sud America nei paesi di sua competenza.
Grazie ancora
Barbara e Flavio








Grazie ancora per averci aiutato!!!
Alessandro




ABBIAMO FATTO 15 GIORNI PIENI DI ESCURSIONI E SPOSTAMENTI TRA LE VARIE ISOLE E AL NOSTRO ARRIVO C' ERA SEMPRE QUALCUNO AD ASPETTARCI . QUANDO ABBIAMO AVUTO PROBLEMI CON UN ESCURSIONE ROBERTO è STATO SUBITO PRONTO AD AIUTARCI E RISOLVERE IL PROBLEMA .
Non poteva andare meglio!

Il programma ha seguito un'ottima tabella di marcia!
Un immenso grazie a Roberto per il supporto e l'aiuto nell'organizzazione del viaggio, è stato unico❤️
A presto ☺️




Non è tutto qui! In questi anni ho aiutato tantissime altre persone a costruire il viaggio dei loro sogni!
Guarda la pagina dove ho raccolto le testimonianze reali di chi si è affidato a me per il suo viaggio in Centro e Sud America!
Guarda le Video interviste
di chi ha viaggiato con me
“L’Ecuador ha riservato delle sorprese assolutamente straordinarie … Ci hai organizzato un viaggio perfetto, la guida durante il tour in Ecuador è stata incredibile. Avete interpretato perfettamente i nostri desideri e le abitudini di viaggio. Siamo arrivati anche a 5000 metri senza problemi, malgrado la nostra età”.
(Lia e Vincenzo, viaggio in Ecuador e crociera alle Galapagos, dalle recensioni dei miei viaggi. Nota: sia Lia che Vincenzo hanno oltrepassato i 70 anni!)
Ho girato un po’ su Internet prima di arrivare a te e a Evolution Travel. Ho colto la tua disponibilità a fare cambiamenti e fare in viaggio su misura per noi. Alla fine i consigli che ci hai dato sono stati molto utili!
(Paolo)
Mi sono trovata benissimo, gli appuntamenti erano molto precisi, tutto organizzato perfettamente, tutto ok. Le guide erano molto preparate.
(7 donne in Ecuador e alle Galapagos)
Mi sono trovata più che bene.Ho trovato disponibilità, competenza, preparazione, tutto ciò che si può cercare in qualcuno che organizza viaggi. Non è facile trovarlo; molti si improvvisano! Se dovessi viaggiare nuovamente in America latina, mi affiderei senz’altro nuovamente a te.
(Giulia)
Ti ho fatto milioni di domande, perchè non ero abituata a fare un viaggio del genere. Pensavamo di spendere di più, ci eravamo organizzate autonomamente con i voli. Una volta tornata dalla Costa Rica, ho poi mandato mia madre di 82 anni in vacanza con Evolution Travel!
(Patrizia)
Il supporto che hai dato è stato indispensabile nella costruzione del viaggio, abbiamo realizzato assieme l’itinerario.
(Aldo, nozze d’oro)
Non è tutto qui! In questi anni ho aiutato tantissime altre persone a costruire il viaggio dei loro sogni!
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Ecco i 12 Perchè
il tuo viaggio in Centro e Sud America sarà unico e su misura
- Perché il tuo modo di viaggiare, i tuoi desideri, le tue passioni saranno l’inizio da cui partire per costruire assieme il tuo viaggio.
- Perché potrai contare sulla mia esperienza. Da 30 anni lavoro con passione nel Turismo e sono Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio.
- Perché potrai scegliere tra più di 2000 hotel, lodge, resort dalle 2 alle 5 stelle in cui soggiornare.
- Perché potrai arricchire ogni giorno il tuo viaggio con escursioni o attività.
- Perché posso creare un viaggio sui tuoi interessi specifici: trekking, cucina, natura, archeologia…
- Perché potrai scegliere il mezzo con cui spostarti: auto, bus, treno, transfer privati, transfer condivisi, camper, moto.
- Perché sceglierai tempi e modi con cui comunicheremo per perfezionare il tuo tour.
- Perché posso completare il tuo programma con il volo aereo e con le assicurazioni annullamento (anche per il Covid), medico/bagaglio.
- Perché in viaggio avrai una assistenza 24/ore.
- Perché, a differenza di alcune agenzie che potrai trovare on line, opero coerentemente con le direttive dell'Unione Europea che tutelano i diritti dei viaggiatori e regolano le vendite dei pacchetti turistici on line e anche in caso di insolvenza o fallimento del Tour operator, grazie al network Evolution Travel di cui faccio parte.
- Perchè, contrariamente a chi ti può offrire un viaggio in Centro e Sud America, magari su misura, propongo solo itinerari e programmi sperimentati direttamente in Paesi in cui sono stato e che conosco a fondo.
- Perché potrai approfondire la conoscenza del Paese in cui vorresti andare grazie a più di 400 post e video e 13 Ebook che ho realizzato per gli appassionati come te e che potrai trovare nel mio Blog.
Ora devi solo decidere,
hai due possibilità...
- Armarti di tempo e tanta, tanta, pazienza, attaccarti ad Internet e cominciare a studiare luoghi, itinerari, percorsi (soprattutto se hai dei bambini), hotel e strutture ricettive, cibo, cultura locale, mezzi di trasporto, documenti, vaccinazioni, assicurazioni...
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Ecco l’Argentina, un Paese straordinario!
Ospita alcuni dei paesaggi più maestosi che avrai occasione di vedere nella vita.
Vuoi scioglierti davanti al grandioso ghiacciaio Perito Moreno o restare senza fiato davanti alle cascate di Iguazú; soggiornare a Ushuaia, la fine del mondo o ammirare da vicino le balene franche nella Penisola di Valdés o perderti nell’infinito nel selvaggio Nord Ovest?
Ti renderai così conto come il tempo vola in Argentina e che le 2-3 settimane che solitamente si dedicano a un viaggio in questo Paese, saranno appena sufficienti per visitare una sola delle sue regioni dell’Argentina.
A te la scelta su da dove iniziare e cosa privilegiare!
Domande frequenti sull'Argentina
Qual è il periodo migliore per andare in Argentina?
Il periodo migliore per visitare l’Argentina dipende dalle regioni che desideri esplorare. In generale, la primavera (settembre-novembre) e l’autunno (marzo-maggio) offrono temperature miti e sono ideali per visitare la Patagonia e Buenos Aires. L’estate (dicembre-febbraio) è perfetta per le spiagge e le montagne del nord, mentre l’inverno (giugno-agosto) è indicato per sciare nelle Ande. Contattaci per pianificare il tuo viaggio su misura in base ai tuoi interessi e al clima ideale per le tue attività preferite!
Quanto costa in media un viaggio in Argentina?
Il costo medio di un viaggio in Argentina varia notevolmente a seconda dello stile di viaggio, della durata e delle attività scelte. Un viaggio zaino in spalla può costare circa 50-70€ al giorno, mentre un viaggio più confortevole con hotel e tour organizzati può superare i 150€ al giorno. Offriamo pacchetti viaggio personalizzati per tutte le tasche, contattaci per un preventivo dettagliato e scopri le nostre offerte speciali per l’Argentina!
Quali sono i pericoli per i turisti in Argentina?
Come in molte grandi città, il borseggio e i piccoli furti sono i pericoli più comuni per i turisti in Argentina, soprattutto nelle aree affollate di Buenos Aires. È consigliabile prestare attenzione ai propri effetti personali, evitare di ostentare oggetti di valore e utilizzare i taxi ufficiali. Nelle zone rurali, è importante informarsi sulle condizioni meteorologiche e seguire i consigli delle guide locali. Con un po’ di attenzione e pianificazione, il tuo viaggio in Argentina sarà sicuro e indimenticabile.
Qual è il periodo più economico per andare in Argentina?
Il periodo più economico per visitare l’Argentina è durante la bassa stagione, che corrisponde alla primavera e all’autunno (marzo-maggio e settembre-novembre). In questi mesi, i prezzi dei voli e degli alloggi sono generalmente più bassi rispetto all’alta stagione estiva e invernale. Inoltre, potrai godere di un clima piacevole e di meno folla. Scopri le nostre offerte speciali per viaggiare in Argentina durante la bassa stagione e risparmia sul tuo prossimo viaggio!




































