Antigua, Guatemala, cosa vedere, informazioni e consigli

Ultimo aggiornamento del post 18 Agosto, 2025

Facciata, Antigua, Guatemala

Antigua è la cartolina coloniale che molti sognano quando pensano al Guatemala: facciate color pastello, tetti in tegole antiche e, sullo sfondo, la sagoma maestosa del vulcano Agua.
Ma dietro l’immagine perfetta c’è molto di più: tre secoli di storia spagnola, rovine barocche che il tempo ha trasformato in scenografie romantiche, mercati vivissimi e scuole di spagnolo che accolgono studenti da ogni parte del mondo.
Se stai disegnando il tuo prossimo Viaggio in Guatemala, questa guida ti porta per mano tra i suoi must-see, le micro-esperienze da non perdere e qualche curiosità che soltanto chi vive la città giorno per giorno conosce.

Nel post troverai un itinerario ragionato delle chiese, dei vulcani e dei musei da inserire nella tua agenda e ta nei altro ancora.
Pronto a scoprire perché Antigua non è solo “la vecchia capitale”, bensì il cuore culturale — e fotogenico — dell’altopiano guatemalteco?

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie  bellezze  del Guatemala e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊

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Geografia fisica e vulcani: Agua, Fuego e Acatenango

Antigua non sarebbe la stessa senza il trio di giganti che la veglia dall’alto. Agua (3 766 m) ha il profilo più fotogenico e domina le cartoline; il Fuego (3 763 m) fuma di continuo e regala spettacolari pennacchi notturni; l’Acatenango (3 976 m) offre il trekking più ambito, con campeggio in quota e alba infuocata sulle eruzioni del “gemello” Fuego.
Tutte e tre le vette appartengono all’arco vulcanico della placca Cocos: la cenere ha fertilizzato per secoli i campi di mais e caffè che circondano Antigua, ma i terremoti storici—come quello di Santa Marta nel 1773—ricordano quanto la città sia nata in un paesaggio in costante trasformazione.

Il 3 giugno 2018 il vulcano Fuego eruttò con una colonna di cenere alta 10 km e colate piroclastiche che colpirono i villaggi di El Rodeo e San Miguel Los Lotes. Antigua, protetta dalla dorsale dell’Acatenango, subì solo ricadute di cenere ma divenne immediatamente centro logistico per aiuti e ospedali da campo.

Oggi pannelli informativi spiegano come leggere i segnali di attività vulcanica e quali vie di evacuazione seguire: un promemoria di quanto la convivenza con i giganti di fuoco sia parte integrante dell’identità locale.

Guatemala Vulcani: Un Viaggio tra le Montagne di Fuoco

Un po’ di Storia in più: capitale della Capitaneria Generale

Dal 1543 al 1773 Antigua—allora “Santiago de los Caballeros”—fu la capitale della Capitaneria Generale del Guatemala, entità amministrativa che copriva l’intera America Centrale da Chiapas al golfo di Nicoya.
Da qui partivano decreti reali, tasse sul cacao e convogli d’argento diretti a Siviglia. Le strade a griglia, i patio con fontane e i conventi fortificati nacquero per mostrare potere e ordine in un territorio remoto dell’impero spagnolo.
Il sisma di Santa Marta rase al suolo gran parte del centro abitato, spingendo la corona a spostare la capitale nella più “sicura” valle dell’attuale Città del Guatemala.

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Dopo il trasferimento della capitale (1776) Antigua scivolò in un lungo mezzosonno: molti funzionari seguirono la corte a sud-est e interi palazzi rimasero semidiroccati, abitati solo da ordini religiosi resistenti al richiamo della “nuova” Guatemala City.

Nell’Ottocento la città trovò una seconda vita grazie al boom del caffè: famiglie creole acquistarono conventi abbandonati e li riconvertirono in beneficios per la lavorazione del chicco, riportando lavoro e circolazione di denaro.
Le scuole fondate dai francescani divennero licei laici, attirando una piccola élite di intellettuali che difese l’impianto urbano coloniale dalle speculazioni post-liberali.

Un nuovo terremoto, nel 1874, demolì altri tetti ma rafforzò l’idea che le rovine fossero parte integrante del paesaggio urbano e andassero consolidate, non sostituite.
Negli anni Trenta l’Antigua Restoration Committee—sostenuto dalla Pan-American Union—avviò i primi restauri scientifici; nel 1944 il governo la dichiarò Monumento Nacional.
Le leggi di tutela del 1969 limitarono al minimo le demolizioni moderne e dettarono linee guida cromatiche per le facciate. Il riconoscimento UNESCO del 1979 trasformò la cittadina in calamita turistica: arrivarono scuole di spagnolo, boutique-hotel e gallerie d’arte.

Oggi Antigua vive di un equilibrio delicato tra vocazione culturale, agricoltura d’altura e un’economia del turismo che—almeno finora—ha saputo rispettare il suo straordinario tessuto coloniale.

Antigua, Patrimonio dell'Umanità

Patrimonio UNESCO: cosa ha significato per Antigua

Quando, nel 1979, l’UNESCO ha inserito Antigua nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, la città ha guadagnato molto più di un’etichetta prestigiosa.
Il riconoscimento ha sbloccato fondi internazionali per restaurare conventi, archi e fontane danneggiati dai terremoti; ha imposto regole antispeculative che vietano nuove costruzioni fuori stile; e, soprattutto, ha acceso i riflettori del turismo culturale.

I visitatori, che alla fine degli anni ’70 si contavano in poche migliaia l’anno, oggi arrivano a centinaia di migliaia: un flusso che sostiene scuole di spagnolo, boutique-hotel ricavati in vecchie casona e un vivace indotto artigianale.
Al tempo stesso, la qualifica UNESCO ha dato ai residenti un forte senso di identità e di responsabilità: mantenere i colori pastello delle facciate o riparare i tetti con tegole di cotto non è più un vezzo estetico, ma un impegno collettivo a custodire un “museo urbano” a cielo aperto.

E non è l’unico tesoro del Paese. In Guatemala trovi altri due siti della World Heritage List:

  • Parco Nazionale di Tikal (1979) – la più grande città maya immersa nella foresta del Petén.

  • Parco Archeologico e Rovine di Quiriguá (1981) – celebre per le sue stele monolitiche scolpite.

Se aggiungi Antigua alla tua rotta e poi ti spingi a nord-est verso Tikal o Quiriguá, avrai nelle mani un tris di meraviglie che racconta, in pochi giorni, l’intero arco della storia guatemalteca: dal dominio coloniale al cuore dell’antica Mesoamerica.

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Antigua Cosa Vedere

Antigua è l’antica capitale del Guatemala (da cui il nome antigua). Distrutta dal terremoto Santa Marta nel 1773, ha poi ceduto il ruolo di capitale a Guatemala City. La città negli anni ha però mantenuto il suo status di piccolo gioiello ricco di testimonianze storiche.

Raccolta nella sua vallata attorniata da tre vulcani (Agua, Fuego e Acatenango) è una tappa obbligata in ogni viaggio in Guatemala.
Ecco 7 cose da vedere visitando Antigua, oggi annoverata tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO.


Il Parque Central

Come in tutte le città coloniali, nel cuore di Antigua c’è un bellissimo parco circondato da edifici d’epoca. Si tratta del Parco Centrale, con la celebre Fontana delle Sirene (distrutta dal terremoto e ricostruita identica nel corso del ‘900). Passeggiare per il Parco è il modo ideale con cui puoi iniziare la visita ad Antigua, partendo dal suo cuore e incontrando tanta gente del posto, che si gode i viali alberati, le panchine e la tranquillità.


L’Arco di Santa Catalina
L’Arco di Santa Catalina è forse la costruzione più conosciuta di Antigua. Di colore giallo squillante, questo arco si tende tra due palazzi, incorniciando una strada. Fu costruito alla fine del ‘600 per fare in modo che le suore di clausura potessero passare dal convento alla scuola mantenendo l’isolamento.

Se vieni a visitare Antigua, “devi” scattare una foto a questo scorcio, non solo per il fotogenico colore ma anche per il fatto che in prospettiva, proprio dentro l’arco, si riesce a inquadrare l’immenso Vulcano de Agua

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Iglesia di San Francesco

La Chiesa di San Francesco è storicamente la prima costruzione di Antigua in cui si sono tenute funzioni religiose. E’ ancora oggi la più importante. Costruita a metà del ‘500 e conservata abbastanza bene nonostante il terremoto, la Chiesa accoglie al suo interno la tomba del missionario spagnolo Santo Hermano Pedro de San Josè, che diventò anche sindaco della città.

In più, dentro San Francisco, si possono osservare le più disparate offerte votive, dimostrazione della forte devozione dei fedeli nei confronti di questo Santo locale. Sul retro della Chiesa di San Francesco si trova invece un’altra tappa importante (e romantica) per chi visita Antigua. Il cosiddetto albero degli innamorati, dove le coppie vanno a incidere le loro iniziali per augurarsi l’amore eterno.


 Iglesia del la Merced

Imponente nella sua struttura in stile coloniale di colore bianco e giallo chiaro, la Chiesa de la Merced è la più ampia del Centro America. La caratteristica di questa chiesa, merlettata all’esterno al punto da sembrare ricamata a mano, è di non essere molto alta rispetto a chiese di importanza simile; scelta costruttiva dovuta alla necessità di fronteggiare il rischio sismico.

Di fronte alla Chiesa una stupenda fontana, anche questa molto grande; in più, dal tetto del convento annesso si gode di un panorama splendido.

Il Cerro de la Cruz
Una città circondata da vulcani come Antigua deve essere ammirata anche dall’altro: il Cerro de la Cruz (Collina della Croce) è il posto ideale. La cima del Cerro si raggiunge in poco tempo a piedi dal centro di Antigua, e la vista sulla città e sui suoi tre vulcani è gratificante e rappresentativa del fascino selvaggio del Guatemala, tra natura e civilizzazione. Ti raccomando però di non soffermarti sul Cerro de la Cruz dopo il calare del sole, perché la zona la sera non è ben pattugliata.

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Il Mercado Central

Anche ad Antigua, come in molte città centroamericane e sudamericane, il mercato è una tappa obbligata. Qui il mercato più interessante da visitare è senz’altro il Mercado Central, perché puoi trovarci davvero di tutto. La bellezza del Mercado Central, infatti, è il bizzarro accostamento di oggettistica, tessuti, cibo fresco e confezionato, ingredienti di ogni tipo e le più varie merceologie, fino ad includere in alcune zone anche gli animali vivi.

Una baraonda vivace e coinvolgente che ti conquisterà con colori, suoni e atmosfere da vero “bazaar”. Se invece preferisci qualcosa di più tradizionale e concentrato sullo shopping per souvenir, ti consigliamo il Mercado de Artesanias, dove potrai acquistare oggetti prodotti localmente, anche mercanteggiando!

Il Chocomuseo
Per concludere in modo dolcissimo le degustazioni iniziate al Mercado Central di Antigua, una visita al ChocoMuseo è d’obbligo. Si tratta del Museo del Cioccolato, dove potrai ripercorrere la nascita dell’alimento più amato di sempre, conoscendo le diverse ricette che ne hanno fatto la storia.

Naturalmente, per conoscere il cioccolato bisogna anche assaggiarlo e qui al Chocomuseo farai molti assaggi, con la possibilità di acquistare cioccolato locale alla fine della tua visita. La scusa sono i souvenir per gli amici, ma finirà tutto prima di tornare!

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Cosa fare ad Antigua e dintorni

Antigua non è soltanto un set perfetto di facciate barocche: in un raggio di pochi chilometri puoi infilare lezioni di lingua, vulcani fumanti, arte del cacao e mercati brulicanti.
Qui sotto trovi dieci esperienze che restituiscono il carattere multiforme della città. Ognuna è descritta in tre–quattro frasi, giusto per aiutarti a capire se fa al caso tuo e come incastrarla nel programma di viaggio.

Studiare spagnolo in una scuola storica
Con un accento chiaro e tariffe abbordabili, Antigua è fra le capitali mondiali dello spagnolo per stranieri. Lezioni one-to-one la mattina, attività culturali il pomeriggio e alloggio presso famiglie locali garantiscono un’immersione totale. Dopo una settimana saprai già contrattare il prezzo di un huipil al mercato e ordinare pepián senza timidezza.

Trekking notturno sull’Acatenango
L’escursione di due giorni porta a 3 600 m, dove si pianta la tenda davanti al vulcano Fuego in eruzione. Il freddo in quota è ripagato da esplosioni di magma che illuminano la notte: uno spettacolo quasi lunare. La mattina dopo, la vista dall’ultimo cono regala un mare di nubi con i tetti di Antigua nascosti da una soffice coltre.

Escursione al vulcano Pacaya con marshmallow sulla lava
In appena 90 minuti di salita arrivi su distese di roccia nera ancora fumante. Le guide portano spiedini di marshmallow da caramellare nei camini naturali: un barbecue geologico che fa la gioia di grandi e piccoli. Il contrasto fra il grigio lunare del suolo e il verde acceso dei pendii sottostanti è un colpo d’occhio memorabile.

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Tour delle fincas di caffè specialità
Le piantagioni alle falde dell’Agua producono arabica di quota fra i più premiati del Guatemala. Il percorso mostra ogni fase: ciliegia raccolta a mano, lavaggio, essiccazione al sole, tostatura lenta. Chiude la visita una cupping-session dove impari a riconoscere note di cacao, agrumi e panela.

Laboratorio dal chicco al bar al ChocoMuseo
Qui passi dal frutto del cacao alla tavoletta finita in meno di due ore. Sgrani cabosse, tosti le fave su una piastra calda, pesti il nibs in un mortaio di pietra e condisci con spezie alla maniera maya. Si assaggia tutto sul momento e si porta a casa la propria barretta, confezionata artigianalmente.

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Lezione di cucina guatemalteca in casa coloniale
Una chef locale ti accompagna al Mercado Central per comprare pomodori, semi di zucca e achiote fresco. Poi, in una cucina con patio interno, prepari pepián, tortillas a mano e banane flambé al ron Zacapa. La serata si conclude attorno al tavolo condiviso, ottima occasione per chiacchierare con altri viaggiatori e con la famiglia ospitante.

Mayan woman weaving with strap loom in Antigua

Workshop di tessitura a cintura a San Antonio Aguas Calientes
A dieci minuti di chicken-bus c’è un villaggio dove i telai non hanno quasi parti in legno: il corpo della tessitrice è la struttura portante. Durante il mini-corso impari l’ordito di base e tessi un sottobicchiere che diventa souvenir unico. Il ricavato finanzia borse di studio per le ragazze del paese.

Bike tour tra rovine e fattorie di macadamia
Percorso facile su strade sterrate che attraversano conventi semidiroccati, orti di avocado e un eco-rancho specializzato in noci macadamia. Sosta obbligata per pancakes alla farina di noce e crema spalmabile home-made. Ottima alternativa per sgranchirsi le gambe senza affrontare dislivelli vulcanici.

Serata di marimba e birre artigianali
Diversi cortili coloniali ospitano ensemble che suonano la marimba, lo xilofono nazionale, al calar del sole. In abbinamento puoi degustare IPA al cacao o stout al caffè prodotte da micro-birrifici come Antigua Cerveza. Atmosfera rilassata, lucine tra le arcate e chiacchiere con residenti e expat.

Volontariato lampo nei progetti di riforestazione
Mezza giornata dedicata a piantare alberelli di ceiba sui pendii erosi del Fuego o a pulire sentieri nei parchi periurbani. Nessuna esperienza richiesta: bastano guanti, acqua e voglia di sporcarsi. È un modo concreto per restituire qualcosa alla comunità che ti ospita e conoscere gente del posto al di fuori del circuito turistico.

Semana Santa, Antigua

Semana Santa e Pasqua: processioni da non perdere

Se puoi scegliere un periodo per vedere Antigua al massimo del suo fervore, punta sulla Semana Santa.
È considerata una delle celebrazioni pasquali più famose di tutta l’America Latina—solo Siviglia e Ayacucho le tengono testa per partecipazione popolare. Le radici risalgono alla metà del XVII secolo, quando le prime cofradías (confraternite) iniziarono a portare in strada statue lignee di Cristo sofferente e della Virgen de los Dolores.
Oggi le confraternite sono oltre quaranta, ciascuna con divise, stendardi e repertorio musicale proprio: una macchina logistica che coinvolge migliaia di volontari chiamati cucuruchos (gli uomini in tunica viola) e devotas (le donne in abito nero o bianco).

Come si organizza una processione

Ogni corteo ruota attorno a un’enorme piattaforma, l’anda, scolpita in cedro e dorata a foglia, che può superare i 30 metri di lunghezza.
A sorreggerla c’è un sistema a turni: 80–100 portatori alla volta avanzano a passo lentissimo—cadenza dettata dal rullo di tamburi e dal lamento dei corni—prima di essere sostituiti da un nuovo gruppo a un “punto de relevo”.

In totale un devoto può percorrere appena 100 metri, ma i turni si susseguono per 12, 14, talvolta 24 ore, dalla mezzanotte del Venerdì Santo fino all’alba del sabato.
Sul percorso le famiglie del quartiere passano la notte a disegnare le alfombras: geometrie e figure bibliche realizzate con segatura tinta, foglie di pino, fiori di bouganville e, da qualche anno, chicchi di caffè tostato.
Durano il tempo di una carezza del passo processionale e vengono poi spazzate via—un memento della caducità umana.

Semana Santa, Antigua

Perché non bisogna perderla

Il colpo d’occhio è irripetibile: la luce dorata dei lampioni coloniali, l’incenso di copal che si mescola al profumo notturno dei fiori di primavera, il ritmo ipnotico delle marce funebri suonate da bande locali.
Le facciate barocche diventano quinte teatrali per un rito comunitario che fonde cattolicesimo e simbolismi maya (le quattro stoffe colorate sui varales richiamano, non a caso, i punti cardinali del maíz).
Vedere la processione del Jueves Santo con la statua di Gesù Nazareno de la Merced che ondeggia contro il vulcano Agua illuminato dalla luna è un momento che resta incollato alla memoria di chiunque.

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Come partecipare (o assistere al meglio)

  • Prenota con largo anticipo: hotel e homestay si riempiono mesi prima; meglio bloccare l’alloggio da novembre.

  • Volontariato sulle alfombras: molte famiglie accettano aiuto. Presentati con abiti comodi e sarai arruolato per setacciare segatura o sistemare petali; un ottimo modo per vivere l’evento dall’interno.

  • Iscriversi come cucurucho: alcune confraternite permettono agli stranieri di portare l’anda, purché tu partecipi agli incontri di preparazione e versi un contributo per il mantenimento delle immagini sacre.

  • Scegli il tratto giusto: le vie strette vicino all’Arco di Santa Catalina sono fotogeniche ma super affollate; se vuoi fotografare in tranquillità spostati in Calle de los Pasos, nella zona est, dove la folla è più gestibile.

  • Rispetta il silenzio: durante il passaggio dell’anda il brusio si spegne; abbassa la voce, metti via il flash e goditi il momento.

Dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Resurrezione, Antigua diventa un palcoscenico mistico dove fede, arte effimera e teatro sacro si intrecciano. Partecipare—anche solo come spettatore rispettoso—significa toccare con mano la linfa spirituale che tiene viva la cittadina tutto l’anno.

atirlan, pontile con uomo al tramonto

In Viaggio in Guatemala con Roberto Furlani

Se desideri  scoprire Antigua e i vulcani che la circondano e un Viaggio in Guatemala su misura sui tuoi interessi e desideri, non esitare a scrivermi e raccontarmi che tipo di esperienza hai in mente.
Insieme possiamo comporre un viaggio che abbracci le bellezze più iconiche di questa terra, senza dimenticare i dettagli pratici e la sicurezza.

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie  bellezze del Guatemala e dell’America latina. 

Programmi di Viaggio in Guatemala

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Ecco alcuni miei programmi
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NOTA BENE
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Scopri chi sono

Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel  (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo  che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America  in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.

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FAQ – Frequently Asked Questions

Antigua si vive tra Parque Central, il Convento de las Capuchinas e l’Arco de Santa Catalina, con chiostri e cortili dove fermarti senza fretta.
Dal centro raggiungi il belvedere del Cerro de la Cruz in 15–25 minuti di salita dalla scalinata sulla 1a Avenida Norte, con prospettiva sul vulcano Agua.
Dedica un passaggio ai resti di Santa Clara e alla chiesa di San Francisco, poi scendi verso Tanque La Unión per una pausa all’ombra dei portici.
Inserisci un laboratorio di cacao o una visita in finca del caffè a Jocotenango, utile per capire lavorazioni e tostature (il profumo nelle strade attorno ai torrefattori è inconfondibile).
Se desideri un’uscita attiva, un’escursione al vulcano Pacaya richiede 3–4 ore di cammino tra 2.300–2.550 metri sul livello del mare e rientri in giornata.
Chiudi al tramonto tra Calle del Arco e Parque Central, quando la luce radente valorizza le facciate.

Antigua è indicata per tessili a cintura, scialli e huipiles realizzati a telaio, con disegni di altipiano riconoscibili.
Per confrontare qualità e varietà visita il Mercado de Artesanías su Alameda de Santa Lucía e il centro culturale‑negozio Nim Po’t vicino all’Arco de Santa Catalina.
Se cerchi giada passa da Casa del Jade in 4a Calle Oriente e verifica certificazioni, tagli e finiture.
Caffè di altura e cioccolato artigianale si trovano tra Parque Central e Tanque La Unión, con tostature chiare o medie secondo gusto.
Per orientarti tra materiali e lavorazioni consulta la pagina souvenir del Guatemala, poi torna ai banchi con una checklist personale.
Suggerimento pratico: osserva cuciture e bordi, le trame fatte a mano mostrano piccole irregolarità coerenti.

Nei mercati di Chichicastenango e attorno al lago Atitlán ascolti più lingue maya e riconosci i huipiles dai disegni che indicano l’origine di chi li indossa (motivi e colori cambiano da comunità a comunità).
Il Guatemala custodisce un’eredità maya viva, con oltre venti lingue in uso tra k’iche’, q’eqchi’, kaqchikel e mam, tramandate insieme a tessiture e rituali.

Il Centro maya più famoso del Paese è Tikal, città nella foresta del Petén con veduta ampia dalla sommità del Templo IV sulla Gran Plaza.
Sul fronte naturale spiccano i vulcani del Guatemala, tra il profilo dell’Agua, il vulcano Fuego attivo e le ascese al vicino vulcano Acatenango.
Ad Antigua l’architettura coloniale dialoga con conventi e chiostri, mentre dal Muelle Tzanjuyú di Panajachel ti sposti in lancha verso San Pedro La Laguna.
La biodiversità si osserva nel Biotopo del Quetzal, dove l’omonimo uccello frequenta fasce tra 1.500–2.100 metri sul livello del mare.
In tavola, la cucina del Guatemala unisce mais, spezie e cacao, e per organizzare un itinerario completo puoi partire da cosa vedere in Guatemala.

Antigua richiede 1 giorno per i luoghi chiave tra Parque Central, l’Arco de Santa Catalina e il Convento de las Capuchinas, a cui aggiungere Santa Clara e San Francisco. Poi sali al Cerro de la Cruz in 15–25 minuti e programma foto in Calle del Arco al tardo pomeriggio.
Un secondo giorno ti consentirà di parteciparare a  un laboratorio di cacao o una visita in finca del caffè a Jocotenango, utile per alternare passeggiate e soste nei chiostri.
Se vuoi inserire attività outdoor, ti consiglio un’escursione al vulcano Pacaya; richiede 3–4 ore di cammino tra 2.300–2.550 metri sul livello del mare e si svolge in giornata.
Le distanze ad Antigua sono brevi, ma gli ingressi ai complessi storici chiedono calma, perciò conviene pianificare fasce orarie e chiusure.

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Recensioni Google

5.0
Basato su 13 recensioni
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Elena Mauri
20:25 09 Oct 25
Viaggio Perù e Bolivia
Abbiamo scelto un viaggio Peru e Bolivia fine agosto inizio settembre 2025, organizzato per noi soltanto, visto il nostro desiderio di conciliare queste 2 mete prima dell'inizio della scuola. Arrivo a Lima-Arequipa-Puno e Titicaca-La Paz-Uyuni-Cusco-Aguacaliente-Machu-Piccu-Polcoyo-Partenza da Lima.
Il viaggio è andato benissimo, non ci sono stati intoppi di nessun genere. Il meteo era perfetto, pioggia solo una notte. Partiamo dal fatto che il viaggio è stato pensato in maniera veramente ottima, dall'acclimatamento ai momenti per recuperare le forze. Tutti ma veramente tutti sono stati puntualissimi e super professionali. Tutti gli autisti sono stati ineccepibili, giuda perfetta, ci hanno non solo portato alle destinazioni, ma ci hanno aiutato nelle pratiche per l'imbarco dei bus e si sono sempre sincerati che l'auitista successivo sia presente (frontiera tra Peru-Bolivia). Il personale che ci ha accolto a Lima, Cusco estremamente professionale. Ovviamente ci sono guide degne di una elogio e guide che forse avrebbero potuto fare di più, ma si sa che non siamo tutti uguali e magari non nella giornata gusta.

Punti degni di nota:
-entrata a Machu Picchu all'apertura alle 6.00 ha fatto la differenza!
-Montagne arcobaleno, Polcoyo in particolare, sono stata una levataccia ma una meraviglia da non perdere, con poca gente e visita con tranquillità (grazie per avercele suggerite). La valle per arrivarci è veramente bella e ancora autentica.
-Uyuni e le lagune degli altipiani sono un'esperienza che ti resta nel cuore, una magia che ti strega!
-Tratte in bus cama, super apprezzate sia tra Arequipa a Puno che da La Paz a Uyumi e ritorno. Il servizio delle compagnie scelte era veramente ottimo!
-Albergo Tierra Viva a Puno con la camera superior soprattutto dopo i giorni al salar di Uyuni
-Alberghi tutti ok forse quello che mi è piaciuto meno era quello di Arequipa e quello basico di alta quota.
-Cucina peruviana strepitosa, non lo sapevamo ma una rivelazione interessante.
-La Paz è stato una scoperta, non si può dire bellissima ma molto particolare sotto vari aspetti
-Non ci siamo mai trovati in difficoltà in aree pericolose grazie alla organizzazione. La gente è sempre stata cordiale.

Punti che per me potrebbero essere migliorati:
- Gita sul lago Titicaca (Tequile e isole Uros) troppo turistiche e la guida avrebbe dovuto impegnarsi un pò di più.
- Alloggio basico tra le lagune boliviane, ma a 4600 m è difficile chiedere di più.
- Autista Salar e altipiani: giovane un po' sbrigativo ci ha mollati le sere mente le altre guide erano presenti. Una sera essendo arrivati per ultimi hanno dovuto inventarsi una cena arrivata parecchio tardi dopo gli altri. Però ha guidato bene e organizzato aperitivo e pranzi benissimo, non possiamo lamentarci di null'altro. Anche il bagno nelle acque termali a quasi 5000 è stato ben gestito.

Vorrei aggiungere che, grazie alla accurata organizzazione di Roberto e le agenzie locali, abbiamo potuto apprezzare e goderci pienamente il viaggio.
Maria Sole Cammeresi
09:29 27 Sep 25
Il nostro viaggio è andato benissimo, ha veramente superato le nostre aspettative (che erano già alte!).
Scegliere cosa ci sia piaciuto di più è difficile, ma effettivamente l’isola di San Cristobal è stata la nostra preferita (complice anche il bellissimo sole che ci ha accolto). Le escursioni sono andate tutte molto bene, Pinzon è stata però quella che ci ha regalato di più per quanto riguarda le esperienze con gli animali, ma scegliere la nostra preferita è veramente difficile!
Anche Quito ci è piaciuta moltissimo, ci hanno colpito particolarmente le bellissime chiese gotiche e barocche e l’accoglienza e simpatia dei suoi abitanti.
Annapaola Deiana
09:44 23 Sep 25
Il viaggio che Roberto ci ha aiutato ad organizzare è andato molto bene: impeccabile sotto un profilo organizzativo e bellissimo sotto un profilo paesaggistico.
Ci ha consentito di realizzare quel mix che volevamo tra autonomia (nei giorni in cui abbiamo viaggiato tra Arica, Codpa, Putre, Iquique e Calama con la macchina noleggiata) ed organizzazione (i tour a San Pedro ed I 4 giorni boliviani).
I partner locali che ci hanno fornito supporto (Chile Tours e La Torre Tours) sono stati puntuali e molto proattivi. Ci siamo sentiti seguiti e accuditi.
Le informazioni che Roberto ci ha messo a disposizione sono state preziose nel programmare i nostri giorni "in libertà" nel nord del Paese. Il nostro consiglio per dare un supporto ancora più efficace, aiutando le persone che sceglieranno un tour simile al nostro, è di integrare le informazioni con i seguenti aspetti:

1) Nell'anello da Arica (aeroporto) ad Arica non ci sono rifornitori di gasolio; beninteso, il pieno ci è bastato ma, considerato che la raccomandazione della società di noleggio, è stato di mantenere la macchina "su-di-giri" per non ingolfare il motore, è comunque utile da sapere per programmare eventuali detour o allungamenti del percorso (capiamo che a Putre è possibile acquistare gasolio in taniche);
2) Da molti mesi la Ruta 11 che porta a Putre (Arica- La Paz) è interrotta tutti i giorni per diverse ore, cosa che ci ha costretti a lunghe attese. Sarebbe utile essere informati degli orari di apertura per poter programmare meglio le tempistiche del percorso;
3) La descrizione del tour in Bolivia mette giustamente in risalto le bellezze naturali di ciò che si andrà a vedere ma sarebbe opportuno segnalare la lunghezza dei tragitti in auto (cosa che invece giustamente ci è stato segnalato nelle informazioni sul tour nel nord del Cile) ed il fatto che l’80% del viaggio si svolge su strade bianche il cui stato potrebbe essere molto brutto con conseguenze sul fisico di chi non è abituato (e non è alla guida). Se, per ipotesi, un viaggiatore che soffrisse di mal di schiena, non potrebbe affrontare un viaggio del genere, nonostante la perizia della guida / autista (nel nostro caso, il signor Vicente, una persona di grandissima esperienza e perizia).

Il supporto di Roberto è stato eccellente e, anche se non è stato necessario, il fatto di poter contare sulla sua costante presenza è stato un grandissimo contributo al confort del nostro viaggio.
Anche se non abbiamo prossimi viaggi sudamericani in programma, quando succederà, Roberto sara senz'altro un riferimento a cui tornare.
Flavio Cordioli
10:00 14 Sep 25
Barbara e Flavio
Tour classico del Peru'
Dal 6 al 23 Agosto 2025

Caro Roberto
Vorremmo esprimere la nostra sincera gratitudine per aver promosso e organizzato assieme al team di Peru' responsabile un tour del Peru' perfetto e su misura per noi.
Il viaggio è andato ben oltre le nostre aspettative, e ci ha permesso non solo di ammirare le bellezze di questo incredibile paese, ma anche (come nei nostri desideri) di entrare più profondamente in contatto (anche se per periodo breve) con la gente e la cultura peruviana, nonchè con il fascino della sua incredibile e misteriosa storia precolombiana.
Un plauso in particolare a tutti gli operatori peruviani di Perù responsabile, incluso tutte le guide molto gentili e professionali , e tutti gli addetti (contatti per emergenze, autisti etc). In ogni Hotel e da ogni contatto di Peru' responsabile ci siamo sentiti ben accolti, al sicuro, in buone mani e a volte abbiamo avuto la sensazione di avere un trattamento privilegiato, trovandoci spesso da soli con la nostra guida (e in più con l'autista per escursioni giornaliere).
Non mancheremo nel consigliare di contattare Roberto Furlani e Evolution Travel a chi vorrà visitare il Peru' ma anche il sud America nei paesi di sua competenza.
Grazie ancora
Barbara e Flavio
Mauro Minenna
10:55 12 Sep 25
Roberto ha organizzato per me e per la mia famiglia un viaggio a Cuba rendendolo una esperienza di viaggio straordinariamente autentica e un modo per conoscere persone e le loro storie. Una visione di viaggio sostenibile e responsabile nella quale mi riconosco moltissimo. Vi invito a fidarvi di lui e della sua sensibilità e competenze!
Alessandro Luppino
16:40 08 Sep 25
Il viaggio è stato molto bello e ci e piaciuto veramente tanto. Le 2 visite con la guida privata sono state interessantissime. Personalmente il tour puno/cusco ci ha coinvolto un po meno per i tempi troppo serrati (ma so che questo non dipende da voi ma e già cosi). Siamo stati molto soddisfatti dei trasporti perché erano tutti molto puntuali gentili e disponibili.
Grazie ancora per averci aiutato!!!
Alessandro
Matteo Gatti
13:29 04 Sep 25
HO FATTO UN VIAGGIO A DICEMBRE 2024 CON LA MIA FAMIGLIA ALLE GALAPAGOS.ROBERTO è MOLTO PREPARATO E PROFESSIONALE, SI PERCEPISCE LA SUA PASSIONE .HA ORGANIZZATO TUTTO NEI MINIMI DETTAGLI, RISPECCHIANDO TUTTI I NOSTRI DESIDERI.
ABBIAMO FATTO 15 GIORNI PIENI DI ESCURSIONI E SPOSTAMENTI TRA LE VARIE ISOLE E AL NOSTRO ARRIVO C' ERA SEMPRE QUALCUNO AD ASPETTARCI . QUANDO ABBIAMO AVUTO PROBLEMI CON UN ESCURSIONE ROBERTO è STATO SUBITO PRONTO AD AIUTARCI E RISOLVERE IL PROBLEMA .
massimo cecchi
12:36 04 Sep 25
viaggio stupendo, nonostante i tanti trasferimenti voli ecc nessun disguido, puntualità eccezionale.
Non poteva andare meglio!
LAURA MEGLI
23:20 30 Aug 25
Il viaggio è stato stupendo!!! Un complimento particolare a tutte le agenzie locali per l'accoglienza, la gentilezza e la puntualità. Ottima professionalità per le guide, in particolare Massimo del Cile e Adalid al Titicaca.
Il programma ha seguito un'ottima tabella di marcia!
Un immenso grazie a Roberto per il supporto e l'aiuto nell'organizzazione del viaggio, è stato unico❤️
A presto ☺️
rossana cherici
13:23 28 Aug 25
Grazie mille, Roberto. Il viaggio in Perù ' stato molto bello. Impegnativo, ma si sapeva. Eccezionale Perù Responsabile, per organizzazione, disponibilità, livello delle guide, puntualità, ecc.
Per quanto riguarda il trekking di Vera Cruz, direi che Eco Ice sembra una delle agenzie più organizzate: tende spaziose, materassini comodi, stanza a disposizione al ritorno prima del pullman.
Nell'insieme, un'esperienza da affrontare con la dovuta preparazione, ma che poi inserisci nella lista dei viaggi memorabili.

Non è tutto qui! In questi anni ho aiutato tantissime altre persone a costruire il viaggio dei loro sogni!

Guarda la pagina dove ho raccolto le testimonianze reali di chi si è affidato a me per il suo viaggio in Centro e Sud America!

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