Ecco un viaggio in Guatemala, facendo 11 passi in altrettante località da non perdere. Alla fine del tuo tour in questo magnifico Paese, dovresti aver conosciuto direttamente questi posti. Il Guatemala è un Paese da vivere con la tranquillità e la serenità dei suoi abitanti, lasciando a casa la frenesia di chi vuole conoscere tutto in poco tempo! Inizia quindi a gustarti San Juan de Atitlán, Antigua, Semuc Champey, Rio Dulce e il Petén!
Ecco cosa potrai leggere in questo post:
1. GUATEMALA COSA VEDERE: 11 POSTI DA CONOSCERE
1.1. San Juan de Atitlán
1.2. Antigua
1.3. Lanquin & Semuc Champey
1.4. Rio Dulce
1.5. El Petén
1.6. Quetzaltenango e dintorni
1.7. Monterrico e le tartarughe
1.8. I vulcani di Antigua
1.9. Il biotopo del Quetzal
1.10. Livingston
1.11. Chichicastenango
2. TI CONSIGLIO DI LEGGERE
3. SCOPRI CHI SONO
4. LE PROPOSTE DI VIAGGIO IN GUATEMALA
5. GUARDA IL VIDEO SUL GUATEMALA
1. GUATEMALA COSA VEDERE: 11 POSTI DA CONOSCERE
1.1. San Juan de Atitlán
Il lago Atitlàn a uno dei posti più conosciuti del Guatemala. San Juan, situato sulla sponda meridionale del lago Atitlán, è probabilmente il suo paese più caratteristico. La comunità e formata da quasi al 95% Tz’utujil, uno dei 21 gruppi indigeni Maya che vivono oggi in Guatemala. San Juan è a dir poco affascinante, con murales vivaci dipinti lungo le pareti della strada che, in forte pendenza, si affaccia sul bacino lacustre più profondo dell’America centrale.
Laboratori
A San Juan potrai partecipare ad alcuni laboratori per conoscere in modo più approfondito la cultura, la storia e l’economia locale grazie a diverse attività, come tour del caffè, dimostrazioni di come viene creata la cioccolata o una visita a un giardino di piante medicinali.
Sono le persone, tuttavia, che rendono San Juan davvero unico. Tra le cose che ti suggerisco di fare è la visita alla cooperativa tessile Casa Flor Ixcaco, dove le donne offrono una approfondita presentazione su come vengono prodotti i loro tessuti, dalla coltivazione e raccolta del cotone al processo di tessitura al telaio.
√ Leggi il mio post Il lago Atitlán, cosa vedere, cosa fare
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1.2. Antigua
Il secondo posto che dovresti conoscere in Guatemala è Antigua. Situata a 1535 metri sul livello del mare e circondata da tre vulcani, l’Agua, l’Acatenango e il Fuego, Antigua era l’ex capitale del Regno del Guatemala che comprendeva quasi tutto il Centro America. Il principale motivo di richiamo sono le sue strade acciotalate e i magnifici edifici di architettura barocca-spagnola.
La sua bellezza e la vicinanza all’aeroporto di Città del Guatemala fanno però di Antigua il punto di partenza ideale di un viaggio in Guatemala, per la maggior parte dei viaggiatori che giungono nel Paese. Antigua possiede una sorta di atmosfera magica, inspiegabile e insuperabile.
Magia di Antigua
Oltre a essere bella, è anche fantastica dal punto di vista climatico; è la città dell’eterna primavera! Imperdibile nella Settimana Santa, quando gli eventi religiosi si susseguono vorticosamente e durante le feste del Corpus Domini (maggio – giugno) e Ognissanti (1° novembre).
Un’altra peculiarità: le tante scuole di spagnolo, ideali per unire l’utile al dilettevole e imparare la lingua in viaggio, mettendo subito in pratica ciò che si è imparato.
√ Leggi il mio post Antigua, cosa vedere e cosa fare
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1.3. Lanquin e Semuch Champey
Ecco due altri posti che non dovresti perdere in Guatemala. Sino a poco tempo fa erano sconosciuti. Ora rientrano, per la loro bellezza, sempre più negli itinerari di chi vuole conoscere il Paese viaggiando lentamente.
Situato a una sessantina di chilometri a est di Cobán, Lanquin è noto per il suo incredibile sistema di grotte che si trova poco fuori il centro abitato. Il sito è ancora “ruspante” dal punto di vista della organizzazione turistica.
Una incredibile peculiarità naturalistica è rappresentata dall’immensa colonia di pippistrelli che abita le grotte; lo spettacolo è assicurato al tramonto, quando migliaia di esemplari escono dalla spelonca per andare a caccia di insetti. Sono talmente fitti da sembrare nubi di fumo nero, come se all’interno della grotta divampasse un incendio!
Semuch Champey si trova invece a 11 km da Lanquin. E’ un posto che molte persone giudicano magico e il più bello di tutto il Paese. Un ponte naturale calcareo lungo 300 metri crea una spettacolare serie di laghetti di acqua turchese e smeraldina, decisamente irresistibili! Anche qui troverai un sistema di grotte, Cuevas de K’anba, che rivaleggia con quelle di Lanquin; portatevi una torcia o assicuratevi che lo smartphone sia carico, in quanto l’illuminazione è decisamente insufficiente!
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1.4. Rio Dulce
Il quarto posto che ti consiglio di conoscere in Guatemala è Rio Dulce. Se cerchi pace, tranquillità e vuoi essere tutt’uno con la natura, è perfetto! Una gita in barca lungo il fiume, che scende dal lago Izabel e si riversa nel mar dei Caraibi, attraversando la Cueva de la Vaca, una impressionante gola ammantata da una rigogliosa vegetazione, è una esperienza impareggiabile.
Da non perdere Castillo de San Felipe, un’antica fortezza costruita per combattere i pirati e, in seguito, trasformata in prigione. Lungo il percorso ti imbatterai in una sorgente termale di acqua sulfurea (consigliato un bagno) e nelle Islas de Pajaros, popolate da migliaia di uccelli acquatici.
Infine, è praticamente d’obbligo una sosta a Livingston, in prossimità del confine con il Belize. Ex porto commerciale degli schiavi britannici, questa cittadina ha una storia unica ed è diversa da qualsiasi altra città del Guatemala. Scopri la lingua e la cultura dei Garifuna (la popolazione afrocaraibica che vive qui) e gusta il tapado, uno stufato di pesce a base di latte di cocco!
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1.5. Il Peten
E’ un vero peccato che buona parte delle persone che viaggiano in Guatemala prendano il volo da Città del Guatemala per visitare in giornata le famose rovine Maya all’interno del Parco Nazionale di Tikal. C’è infatti molto altro da vedere nella regione del Petén! Dal momento che è una sorta di “viaggio nel viaggio in Guatemala”, vale la pena di prendersela con calma e passare qualche giorno per esplorare questa magnifica zona.
Il modo semplice – che ti suggerisco – è probabilmente fare base a Flores, originariamente abitata dal gruppo etnico Maya Itza. Gli spagnoli colonizzarono successivamente la città, dando vita agli edifici allegramente dipinti e alle strette strade di ciottoli, che offrono un’atmosfera più vibrante e tropicale della coloniale di Antigua.
I siti nella giungla
Da Flores, che si affaccia sul lago di Petén Itzá, potrai visitare le vicine rovine di Tikal e in seguito anche i siti archeologici meno conosciuti di Yaxha e Uaxactun. Non solo archeologia, però. E’ infatti impossibile rimanere indifferenti alla lussureggiante giungla che circonda le rovine, strabordante di piante e creature.
Se hai tempo a disposizione e buone gambe, potresti spingerti sino a El Mirador, che si ritiene possa essere stata la più grande città Maya esistente; è un’escursione di 3-4 giorni nella giungla selvaggia, a meno di prendere un elicottero.
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1.6. Quetzaltenango e dintorni
La seconda città più grande di tutto il Guatemala, Quetzaltenango, è un importante centro commerciale negli altopiani. E’ un agglomerato tentacolare di distretti e quartieri che sembra andare avanti all’infinito in qualsiasi direzione dal centro.
Quetzaltenango, o “Luogo dell’uccello Quetzal“, era il nome datogli dagli alleati messicani del Conquistador Pedro de Alvarado durante la conquista, ma i locali la chiamano più comunemente Xelaju, o Xela in breve.
La città quando nelle aree limitrofe venne iniziato a coltivare il caffé nel diciannovesimo secolo, ebbe il suo periodo di massima gloria. Le belle case e gli edifici del boom economico possono ancora essere ammirate nel centro coloniale .
Sinceramente, a meno che tu non sia intenzionata/o a frequentare una scuola di spagnolo, non c’è molto da fare in città. In compenso l’area intorno a Quetzaltenango offre alcuni dei paesaggi montuosi più suggestivi del Guatemala, con coni vulcanici che svettano sopra creste boscose e una serie di affascinanti villaggi indigeni da esplorare.
A sud della città ci sono Almolonga e Zunil, dove si trovano delle splendide sorgenti termali, tra cui Fuentes Georginas. Appena a ovest, ecco il vulcano Santa María, (3.772 m ) che sovrasta Quetzaltenango; è una bella escursione, anche se stancante se non si è allenati. In alternativa, una escursione molto più accessibile è quella al Volcán Chicabal con il suo splendido lago annidato nel cratere.
Il vulcano e la laguna sono considerati uno dei luoghi sacri più importanti del Guatemala. Il vulcano Tajumulco (4.220 m.) è il punto più alto dell’America centrale; anche in questo caso l’escursione, abbastanza facile ma in cui l’altitudine inizia farsi sentire, è di una giornata intera, partendo presto da Xela.
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1.7. Monterrico e le tartarughe
Dalle sue umili origini come villaggio di pescatori, Monterrico si sta reinventando come la principale destinazione guatemalteca sulla costa del Pacifico. Qui gli abitanti di Città del Guatemala in “trasferta” si mescolano ai vacanzieri europei, i vecchi hotel ai nuovi resort.
La spiaggia è una striscia di sabbia nera vulcanica lunga 22 chilometri, delimitata dalla schiuma bianca delle onde che si infrangono. E’ spettacolare dal punto di vista scenografico ma può essere pericolosa se si prende troppa confidenza con l’acqua. Qui le correnti posso essere infide ed è meglio stare in prossimità della riva.
Tuttavia Monterrico è molto più di una semplice località balneare. L’oceano Pacifico e il Canale di Chiquimulilla creano un ambiente unico, consentendo a specie in pericolo di sopravvivere tra le mangrovie e le lagune del Biotopo de Monterrico-Hawaii. Questa area protetta tutela 20 chilometri di costa e per sei mesi all’anno diventa il sito di nidificazione di tre specie di tartaruga: la liuto, la verde e la tartaruga olivacea.
Il Biotopo è gestito dal CECON (Centro de Estudios Conservacionistas de la Universidad de San Carlos) che cura anche il Tortugario Monterrico, dove sono allevate specie in pericolo di estinzione. Consiglio, in particolare per i birdwatcher, le escursioni in barca per conoscere da vicino le mangrovie e i loro abitanti.
Il Parque Hawaii, è invece una riserva naturale gestita da ARCAS (Asociación de Rescate y Conservación de Vida Silvestre) che comprende anche un allevamento di tartarughe ed è particolarmente indicato se vuoi fare volontariato naturalistico in difesa di questi rettili.
Da tenere presente che l’alta stagione balneare va da novembre a metà maggio.
Il momento migliore per godersi le spiagge è durante la settimana, lontani dalle folle del week end. Le tartarughe nidificano invece da giugno a gennaio, mentre la schiusa delle loro uova avviene da metà settembre a febbraio.
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1.8. I vulcani di Antigua
Negli ultimi anni, la Valle di Panchoy che ospita Antigua, è diventata “terreno di conquista” per appassionati di escursionismo, per la possibilità di salire in cima ai quattro vulcani vicini alla città: Pacaya, Agua, Fuego e Acatenango. Premetto che è preferibile evitare il fai da te, sia per la scarsità di indicazioni (non pensare di essere su un sentiero alpino o appenninico) sia per le rapine ai turisti che possono purtroppo succedere.
Vulcano Pacaya
Difficoltà: bassa. Tempo di salita: 1,5-2 ore in salita, 1-1,5 in discesa). E’ il vulcano più vicino alla capitale, ma di solito è affrontato con tour in partenza da Antigua. Con i suoi 2.552 metri, è il più popolare e più facile da scalare dei quattro vulcani attivi del Guatemala. La sua ultima grande eruzione è avvenuta nel maggio 2010, durante la quale la cenere è piovuta su Città del Guatemala e sulle città vicine.
L’attività è ripresa nel 2013 e, di conseguenza, si sale abbastanza vicino al cono sommitale per arrostire marshmallow sulle fumarole e sbirciare il magma dalla fessure laterali. L’escursione è molto divertente in quanto termina con una scivolata sulla cenere di un suo pendio.
Vulcano Agua
Difficoltà: moderata. Tempo di salita: 5-6 ore in salita, 3-4 in discesa. E’ il maestoso vulcano che domina Antigua da sud. Raggiunge un’altezza di 3.760 metri e il suo nome (acqua) deriva dalla piena che distrusse la prima capitale del Guatemala (ora Ciudad Viejia) nel 1543, quando l’attività sismica fece tracimare l’acqua del lago che occupava il suo cratere, inondando le città sottostanti. Molti escursionisti trascorrono la notte in cima durante i fine settimana
Vulcano Acatenango
Difficoltà: alta, Tempo di salita: 6-7 ore in salita, 3,5-4,5 in discesa. E’ alto 3.975 metri e la sua sommità è composta dalle cime gemelle di Pico Mayor e Yepocapa. Insieme all’attivo Volcán de Fuego, il complesso è denominato La Horqueta (il forcone). La sommità di Acatenango offre viste incredibili di Fuego e dei vulcani in tutti gli altopiani. È meglio salirlo in gruppo e con estrema cautela .
Vulcano Fuego
Difficoltà: alta. Tempo di arrampicata: 6-7 ore in salita, 3,5-4,5 in discesa. Ha ripreso l’attività nel 2015 ma in realtà è sempre stato attivo dal tempo dei conquistadores. A seconda della sua attività, potrebbe anche capitare di non potersi avvicinare alla cresta sottostante. Tuttavia, dalla vetta di Acatenango, soprattutto dopo il tramonto, è possibile avere viste incredibili del Fuego in eruzione.
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1.9. Il biotopo del Quetzal
Nel 1976, il biologo Mario Dary Rivera decise di creare il Biotopo del Quetzal per proteggere e studiare piante e animali a rischio di estinzione. Convinse così il comune di Salamá a donare parte delle sue terre a questo progetto. Al giorno d’oggi, il Biotopo de Quetzal è una delle principali riserve naturali del Guatemala. Ampio 1.044 ettari, situato a circa un’ora da Cobán, è il luogo ideale se vuoi goderti appieno l’ecosistema della foresta pluviale nebulosa.
La riserva è anche il posto più facile dove riuscire a scorgere il Quetzal, l’uccello nazionale del Guatemala. Anche qui, però, solo i fortunati avranno la possibilità di intravedere l’uccello. Per avere altre chance di vederne uno, è opportuno visitare la riserva tra marzo e giugno (quando le femmine depongono le uova) e svegliarsi all’alba.
Il Biotopo è attraversato da due sentieri principali, entrambi ben tenuti: Sendero los Helechos, che è lungo circa due chilometri e Sendero los Musgos, che è lungo il doppio. Passeggiando nell’atmosfera umida della riserva, potrai osservare diverse specie di piante e di animali, tra cui le scimmie ragno. Entrambi i percorsi conducono a cascate e piccole piscine naturali dove è consentito nuotare. Addentrandosi nella foresta, ci si può imbattere in Xiu Gua Li Che, un albero di ben 450 anni.
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1.10 Livingston
Lívingston è una piccola città situata dove il Río Dulce sfocia nell’Atlantico, riversandosi nella baia di Amatique. Storicamente isolata, sta diventando un’importante destinazione per chi vuole rilassarsi, ballare e immergersi nell’atmosfera caraibica.
Gli abitanti di Lívingston sono i Garífuna (vedi di seguito), discendenti di schiavi fuggiti e nativi delle Piccole Antille. Tieni presente che la stagione delle piogge in questa parte del Guatemala va da metà maggio a metà ottobre, rendendo il viaggio molto più difficile (ma non impossibile).
Cose da vedere e da fare
Lívingston è un posto dove rilassarsi come fanno i locali. Non c’è molto da fare qui, ma è il luogo ideale dove sperimentare il mix di Garífuna e cultura Maya e passare alcuni giorni visitando spiagge, cascate e facendo un tour, ad esempio, alla barriera corallina del Belize.
Los Siete Altares
La più grande attrazione naturale di Lívingston è Los Siete Altares, o “i sette altari”. È una serie di cascate e piscine naturali in cui mettersi a mollo, lungo un piccolo fiume che attraversa una foresta lussureggiante. Si trovano a nord a circa un’ora a piedi dalla città lungo la spiaggia. In alternativa è possibile arrivare via mare.
Spiagge
Nonostante si trovi sulla costa caraibica, le spiagge di Lívingston non sono delle migliori. Sono piuttosto strette e grigie, quindi è meglio se prendi una barca e ti fai un giro a Playa Blanca, Punta Manabique o alle cayes in Belize, per trovare qualcosa di simile alle foto negli opuscoli turistici.
Zapotillo Caye
Fa parte della barriera corallina del Belize. A seconda delle condizioni del mare, il viaggio può richiedere da una a due ore. Una volta lì, le principali attività sono rilassarsi sulle spiagge di sabbia bianca oppure fare snorkeling in limpide e splendide acque turchesi, intorno a bellissimi coralli, pesci colorati e squali nutrice (inoffensivi). I tour in genere includono trasporto, pranzo e attrezzatura.
Festival
Il più popolare è il Festival di Wanaragua, che si svolge intorno a Natale e all’inizio di gennaio. Altre festività popolari includono Semana Santa e il Garifuna National Day il 26 novembre.
1.11. Chichicastenango
Chichicastenango ospita quello che viene considerato il più grande mercato artigianale del Centro America. Qui potrai contrattare e acquistare qualsiasi genere di souvenir, dalle maschere in legno intagliate a mano, agli arazzi finemente tessuti, alle ceramiche e tantissimo altro ancora. Una parte del mercato è frequentata dalla gente del posto, per acquistare e vendere frutta, verdura, carne e animali vivi e altri generi di prima (e seconda) necessità.
I giorni di mercato sono la domenica e il giovedì. Tuttavia, a Chichicastenango (soprannominata Chichi) c’è molto di più del mercato. L’area è stata a lungo una roccaforte della cultura indigena. La gente del posto parla ancora dialetti regionali che differiscono poco da ciò che si parlava prima dell’arrivo degli spagnoli. Molte persone, in particolare le donne, indossano ancora i colorati abiti tradizionali.
Sui gradini della cattedrale di Santo Tomás, risalente a 400 anni fa, gli sciamani indigeni benedicono i fedeli con incenso e incantesimi. Merita una visita anche il cimitero, con i suoi grandi mausolei.
A soli 20 minuti a piedi dal centro della città si trova il sito cerimoniale Maya di Pascual Abaj noto anche come Turcaj. Chichi è una città affascinante dove le tradizioni Maya e il cattolicesimo si fondono e la cultura locale resiste alla prova del tempo.
√ Guarda il mio video Conosci Chichicastenango e il suo mercato
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2. TI CONSIGLIO DI LEGGERE
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3. LE PROPOSTE DI VIAGGIO GUATEMALA
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4. SCOPRI CHI SONO
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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