Il Guatemala ti sorprende già dai primi chilometri fuori dalla capitale, con montagne che si infittiscono di nebbia e foreste che odorano di cardamomo.
In questa cornice l’Alta Verapaz è la provincia che meglio incarna il volto più verde, intricato e autentico del Paese.
Se stai organizzando un Viaggio in Guatemala e cerchi trekking nella giungla, comunità indigene ospitali e fiumi color giada, qui sei nel posto giusto.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta dell’Alta Verapez.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Storia dell’Alta Verapaz
Tezulutlán, “la terra della guerra”
Prima dell’arrivo degli spagnoli, i cronisti Maya chiamavano queste selve Tezulutlán, ovvero “luogo di guerra”. Non era un riferimento ai conflitti interni, bensì alla difficoltà per qualunque invasore di farsi strada tra gole, fiumi e popoli fieri come i Q’eqchi’.
Bartolomé de Las Casas e la “vera pace”
Nel 1537 il domenicano Bartolomé de Las Casas propose alla corona castigliana di convertire la regione senza armi, puntando sulla predicazione pacifica e sul rispetto dei costumi locali.
La strategia funzionò talmente bene da spingere Carlo V a ribattezzare l’area Vera Paz, la “vera pace”, e a fissarne lo status speciale: niente encomiendas brutali, solo villaggi autonomi con missioni religiose.
L’Alta Verapaz oggi
Economia quotidiana fra cardamomo e rimesse
Se percorri le strade rosse che serpeggiano da Cobán a Raxruhá, sentirai spesso il profumo pungente del cardamomo che essicca nei cortili: questo baccello verde è ancora l’oro locale e occupa oltre la metà delle famiglie rurali.
Accanto ai campi di cardamomo resistono le piantagioni di caffè d’altura, coltivate in ombra sotto gigantesche ceiba e albero dell’avocado, mentre il cacao fermenta in casse di legno all’esterno delle case.
Non tutto, però, ruota attorno all’agricoltura: molti giovani lavorano negli Stati Uniti e inviano rimesse che permettono di migliorare i tetti in lamiera, aprire piccole botteghe o finanziare gli studi dei fratelli minori.
Cooperative e microimprese al femminile
Negli ultimi dieci anni sono nate decine di cooperative Q’eqchi’ che gestiscono dal turismo comunitario alla trasformazione del cacao.
Le donne, in particolare, guidano laboratori di tessitura tradizionale e piccole torrefazioni di caffè, dimostrando che l’artigianato e l’agro–industria su scala familiare possono competere con i grossisti se puntano su qualità e filiera corta.
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Sfide moderne: clima e infrastrutture
Il cambiamento climatico altera il ciclo delle piogge: troppo secco in febbraio, piogge torrenziali in agosto; il cardamomo soffre i nuovi parassiti e il caffè si spinge a quote più alte. Le strade CA-14 e RN-5 sono asfaltate, ma appena devii verso le aldeas piccoli smottamenti possono isolare una comunità per giorni.
In compenso, gli autobus scolastici statunitensi ricondizionati – i famosi “camionetas” – continuano a collegare i villaggi con Cobán, mantenendo vivo un flusso di merci e idee.
Giovani fra migrazione e ritorno
Molti ragazzi partono per studiare a Città del Guatemala o lavorare oltre confine, ma un numero crescente decide di tornare per gestire eco-lodge sul río Cahabón o avviare caffetterie di specialità. In questo rientro sta la chiave di un futuro più equilibrato: chi ha visto il mondo porta innovazione, chi è rimasto custodisce la lingua Q’eqchi’ e i rituali del calendario agricolo.
Oggi l’Alta Verapaz è quindi un crocevia di tradizione e cambiamento, dove il richiamo della foresta nebulosa convive con i sogni digitali di una generazione connessa.
Molti villaggi ancora oggi portano nomi biblici tradotti in Q’eqchi’. A Tactic, per esempio, la chiesa principale espone un retablo barocco interamente intagliato da artigiani indigeni: un ibrido artistico che riflette la fusione pacifica tra due mondi.
Geografia e Clima
L’Alta Verapaz corre da ovest a est in una sequenza di cime montuose che superano i 2300 metri slm (Sierra de Chamá) e si tuffano nelle piane fertili del bacino Polochic, a quota 150 m. Il territorio ospita grotte spettacolari, canyon come quello di Seacacar e la celebre piscina naturale di Semuc Champey, uno dei gioielli della zona.
Un clima che cambia a ogni curva
A Cobán, capoluogo situato a 1 320 metri, la temperatura media oscilla fra 14 °C di minima notturna e 23 °C diurna, con oltre 3 500 mm di pioggia l’anno: tieni portata di mano un poncho.
Scendendo verso La Tinta il termometro sale a 30 °C, l’umidità diventa tropicale e le piogge seguono il ritmo classico del Guatemala (mattinate luminose, acquazzoni pomeridiani). Se hai dubbi sul periodo migliore, consulta il post Quando andare in Guatemala.
Popolazione e Lingue
Quanti abitanti, quante identità
Secondo il Censimento 2018, l’Alta Verapaz ospita 1 215 000 abitanti, di cui oltre il 90 % si riconosce in gruppi Maya. La presenza ladina (di cultura ispanica) è concentrata nei centri urbani di Cobán e San Cristóbal Verapaz.
Un caleidoscopio linguistico
Accanto allo spagnolo sentirai parlare Q’eqchi’, lingua che domina nei mercati di Cobán; Poqomchi’ nei villaggi montani verso Purulhá; e Achi’ lungo il confine con Baja Verapaz. Imparare un saluto (“Sa saach’ol?” – come stai? in Q’eqchi’) o ringraziare con un semplice “Nok’oma” ti aprirà porte e sorrisi che altrimenti resterebbero socchiusi ed è un segno di rispetto verso la cultura locale. Spesso trasforma l’ospite in amico.
Comuni dell’Alta Verapaz
Prima di tuffarti nei singoli nomi, tieni a mente che l’Alta Verapaz è un mosaico di micro-mondi: dal capoluogo piovigginoso di Cobán alle pianure afose sul Río Polochic, ogni comune ha un carattere forte, una festa patronale unica e un’economia che spazia dal caffè d’altura alla palma da olio.
Conoscere queste diciassette realtà ti aiuta a capire perché un solo viaggio non basta per esaurire la complessità di questa provincia verde smeraldo.
Cobán – Cuore commerciale dell’altipiano: caffè d’altura, vivaci mercati Q’eqchi’ e l’aria sempre intrisa di pioggia fine. Da qui partono quasi tutti i transfer verso Semuc Champey e il Biotopo del Quetzal.
Santa Cruz Verapaz – Villaggio di origine domenicana, noto per l’artigianato in ceramica nera che trovi nel piccolo mercato serale; ottimo spot per assaggiare il kak-ik, il brodo di tacchino tipico della cucina del Guatemala.
San Cristóbal Verapaz – Distese di piantagioni di cardamomo e un lago circondato da bosco nebuloso, perfetto per una gita in kayak nelle prime ore del mattino.
Tactic – Centro agricolo immerso in campi di mais e fagioli; il punto di partenza per chi vuole esplorare cascate nascoste come Las Islas.
Tamahú – Minuscolo ma strategico: qui la valle del Polochic inizia ad aprirsi e la temperatura sale; ideali le fattorie di cacao che organizzano degustazioni bean-to-bar.
Tucurú – Cola tra altipiano e pianura; famosa per i mercati di bestiame il sabato e per le botteghe che scolpiscono maschere da danza.
Panzós – Porticciolo fluviale sul Río Polochic; storicamente legato alle bananeras, oggi base per le escursioni al Parque Natural Las Conchas.
Senahú – Boschi di pino e cinabrios con miniere abbandonate da cui partono trekking panoramici fino a 2 200 m.
San Pedro Carchá – Denso di cooperative Q’eqchi’ che lavorano il caffè ombra-cultivated; qui puoi seguire l’intero processo dal ciliegio alla tostatura.
San Juan Chamelco – Culla di antichi riti sincretici: se capiti a novembre assisti alla danza del venado in onore dei defunti.
Lanquín – Porta d’accesso a Semuc Champey e alle Lanquin Caves; la sera le bancarelle di atol de elote scaldano l’atmosfera lungo il río Cahabón.
Santa María Cahabón – Nelle sue colline nasce lo stesso fiume che scolpisce Semuc; meno turistica, autentica nelle cerimonie di K’iche’.
Chisec – Crocevia per la RN-5, offre alloggi spartani e tour comunitari verso i laghi di Sepalau.
Chahal – Fitta giungla a nord, habitat di giaguari; base discreta per raggiungere la Laguna Petexbatún via carretera.
Fray Bartolomé de las Casas – Fondato solo nel 1985; piantagioni di palma da olio e cacao, con comunità che sperimentano il turismo solidale.
Santa Catalina La Tinta – Distaccata da Panzós, vive di canna da zucchero e fiere equine; ottimo snodo dei bus per Izabal.
Raxruhá – Il “nuovo nato” (2008), celebre per le Cuevas de Candelaria e il tubing sul Río Candelaria.
Attività ed Escursioni
L’Alta Verapaz è un parco giochi naturale concentrato in poche decine di chilometri: cascate color giada, grotte carsiche abitate da milioni di pipistrelli, lagune d’acqua calcarea che riflettono il cielo e foreste nebulose in cui il Quetzal ama nascondersi. Decidere cosa fare dipende solo da quanta avventura vuoi mettere in agenda.
Di seguito trovi le esperienze più richieste, spiegate in modo pratico, con tempistiche realistiche e qualche dritta per evitare sorprese.
Tour a Semuc Champey
Parti da Cobán alle otto del mattino: le jeep condivise impiegano circa tre ore, comprese le soste fotografiche nei villaggi Q’eqchi’.
Una volta al parcheggio, il sentiero che sale al mirador richiede 45 minuti di camminata ripida tra radici bagnate e passerelle in legno; se piove diventa scivoloso, quindi servono scarpe da trekking con buona scolpitura.
Dall’alto ti godi l’intera tavolozza di azzurri delle piscine naturali; poi scendi e nuoti nell’acqua tiepida del fiume Cahabón che qui scorre sotto la roccia calcarea.
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Esplorazione delle grotte di Lanquín
L’ingresso alle grotte è a un chilometro e mezzo dalla piazza di Lanquín, ma non farti ingannare: dentro regnano buio e umidità costante.
La visita standard dura un’ora e segue un sentiero illuminato a tratti, con passerelle metalliche e qualche gradino ripido.
Alle 18:00 osserva l’“uscita” dei pipistrelli: una vera colonna di fumo vivo che si dissolve nella selva del Cahabón.
Birdwatching alla ricerca del Quetzal
L’appuntamento è alle cinque in punto, quando la foschia abbraccia ancora le pendici del Biotopo.
Una colazione rapida (caffè d’altura e pan de banano) e via sui sentieri a 1 600 m: cammini piano, in silenzio, perché il Quetzal ama posarsi su alberi di aguacatillo all’alba per nutrirsi dei frutti.
In stagione secca (novembre-marzo) le probabilità di vederne uno superano il venti per cento; fuori stagione scendono, ma potrai comunque avvistare tucani smeraldo, motmot dai pennacchi blu e una miriade di colibrì. Porta un binocolo leggero e un poncho: le piogge improvvise non risparmiano nessuno.
Esperienze culturali fra cacao e caffè
A venti minuti da San Pedro Carchá trovi una finca di cacao gestita da una cooperativa Q’eqchi’. Segui ogni fase: raccolta delle cabosse, fermentazione in vasche di cedro, essiccazione al sole e tostatura con mulino a pietra.
Degustazione finale: cioccolato al settanta per cento che profuma di frutti rossi.
Se il caffè è la tua passione, un’altra finca ti mostra l’intero percorso “dal ciliegio alla tazzina”: cammini tra ombrelloni di banano, selezioni le drupe mature e assaggi diverse tostature per capire come cambia l’aroma.
Adrenalina pura tra le grotte di Candelaria e la Laguna Lachuá
A Raxruhá inizia l’avventura sotterranea: entri in una galleria alta come una cattedrale, procedi lungo passerelle di legno e poi — accompagnato da guide esperte e imbragato — ti cali con la corda per quaranta metri lungo una colonna calcitica.
Luci spente, soltanto il fascio della lampada frontale e il gocciolio delle stalattiti.
Alla Laguna Lachuá, invece, la sfida è l’immobilità: remi piano in kayak per non increspare la superficie color latte e menta, mentre aironi bianchi e tartarughe d’acqua dolce si lasciano ammirare a distanza ravvicinata.
Il lago è dentro un parco protetto: niente motori, musica o plastica monouso, solo il suono del respiro e della foresta che ti circonda.
Dove Mangiare
L’Alta Verapaz non è soltanto giungla e grotte: a tavola scoprirai quanto la cucina del Guatemala – speziata ma equilibrata – sappia evolvere in chiave creativa senza tradire le radici maya-q’eqchi’. Di seguito trovi cinque tavole dove sederti con appetito e senza sorprese sul conto.
El Peñascal – A Cobán, pochi tavoli in legno e brace sempre accesa. Specialità: churrasco servito con chirmol di pomodoro affumicato e tortillas appena fatte. Fascia prezzo: economica; con l’equivalente di 8-10 € esci sazio.
Casa D’Acuña – Atmosfera coloniale in una dimora ottocentesca. La chef mescola ricette spagnole a sapori locali: imperdibili i fagioli blancos al cardamomo e il pepián di pollo. Fascia media, perfetta per una cena lenta davanti al camino.
Xkape Kob’an – Coffee-shop artigianale dove tostano chicchi d’altura provenienti da cooperative Q’eqchi’. Ordina un caffé e abbinalo alla torta di banano; merenda ideale sotto la pioggerellina cobanera.
La Abadia – Bistrot contemporaneo nascosto in un ex-convento. Menu degustazione da quattro portate (circa 25 €) che reinterpreta piatti tradizionali con tecniche moderne: tamal in crosta di mais viola e mousse di cacao criollo.
Kardamomuss – Deliziosa bakery di frontiera tra dolce e salato: cinnamon-roll al cardamomo, sandwich di chorizo criollo e un espresso tirato a regola d’arte. Prezzi gentili, perfetto per colazione prima di partire verso Semuc Champey.
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Dove Alloggiare
Dormire bene in Alta Verapaz è facile se scegli la struttura adatta al tuo budget e al tuo stile di viaggio. Ecco tre indirizzi collaudati – nessun copia-incolla di portali, solo esperienza sul campo.
Economico – Hostal Casa Tenango (Cobán)
A due isolati dal Parque Central, camerate pulite, acqua calda non-stop e cucina comune dove prepararti il caffè acquistato a Xkape Kob’an. Ottimo per chi rientra tardi dopo un tour speleologico e vuole spendere poco senza sacrificare la sicurezza.
Fascia media – Greengo’s Hotel (Lanquín)
Immerso nella giungla a quindici minuti da Semuc Champey, mixa bungalow in legno, piscina turchese e ristorante con vista sul fiume Cahabón. Ideale se cerchi comfort ma vuoi svegliarti con il canto degli uccelli e non con i clacson di Cobán.
Fascia alta – Casa Gaia Boutique (Cobán)
Solo otto suite, giardino d’orchidee e piccolo spa con massaggio al cardamomo. Ristorante interno che serve menu chilometro zero e servizio transfer privato dall’aeroporto di Città del Guatemala. Perfetto per chi desidera relax di livello dopo giornate fangose a esplorare grotte.
Come Arrivare e Spostarsi
Arrivare in Alta Verapaz da Città del Guatemala richiede pazienza e buone sospensioni: 220 km che possono trasformarsi in 4 ore asciutte o 6 ore se piove forte sulla CA-14. Shuttle turistici e bus Línea Dorada partono ogni mattina; prenota il posto finestrino per ammirare le foreste nebulose.
Se arrivi da Antigua aggiungi un’ora e mezza di serpentone montano.
A Cobán ti muovi in tuk-tuk (10 GTQ a corsa urbana) o in microbus diretti ai paesi limitrofi. Per Lanquín serve il 4×4 negli ultimi 11 km di sterrato; in stagione delle piogge la pista diventa fangosa, quindi calcola ritardi. chi preferisce indipendenza può noleggiare un pick-up: ricorda che il carburante scarseggia tra Lanquín e Fray Bartolomé.
Consigli di Viaggio
Vuoi cieli tersi e sentieri asciutti? Punta tra novembre e marzo.
L’estate europea porta invece piogge giornaliere ma anche cascate più potenti e meno turisti: leggi il post Quando andare in Guatemala per orientarti.
Metti in valigia pantaloni leggeri che si asciugano in fretta, una giacca antipioggia compressa e scarpe da trekking con suola Vibram: a Semuc Champey la roccia è scivolosa anche con il sole.
Vaccini non obbligatori, ma antitetanica e antiepatite A consigliate. Zanzare? A bassa quota portano dengue: repellente con 30 % DEET e maniche lunghe al crepuscolo. Per l’altipiano nessun problema di mal d’altitudine: Cobán sta a 1 320 metri slm.
Consulta sempre Viaggiare Sicuri in Guatemala per gli aggiornamenti su viabilità e salute.
Ricorda di rispettare costumi e ambiente: niente droni sopra i rituali maya, niente plastica monouso nelle piscine naturali e chiedi prima di fotografare gli artigiani.
In Viaggio in Alta Verapaz e in Guatemala con Roberto Furlani
Pronto a farti avvolgere dal verde intenso dell’Alta Verapaz, a nuotare nelle piscine smeraldo di Semuc Champey e a cercare il mitico Quetzal all’alba?
Scrivimi: disegnerò per te un itinerario su misura, con guide locali, alloggi già collaudati e tutta la logistica necessaria perché tu pensi solo a vivere l’avventura.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Guatemala (per cui, come tour operator, ho creato più di 17 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze del Guatemala e dell’America latina.
Programmi di Viaggio in Guatemala
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Ecco alcuni miei programmi
👉 Classico Guatemala 8 giorni >>
👉 Viaggio culinario 8 giorni >>
👉 Trekking tra i vulcani >>
👉 Fly & drive 9 giorni >>
👉 Guatemala low cost 13 giorni >>
👉 Guatemala Tour 14 giorni >>
👉 Guatemala & Roatan 9 giorni >>
👉 Messico & Guatemala 10 giorni >>
NOTA BENE
👍 I programmi pubblicati sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉
👍 Tutti i soggiorni sono modulabili e possono essere costruiti su misura, a seconda di quello che desideri tu. Decidi tu quando partire!
👉 Leggi alcune recensioni scritte da chi ha viaggiato con me !
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
👉 Chi sono e che cosa posso fare per te >>>
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Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire il Guatemala attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Guatemala e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.
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