Se pensi alla Argentina e alla sua natura incontaminata, è impossibile non immaginare le cime maestose e frastagliate della Patagonia, una delle regioni più affascinanti del pianeta.
Ed è qui che si erge il Fitz Roy, una montagna tanto amata da escursionisti e alpinisti quanto temuta per le sue pendenze e i capricci del clima.
La sua silhouette inconfondibile, che si staglia contro il cielo, è diventata un vero e proprio simbolo di questa parte del Sud America.
Se stai organizzando un Viaggio in Argentina e desideri vivere l’esperienza di un trekking o, addirittura, di una scalata tra le più famose al mondo, allora il Fitz Roy è un traguardo che merita tutta la tua attenzione.
Preparati a scoprire gli itinerari più belli, le curiosità e i segreti di una delle vette più iconiche della Patagonia.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta del Fitz Roy.
Sono Roberto Furlani, esperto di America latina e di Argentina, con oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1100 post le straordinarie bellezze dell’Argentina e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Cosa Significa Fitz Roy
Il nome Fitz Roy deriva da Robert FitzRoy, il capitano della HMS Beagle che salpò con Charles Darwin nei primi decenni dell’Ottocento.
È un omaggio a un personaggio che contribuì in maniera sostanziale all’esplorazione e allo studio geografico della regione.
Ma prima ancora di questa “etichetta occidentale”, gli indigeni Tehuelche chiamavano la montagna “Chaltén”, termine che significa più o meno “montagna fumante” o “montagna che fuma”.
Questo soprannome viene dal fatto che la cima del Fitz Roy è spesso avvolta da un velo di nuvole, che sembra davvero del fumo sospeso in vetta.
Un Simbolo per la Provincia di Santa Cruz
In molti identificano il Fitz Roy come simbolo stesso della provincia di Santa Cruz, nell’estremo sud dell’Argentina. Le sue linee maestose hanno ispirato generazioni di alpinisti e la sua presenza domina l’orizzonte di chiunque viaggi verso El Chaltén. Non è un caso che questa montagna appaia in numerosi loghi, cartoline e riferimenti culturali legati a tutta la zona.
Dove si Trova il Fitz Roy
Il Fitz Roy si erge al confine tra l’Argentina e il Cile, precisamente nella parte settentrionale del Campo di Ghiaccio Patagonico Australe.
Si trova a poca distanza dal Perito Moreno, un altro gioiello della Patagonia. Le coordinate approssimative sono 49°16′59″S 73°02′05″W, in un’area che fa parte dei Parchi nazionali sia argentini che cileni.
Come Raggiungerlo da El Chaltén e Dintorni
Il paese di riferimento per esplorare il Fitz Roy è proprio El Chaltén, considerato la capitale argentina del trekking.
Da qui partono i sentieri che ti condurranno ai piedi di questa montagna imponente. Puoi arrivare a El Chaltén in autobus, auto a noleggio o con un tour organizzato da El Calafate (distante circa 220 km), città celebre per il ghiacciaio Perito Moreno. Lungo la strada, potresti anche percorrere un tratto della mitica Ruta 40, che attraversa tutta l’Argentina in senso nord-sud.
Trekking al Fitz Roy: I Sentieri Più Belli
Laguna de los Tres
Probabilmente il sentiero più famoso e spettacolare per ammirare il Fitz Roy da vicino è quello che conduce alla Laguna de los Tres.
Si parte dal centro di El Chaltén e si attraversano boschi di lenga, praterie e punti panoramici che ti lasciano senza fiato.
L’ultimo tratto è il più impegnativo, con una salita ripida che può richiedere fino a un’ora di sforzo continuo.
In totale, considera circa 8-9 ore tra andata e ritorno, con un dislivello di oltre 700 metri.
Quando finalmente raggiungi la laguna, resti a bocca aperta di fronte all’acqua color turchese, incorniciata dalle vette slanciate del Fitz Roy e delle montagne circostanti.
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Laguna Capri
Meno lungo e impegnativo rispetto a Laguna de los Tres, il trekking verso Laguna Capri è un’ottima alternativa se cerchi un percorso di media difficoltà.
Di solito ti servono 4-5 ore per coprire l’andata e il ritorno, con un dislivello moderato.
Lungo il cammino, trovi zone erbose e piccoli corsi d’acqua che rendono la passeggiata piacevole anche in presenza di bambini o camminatori non troppo esperti.
Una volta in riva a Laguna Capri, ti godi una vista suggestiva del Fitz Roy riflesso sullo specchio d’acqua, una scena che sembra uscita da un dipinto.
Mirador Fitz Roy
Se vuoi un assaggio della bellezza della zona in un percorso ancora più breve, potresti optare per il Mirador Fitz Roy, un punto panoramico raggiungibile in un paio d’ore di cammino.
Il sentiero si snoda tra boschi bassi e tratti aperti, regalandoti uno scorcio frontale del gruppo montuoso. È ideale se hai poco tempo o se vuoi fare un primo avvicinamento alla zona prima di dedicarti ai trekking più impegnativi.
Consigli ed Equipaggiamento
Tutti questi sentieri si trovano in Patagonia, caratterizzata da un clima imprevedibile, con vento forte e bruschi cambiamenti di temperatura.
Porta sempre con te abbigliamento a strati, una giacca antivento e scarponi robusti. L’acqua non manca, ma è comunque buona norma avere con sé una borraccia per sicurezza.
Il periodo ideale per il trekking va da ottobre ad aprile, quando i sentieri sono in condizioni migliori e le ore di luce sono più numerose.
In ogni caso, controlla sempre le previsioni meteo prima di partire e ricorda di rispettare le regole di Viaggiare Sicuri in Argentina: la natura qui sa essere tanto splendida quanto rigorosa.
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Scalare il Fitz Roy
Il Fitz Roy non è solo meta degli escursionisti, ma anche un’icona dell’alpinismo estremo. La prima ascensione risale al 1952, quando Lionel Terray e Guido Magnone riuscirono nell’impresa nonostante le condizioni avverse.
Da allora, il Fitz Roy ha sempre rappresentato una sfida per chiunque ami la verticalità, grazie alle sue pareti granitiche e alle temperature che possono crollare improvvisamente.
Vie di Scalata Famosissime
Tra le vie più celebri, spiccano la Franco-Argentina e la Supercanaleta, entrambe note per la difficoltà tecnica e la variabilità del meteo.
In anni più recenti, l’attenzione si è concentrata su imprese come la traversata di Tommy Caldwell e Alex Honnold, che hanno dimostrato come la fantasia e la determinazione possano spingere l’uomo a scalare cime considerate quasi impossibili. Tieni presente, però, che chi si avventura sulle pareti del Fitz Roy deve avere un livello di preparazione altissimo e un’esperienza notevole in alta montagna.
Flora e Fauna del Fitz Roy
Mentre cammini sui sentieri o, semplicemente, ammiri il panorama dal tuo alloggio a El Chaltén, noterai come il paesaggio cambi drasticamente a seconda dell’altitudine. Ai piedi del massiccio, trovi boschi di lenga, alberi tipici della Patagonia in grado di resistere al freddo e ai venti intensi. Più in alto, il terreno diventa quasi lunare, con praterie alpine e rocce che emergono dalle nevi.
Guanachi, Condor e Altri Animali
Non stupirti se, durante un trekking, ti imbatti in branchi di guanachi che pascolano liberi, oppure scorgi in cielo la sagoma imponente di un condor, il più grande uccello volante delle Ande. Con un po’ di fortuna, potresti persino avvistare aquile o altri rapaci di alto volo.
E se ti inoltri tra i boschi di lenga, tieni gli occhi aperti per il picchio magellanico, un volatile dal fascino unico: il maschio sfoggia un caratteristico ciuffo rosso acceso, mentre la femmina è interamente nera. Questo picchio è tra i più grandi del Sud America e la sua presenza indica la salubrità degli ecosistemi forestali patagonici.
Ricorda sempre che la Patagonia è un ambiente delicato, dove ogni forma di vita riveste un ruolo fondamentale: rispetta i sentieri tracciati, evita di avvicinarti troppo agli animali e porta con te i rifiuti, così da lasciare intatto il fragile equilibrio naturale del Fitz Roy.
Dove Dormire Vicino al Fitz Roy
Se desideri un contatto diretto con la natura, puoi valutare i campeggi situati appena fuori dal centro di El Chaltén.
Molti offrono servizi essenziali, un’atmosfera conviviale e la comodità di essere già sui sentieri.
Se invece preferisci un po’ di comfort, trovi hotel di lusso che vantano stanze con vista sul massiccio. In mezzo, esistono opzioni di livello intermedio, come hosterías e piccoli b&b, ideali per chi cerca un compromesso tra budget e comodità.
Tre Consigli di Pernottamento
Campeggio Poicenot: perfetto per gli amanti del trekking, si trova vicino all’attacco dei sentieri principali.
Hostería El Pilar: posizionata in modo strategico, permette di godere dell’alba sul Fitz Roy direttamente dalla finestra.
Hotel Los Cerros: una struttura di fascia alta, con spa e ristorante, adatta a chi desidera comfort anche in un contesto naturale estremo.
Consigli Utili per Visitare il Fitz Roy
Prima di tutto, tieni a mente che la stagione estiva australe (da novembre a marzo) è la più indicata per godere di condizioni climatiche più favorevoli.
Per approfondire i diversi periodi in cui visitare il Paese, puoi dare un’occhiata al mio post Quando andare in Argentina.
Ricorda di organizzare con anticipo l’alloggio e, se desideri una guida o un tour personalizzato, meglio prenotare prima, soprattutto in alta stagione.
Molti sentieri del Fitz Roy non prevedono costi d’ingresso, poiché El Chaltén fa parte dell’area protetta del Parque Nacional Los Glaciares, ma potresti dover pagare alcuni servizi come il campeggio o l’ingresso in strutture private.
Non sottovalutare il meteo: controlla ogni giorno il bollettino per la zona del Fitz Roy, consultando siti specializzati in condizioni montane o chiedendo agli uffici turistici di El Chaltén. Porta uno zaino con almeno acqua, snack energetici, abbigliamento impermeabile, cappello, crema solare e occhiali da sole.
E, se hai bisogno di ulteriori dritte su assicurazioni e misure di sicurezza, ti suggerisco di dare uno sguardo al mio post su Viaggiare Sicuri in Argentina
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Curiosità sul Fitz Roy
Le leggende che circondano il Fitz Roy non riguardano soltanto la sua imponenza o i mutamenti repentini del clima, ma attingono a un patrimonio orale diffuso dai popoli nativi di questa parte della Patagonia.
Gli indigeni Tehuelche avevano l’abitudine di osservare la montagna avvolta dalle nuvole e di percepirla come una presenza viva, quasi dotata di volontà propria. C’erano racconti che narravano di spiriti guardinghi che abitavano le gole e i crinali, una sorta di divinità legate al vento e alle tempeste, capaci di determinare la sorte dei cacciatori e dei viandanti che si avventuravano in quelle terre aspre.
A testimonianza di ciò, alcune canzoni rituali — tramandate di generazione in generazione — descrivevano la montagna come un essere “irascibile” che doveva essere blandito con offerte o preghiere affinché i venti gelidi non si scatenassero all’improvviso.
Anche la scelta di chiamarla “Chaltén” (montagna che fuma) derivava dalla convinzione che la vetta fosse eternamente collegata a mondi invisibili, uno spazio sacro in cui cielo e terra si fondono.
Da queste tradizioni è rimasta la tendenza, tra alcuni abitanti locali, a rivolgere un saluto o una sorta di “piccolo omaggio” alla montagna prima di iniziare un trekking o una scalata particolarmente impegnativa.
Non è raro, in certi contesti, che i più anziani raccontino aneddoti su come il Fitz Roy abbia “punito” chi lo avvicinava con troppa superficialità. In questo senso, la montagna simboleggia un monito a rispettare la forza della natura e ad agire con umiltà ogni volta che si varca la soglia del suo regno.
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Geologia e Cultura Popolare
Dal punto di vista geologico, il Fitz Roy è composto soprattutto da granito di origine plutonica, emerso in superficie a seguito dei movimenti tettonici e scolpito dai ghiacciai nel corso dei millenni.
È una formazione rocciosa giovane in termini geologici, caratterizzata da guglie appuntite e pareti quasi verticali.
Lo scorrere dei ghiacciai e l’erosione del vento patagonico hanno plasmato forme che evocano un’idea di verticalità estrema, motivo per cui gli alpinisti di tutto il mondo ne parlano con un misto di ammirazione e timore.
Nella cultura popolare, il Fitz Roy è diventato il simbolo di una Patagonia vista come luogo di frontiera e di avventura. Molti documentari dedicati alla regione mostrano immagini del massiccio per esaltare la sua dimensione selvaggia e primordiale: uno dei più noti è “Mountain of Storms”, che racconta l’epica spedizione di Yvon Chouinard e compagni alla fine degli anni ’60, rendendo omaggio allo spirito pionieristico degli alpinisti che si misurano con le pareti di granito e i venti furiosi di quest’area.
Anche nella letteratura di viaggio, il Fitz Roy compare come emblema di un confronto continuo tra l’uomo e la natura: in “In Patagonia” di Bruce Chatwin, sebbene la montagna non sia il fulcro principale, fa la sua apparizione all’interno del quadro complessivo della regione, evocando l’immagine di un territorio remoto e austero in cui il limite tra realtà e mito diventa sottilissimo.
Non mancano poi racconti più recenti che usano il Fitz Roy come sfondo per storie di rinascita o di trasformazione personale, dove la vetta rappresenta la metafora di un traguardo tanto difficile da raggiungere quanto ricco di significato per chi osa mettersi in cammino.
Artisti e fotografi, infine, hanno spesso scelto di reinterpretare il profilo di questa cima come simbolo di solitudine ed esplorazione estrema, arricchendo esposizioni e mostre che vogliono trasmettere la potenza evocativa della Patagonia.
Altre Attività nei Dintorni del Fitz Roy
Escursioni al Cerro Torre e al Lago Viedma
A poca distanza dal Fitz Roy, il Cerro Torre è un’altra icona per scalatori e trekker. I sentieri che circondano questa vetta offrono panorami mozzafiato su Lago Viedma, dove puoi anche effettuare brevi navigazioni in barca, se hai voglia di ammirare i ghiacciai dalle acque turchesi della zona.
Ghiacciaio Viedma e Paso del Viento
Se sei un escursionista esperto, il trekking al Paso del Viento ti darà modo di camminare lungo i confini del Campo de Hielo Patagonico Australe.
Nel frattempo, potresti anche dedicare una giornata a visitare il Ghiacciaio Viedma, partecipando a un minitrekking sul ghiaccio che ti permette di capire da vicino la maestosità di questa formazione millenaria.
Rafting sul Rio de las Vueltas
Cercavi un diversivo diverso dalla montagna? Sul Rio de las Vueltas è possibile sperimentare il rafting, con rapide di livello intermedio, ideali per chi desidera combinare emozioni forti e un contatto ravvicinato con la natura. Un’esperienza che dona un punto di vista inedito sulle valli e sulle vette che ti circondano.
Scopri il Fitz Roy, la Patagonia e l’Argentina con Roberto Furlani
Ora che hai un quadro più completo sul Fitz Roy, potresti decidere di inserirlo come tappa centrale del tuo itinerario di viaggio in Argentina.
Se vuoi pianificare il tuo viaggio nei minimi dettagli e magari aggiungere altre meraviglie patagoniche o estendere l’avventura ad altre regioni del Paese, posso aiutarti a organizzare un percorso che rispecchi i tuoi desideri.
Contattami e sarò felice di costruire con te un’esperienza unica, fra trekking da sogno, panorami incredibili e un legame autentico con la Patagonia.
Sono Roberto Furlani, esperto di Argentina e dell’America latina; ho ideato e realizzato il blog Viaggio-CentroSudAmerica.com, in cui ti trovi.
Grazie all’esperienza acquisita in più di 32 anni di attività nel Turismo e di oltre 120 programmi di viaggio in America latina (vedi oltre), posso costruire per te itinerari personalizzati e sicuri per vivere piacevolmente tutte le destinazioni dell’Argentina.
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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