Se ti affascina l’idea di un luogo dal carattere genuino, immerso tra monti imponenti e tradizioni che rispecchiano l’Ecuador più autentico, allora dovresti considerare Alausí come una delle tappe del tuo Viaggio in Ecuador.
Situata nella provincia del Chimborazo, questa cittadina è un gioiello a tutti gli effetti: offre paesaggi andini da cartolina, un centro storico pieno di fascino e una vicinanza tutta speciale al famoso Treno Nariz del Diablo, esperienza che ti porterà ben oltre i soliti circuiti turistici.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta di Alausí.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e dell’Ecuador (per cui, come tour operator, ho creato negli anni 22 programmi di viaggio); ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze dell’Ecuador e dell’America latina.
Alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Alausí: Un gioiello nascosto tra le Ande
Se decidi di mettere piede ad Alausí, ti accorgerai subito del suo ritmo di vita quieto e dello spirito di ospitalità che si respira in ogni angolo.
Le case, dipinte con tinte pastello, si affacciano su strade acciottolate che si snodano in maniera quasi labirintica, come se invitassero i visitatori a rallentare e godersi il percorso.
Camminando con calma, potresti imbatterti in scorci del tutto inaspettati, dove il tempo sembra essersi fermato e le pareti raccontano vicende di una comunità che ha sempre trovato nel legame con la terra la sua principale ragione d’essere.
Ciò che cattura l’attenzione, oltre alle tinte allegre delle facciate, è l’atmosfera genuina che aleggia per le vie.
Non aspettarti file di turisti: l’assenza di un grande afflusso di visitatori rende Alausí un luogo autentico, lontano dalle solite rotte.
Anche per questo motivo si è guadagnata la reputazione di “Perla delle Ande”: la cornice delle montagne circostanti, visibili da quasi ogni vicolo, aggiunge un tocco di magia alle passeggiate.
Potresti sostare su un piccolo belvedere, semplicemente per contemplare i paesaggi che ti si parano davanti, respirando un’aria di pace e imparando a conoscere la quotidianità della gente che vive qui.
La storia di Alausí: Dalle origini coloniali all’indipendenza
Alausì subì un ribaltamento sociale ed economico con l’arrivo dei conquistatori spagnoli, sotto la guida di figure come Sebastián de Belalcázar.
Da semplice paesino andino, governato da tradizioni millenarie, a punto nevralgico per il commercio e l’incontro tra i valori indigeni e i nuovi usi imposti dalla Spagna.
Alcuni edifici portano ancora tracce dello stile introdotto dagli spagnoli, mentre in altri angoli si scorge la persistenza di un retaggio indigeno di cui gli abitanti sono particolarmente orgogliosi.
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Il ruolo di Alausí nella guerra di indipendenza
Quando scoppiarono i moti di indipendenza che avrebbero poi portato alla nascita della Repubblica dell’Ecuador, Alausí non rimase a guardare.
Se è vero che la città non fu teatro di grandi battaglie, svolse comunque un ruolo di rilievo come luogo di passaggio e di sostegno logistico per le truppe rivoluzionarie.
Si racconta che durante la prima assemblea delle città liberate fosse presente una delegazione di Alausí che sostenne attivamente l’idea di formare uno Stato indipendente, in linea con le visioni del vescovo José Cuero y Caicedo, figura influente nelle vicende di liberazione.
Cosa vedere ad Alausí: Monumenti e attrazioni da non perdere
Appena arrivi, ti consiglio di passeggiare fino a dove svetta la statua di San Pietro, patrono della città, che osserva dall’alto le vie sottostanti. La chiesa “la Matriz” è invece uno dei simboli architettonici di Alausí, con facciate sobrie e interni che combinano stili indigeni e coloniali.
Entrando, potresti notare altari e decorazioni che ti raccontano di un passato intrecciato tra devozione religiosa e influenze spagnole.
L’architettura cittadina
Le abitazioni di Alausí presentano spesso balconcini in legno e colori vivaci; girando per il centro storico potrai osservare particolari decorazioni sui muri e porte intagliate che testimoniano l’abilità degli artigiani locali.
Questo mix di architettura e tradizione fa di Alausí un luogo perfetto per chi ama scattare foto di scorci urbani. Se decidi di fermarti in un bar o in un piccolo ristorante, troverai spesso piatti tipici da assaggiare e gente del posto pronta a raccontarti storie e aneddoti sulla città.
Il treno della Nariz del Diablo: Un’esperienza indimenticabile
Una delle ragioni principali per cui Alausí è famosa è la partenza del Treno Nariz del Diablo, una tratta ferroviaria leggendaria considerata tra le più spettacolari dell’Ecuador.
La Nariz del Diablo è stata un’opera epica per i tempi in cui è stata fatta (gli inizi del 1900) e per la tecnologia di allora, che consisteva principalmente nei muscoli e nei nervi di centinaia di lavoratori, supportati da pale, picconi, vari arnesi di taglio e da paranchi. Il tributo pagato al Naso del Diavolo, in termine di vite umane, è stato decisamente pesante. Circa 2000 uomini, così racconta la storia di questa ferrovia, sono morti durante questa impresa titanica.
Viaggiare sul Nariz del Diablo Train significa percorrere pendii quasi verticali, con il treno che avanza avanti e indietro in una serie di zig-zag per superare la pendenza nel minor spazio possibile.
Guardando dal finestrino, noterai paesaggi aspri, vallate profonde, villaggi sparsi e campi coltivati, un quadro che racchiude i forti contrasti delle Ande: da un lato il verde lussureggiante delle aree più basse, dall’altro le vette brulle e rocciose, tipiche delle quote più elevate.
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Eventi culturali ad Alausí: Tradizioni e folklore andino
Alausí è anche un centro di forte identità culturale, con festeggiamenti che coinvolgono tutta la cittadinanza.
Il carnevaleè uno dei momenti più colorati, durante il quale le strade si riempiono di musica, danze e scherzi tradizionali.
Un altro appuntamento è il Festival di San Pedro, che unisce celebrazioni religiose a manifestazioni di folklore andino, come danze in costume, concerti di musica popolare e processioni molto sentite dagli abitanti.
L’importanza culturale di queste feste
Partecipare a uno di questi eventi significa vivere l’energia del posto: gli abitanti di Alausí sono fieri delle loro radici e amano condividere con i visitatori l’aspetto più genuino della loro cultura. Dalle bande musicali ai costumi sgargianti, fino ai piatti tipici serviti sulle bancarelle, tutto parla di una tradizione viva e condivisa.
Come arrivare ad Alausí e dove alloggiare
Se stai progettando un tour a Quito, Guayaquil o Cuenca, sappi che ci sono autobus che coprono la tratta fino ad Alausí in diverse fasce orarie del giorno.
La durata del viaggio può variare dalle 3 alle 6 ore, a seconda del punto di partenza. I costi di solito sono contenuti, ma è consigliabile acquistare il biglietto con anticipo se viaggi nei weekend o in periodo di festività locali.
Se preferisci qualcosa di più comodo, posso organizzare un servizio di trasferimento privato, così da offrirti la massima flessibilità.
Alloggi: dagli hotel storici alle pensioni
La cittadina propone diverse opzioni per il pernottamento: ci sono alberghi di media categoria con stanze arredate in stile coloniale, pensioni familiari se vuoi un ambiente più intimo, e qualche struttura con vista panoramica sui monti circostanti. Ti suggerisco di prenotare prima se pensi di arrivare in concomitanza di eventi come il carnevale o il Festival di San Pedro: la domanda di camere sale e potresti dover accontentarti di alternative meno centrali. Per mangiare, trova un ristorantino che serva piatti tipici andini: assaggiare la cucina locale è sempre un modo per entrare in contatto con le abitudini del posto.
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Consigli per visitare Alausí: Quando andare e cosa portare
Il clima andino può riservare sorprese: la mattina potresti trovare un cielo terso, mentre nel pomeriggio potrebbero giungere nubi e qualche scroscio di pioggia.
Se vuoi dettagli più precisi, puoi dare un’occhiata al mio post su Quando andare in Ecuador.
In linea di massima, i mesi tra giugno e settembre sono meno piovosi, ma tieni sempre con te un maglioncino e un k-way, data l’escursione termica che contraddistingue le zone di montagna.
Cosa portare e come comportarsi
Se prevedi escursioni verso i dintorni, è essenziale avere scarpe comode o da trekking, acqua a sufficienza e un minimo di protezione solare.
Le ore di sole in alta quota possono essere intense, anche se l’aria rimane fresca. Ricorda di rispettare i luoghi sacri e le tradizioni: in chiesa, meglio evitare di scattare foto durante le funzioni religiose e, se partecipi a feste popolari, chiedi prima di fotografare persone o momenti particolari.
Se hai dubbi su questioni di sicurezza o documenti, puoi leggere il miopost Viaggiare Sicuri in Ecuador.
In Ecuador con Roberto Furlani; la mia esperienza al tuo servizio
Per visitare Quito, l’Ecuador e le Galapagos puoi fare affidamento su di me: sono Roberto Furlani, esperto dell’ Ecuador e dell’America latina, che ho ideato e realizzato il blog Viaggio-CentroSudAmerica.com, in cui ti trovi.
Grazie a più di 32 anni di attività nel Turismo e a oltre 120 programmi di viaggio in America latina (vedi oltre), di cui oltre 22 per l’Ecuador, posso costruire itinerari personalizzati e sicuri per vivere appieno tutte le destinazioni del Paese.
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Ecco alcuni itinerari di viaggio che ti propongo:
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NOTA BENE
👍 I programmi pubblicati sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15
passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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