La Costa del Pacifico colombiano è una striscia di foresta che cade nell’oceano senza preavviso: pochissime strade, molte barche a fondo piatto, villaggi che suonano di tamburo e di pioggia.
Qui l’acqua cade tutto l’anno, non come maltempo ma come motore di vita: più di 7 000 mm annui rendono i tronchi lucidi, gonfiano le mangrovie e trascinano semi che attecchiscono sul bagnasciuga.
Se cerchi un itinerario dove la natura detti ancora i tempi, questo litorale è una buona palestra d’ascolto: lenti spostamenti, incontri ravvicinati con cultura afro e indigena, piatti di mare avvolti in foglie di bijao.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta della costa del Pacifico in Colombia.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Colombia (per cui, come tour operator, ho creato più di 15 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze della Colombia e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
Ecco cosa potrai leggere in questo post:
1.Il Chocó e la Costa del Pacifico
2. Cosa Vedere a fare sulla Costa del Pacifico
3. Le 5 Spiagge più Belle
4. Flora e Fauna della Costa del Pacifico
5. Cultura e Tradizioni
6. Eventi e Festival
7. Cosa Mangiare sulla Costa del Pacifico
8. Quando Andare sulla Costa del Pacifico
9. Come Arrivare sulla Costa del Pécifico
10. Cosa Vedere in Colombia
11. I Miei Programmi di Viaggio in Colombia
12. Scopri Chi Sono
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1. Il Chocó e la Costa del Pacifico
Il Chocó è al tempo stesso dipartimento amministrativo e regione biogeografica. Confina a est con Antioquia, a sud con il Valle del Cauca, ma la foresta pluviale prosegue oltre i limiti cartografici, collegando Panamá all’Ecuador in un corridoio che gli scienziati chiamano “Chocó biogeográfico”.
Qui piove otto volte più che a Bogotá. L’umidità alimenta una biodiversità rara: anfibi fosforescenti, bromelie che diventano acquari, ceibe alte cinquanta metri.
Sul piano umano incontrerai due famiglie culturali.
Afro-colombiani: discendono dagli schiavi fuggiti dalle miniere aurifere coloniali, parlano uno spagnolo ritmato, suonano la marimba de chonta — xilofono di legno di palma — e battono il currulao, danza collettiva che scandisce semine e raccolti.
Indigeni Emberá e Wounaan: abili navigatori di fiume, intrecciano cesti di werregue — una palma costiera — e dipingono il corpo con jagua, frutto blu-nero usato come inchiostro naturale.
Nelle fiere settimanali questi mondi si incontrano: un venditore afro misura il riso con la jícara (guscio di zucca essiccato) mentre un’anziana Emberá offre collane di semi di huayruro rosso, considerati portafortuna.
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2. Cosa Vedere sulla Costa del Pacifico
Prima di scegliere le tappe, considera che i collegamenti interni dipendono da maree, pioggia e disponibilità di posti barca.
Programma almeno due notti per ogni località: avrai il tempo di adattarti all’umidità, organizzare escursioni con guide locali e, soprattutto, attenerti al ritmo lento che caratterizza questa costa.
Buenaventura
Porta d’ingresso alla regione e più grande porto del Paese. Il lungomare di La Bocana ospita ristoranti di legno su palafitte dove assaggi piangua en coco, mollusco di mangrovia stufato in latte di cocco profumato all’achiote.
Dietro i moli si apre il quartiere Bahía de Solano, conosciuto per le marimbas de chonta costruite a mano.
Le motonavi pubbliche per Juanchaco e Ladrilleros salpano ogni mattina alle 08:00; il biglietto include un impermeabile usa-e-getta, utile quando il Pacifico decide di ricordarti dove sei.
Nuquí
Villaggio steso fra fiume e oceano, circondato da colline di selva primaria. A nord trovi Playa Olímpica, spiaggia nera lunga tre chilometri con onde costanti e fondale sabbioso; da aprile a giugno è il punto di ritrovo dei surfisti colombiani.
A sud un sentiero di quaranta minuti porta alle sorgenti termali di Termales (35 °C), vasche scavate nella roccia e coperte da tetto di palma.
Da luglio a ottobre le stesse piroghe che trasportano tavole da surf diventano barche di avvistamento per le megattere: partono all’alba quando il mare è più docile.
Bahía Solano
Un arco di baia protetta dove la giungla scende fino all’acqua.
Tra giugno e ottobre le megattere volteggiano a poche bracciate da riva; le guide tengono il motore al minimo e spiegano come riconoscere un maschio in fase di corteggiamento dal battito di pinna.
Fuori stagione puoi fare snorkeling alla secca di Potes: coralli frusta, pesci pappagallo e qualche tartaruga verde. Il villaggio di Ciudad Mutis ti offre reti Wi-Fi affidabili e bancomat, merce rara nel Pacifico.
Parque Nacional Ensenada de Utría
Un fiordo tropicale che ricorda la Norvegia trasportata all’equatore.
Passerelle di legno lambiscono mangrovie alte venti metri, poi lasciano spazio a sentieri che salgono a un belvedere naturale: dall’alto apprezzi la transizione tra acqua latte-smeraldo e foresta compatta.
Con la bassa marea puoi pagaiare in kayak dentro i canali laterali e osservare i neonati di tiburón martillo (squalo martello) che usano la mangrovia come vivaio.
El Valle
Collegato a Bahía Solano da una pista laterale di venti chilometri, conserva un’atmosfera di frontiera. La spiaggia principale si interrompe in piscine di basalto dove l’oceano filtra e riscalda l’acqua; al tramonto i bambini raccolgono conchiglie di burgao da arrostire la sera. Ordina un frullato di borojó – frutto marrone ricco di calcio – considerato ricostituente naturale.
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Parco Nazionale Uramba Bahía Málaga
Quest’area protetta è particolarmente nota per le sue acque calme che ospitano le megattere durante i mesi estivi. La sua biodiversità è veramente notevole, con numerose specie di uccelli, rettili e mammiferi.
Cabo Corrientes
Un promontorio spettacolare che offre viste panoramiche sull’oceano Pacifico. È un ottimo punto per l’osservazione di uccelli e mammiferi marini, nonché per l’escursionismo lungo la costa.
Jardín Botánico del Pacífico
Situato vicino a Bahía Solano, questo giardino botanico conserva la flora unica del Chocó, e ti offre la possibilità di conoscerla grazie a percorsi guidati.
Playa Guachalito
Una delle spiagge più isolate e scenografiche, circondata da foreste pluviali e accessibile solo in barca o attraverso lunghi trekking nella giungla. Qui, la natura domina e piccoli eco-lodge offrono un soggiorno sostenibile.
Reserva Natural El Almejal
Un’area protetta che offre una combinazione di bellezze naturali e progetti di conservazione, come quello sulle tartarughe marine, e programmi educativi sulla conservazione ambientale.
3. Le Spiagge più belle della Costa del Pacifico
Il litorale tra Buenaventura e Cabo Corrientes non assomiglia alle classiche cartoline caraibiche: sabbia vulcanica, onde energiche e un sottofondo costante di foresta. Ogni spiaggia ha un carattere preciso, spesso legato all’uso che ne fa la comunità vicina.
Scegli in base a quello che cerchi—osservazione di balene, snorkeling in acque tranquille o semplice silenzio pomeridiano—e ricorda che gran parte dei tratti costieri è privo di strade; arrivare e ripartire richiede barche a fondo piatto sincronizzate con l’alta marea.
Playa Almejal
A due chilometri dal villaggio di El Valle trovi un arco di sabbia nera lungo quasi due chilometri, battuto da onde lunghe che entrano di traverso.
Al mattino i pescatori tirano a riva piroghe cariche di tonnetti; verso le 16 la spiaggia si trasforma in campo da beach-soccer.
La risacca è forte: limitati a fare il bagno sotto la sorveglianza dei volontari o resta nella zona delle piscine naturali di basalto, dove l’acqua si rinnova ma resta bassa. Prima di cena chiedi un succo di borojó — frutto bruno, ricco di calcio — venduto in bicchieri ricavati da mezza noce di cocco.
Playa Guachalito
Raggiungi questa striscia di sabbia vulcanica solo via mare da Nuquí (30 minuti di lancia) o con tre ore di cammino nella giungla costiera.
Gli eco-lodge gestiti dalle famiglie locali spengono il generatore alle 22, così il cielo si accende di stelle.
Qui l’oceano è sorprendentemente gentile: la barriera rocciosa frena l’onda e crea condizioni adatte allo snorkeling tra coralli molle e pesci pappagallo.
Prima di rientrare, prova il baño de lodo: fanghi caldi ricchi di minerali prelevati in loco e applicati come impacco rivitalizzante.
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Playa El Valle
Dal pontile di Bahía Solano segui una pista di laterite e arrivi dopo venti chilometri. Nei mesi tra luglio e settembre puoi scorgere le balene megattere direttamente da riva: i colpi di pinna sollevano spruzzi che superano l’onda frangente.
La spiaggia è ampia, con fondale graduale; al tramonto i bambini raccolgono telline e le madri arrostiscono piangua in guscio su bracieri improvvisati.
Se desideri un posto ombreggiato, spostati verso l’estremità sud dove la foresta arriva quasi sull’acqua.
Playa Terquito
A nord di Guachalito, questa mezzaluna di sabbia chiara è protetta alle spalle da una laguna di acqua dolce popolata da aironi.
Il martedì e il mercoledì regna il silenzio: il chiosco apre solo nei week-end, quindi porta acqua e frutta.
Le palme da cocco proiettano ombre regolari, utili per amache leggere; una passerella di tronchi permette di attraversare la laguna e accedere a un breve sentiero nella giungla, dove si avvista spesso il colibrì Inca collarejo.
Playa Pianguita
A quaranta minuti di barca da Buenaventura, è la spiaggia “di casa” per molti abitanti della città portuale.
La domenica la musica di marimba de chonta riempie i chioschi di legno e il profumo di arroz clavado — riso al cocco con vongole piangua — arriva fino alla linea di battigia.
Se preferisci la quiete arrivi il venerdì pomeriggio e riparti il sabato: troverai pescatori che riparano le reti, donne che intrecciano bracciali con semi di huayruro e appena qualche bagnante locale.
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4. Flora e Fauna della Costa del Pacifico
La fascia costiera compresa tra Buenaventura e Cabo Corrientes appartiene al “Chocó biogeografico”, uno dei trentasei hotspot mondiali di biodiversità riconosciuti da Conservation International.
In appena 60 000 km² si contano – secondo l’Instituto Humboldt – oltre 6 300 specie di piante vascolari, 900 specie di uccelli, 230 mammiferi, 180 rettili e 150 anfibi; di questi organismi, circa il 20 % non vive in nessun’altra parte del pianeta.
L’umidità costante, l’assenza di stagione secca e l’incontro fra correnti marine fredde e calde creano nicchie ecologiche che favoriscono endemismi e migrazioni stagionali spettacolari.
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Flora Simbolo
Fauna Simbolo
Perché questa biodiversità è unica
Piogge record – Fino a 13 000 mm annui a Lloró: l’acqua percola lentamente attraverso strati di humus, alimentando corsi d’acqua ricchi di tannini e nutrienti.
Corridoio latitudinale – Il Chocó collega Centro e Sud America, permettendo scambi genetici fra specie di entrambe le masse continentali.
Convergenza di correnti – La corrente di Humboldt (fredda) incontra quella Panamense (calda) generando zone di upwelling che nutrono larve di pesci e cetacei costieri.
Paleo-storia isolata – La cordigliera Occidentale isola la costa dal resto del Paese; molte specie si sono evolute qui senza contatti con popolazioni interne, diventando endemiche.
Visitare la costa pacifica significa entrare in un laboratorio vivente dove ogni metro quadrato ospita relazioni ecologiche delicate. Portare una guida naturalistica tascabile, rispettare i sentieri segnalati e sostenere i progetti di conservazione locali aiuta a garantire che questa ricchezza resti tale per le generazioni future.
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5. Cultura e Tradizioni
La costa pacifica non è abitata da un solo popolo: si intrecciano almeno tre grandi radici – afro-colombiana, emberá-wounaan e, più a nord, la minoranza indígena saija – cui si aggiunge la presenza recente di contadini andini trasferiti per lavoro.
Ogni gruppo ha modi distinti di abitare foresta e oceano, ma condivide un principio: la sopravvivenza dipende dalla cooperazione tra famiglie e dal rispetto di un territorio che fornisce tutto, a patto di non eccedere.
Lavoro comunitario: la minga
Nel lessico quechua la parola minga indica un impegno collettivo senza scambio di denaro.
Nella pratica odierna serve per alzare una casa su palafitte, riaprire un sentiero invaso dalla giungla o piantare un campo di manioca dopo una piena.
Tu che assisti sarai invitato a portare panela (zucchero di canna cristallizzato) o chicchi di caffè; non è elemosina, ma un tributo alla mensa finale, quando si divide tapao de pescado – stufato di pesce con banano verde – e si condivide il biche de caña, distillato leggero di canna da zucchero.
Afro-colombiani: musica, legno e mare
Gli afro-discendenti arrivarono con le miniere d’oro del periodo coloniale, ma molti fuggirono presto all’interno delle mangrovie e fondarono villaggi indipendenti chiamati palenques.
La memoria di quelle fughe vive nella marimba de chonta, xilofono costruito con la palma Iriartea deltoidea: ogni lama è accordata con resina di pino e cera d’api, poi percossa con bastoncini avvolti in lattice di caucciù.
Il suono guida il currulao, danza circolare dove uomini e donne simulano il remo e il vagare sul fiume.
La canoa resta fondamentale: si scava un tronco di ceiba in fase di luna calante (il legno si fessa meno) e si indurisce la carena con catrame naturale ottenuto da resina di algarrobo. Le tecniche sono tramandate a voce; non esistono disegni, solo proporzioni memorizzate dagli stessi maestri d’ascia.
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Emberá e Wounaan: tessitura, corpo e spiriti del fiume
Gli Emberá (circa 100 000 persone tra Colombia e Panamá) e i Wounaan (meno di 9 000) parlano idiomi della famiglia chocó. Vivono lungo i corsi d’acqua dolce – Atrato, Baudó, San Juan – in case di palma issate su pali di bambú guadua.
Abito e pittura
Le donne tagliano gonne dal tessuto morbido ottenuto dalla corteccia battuta dell’albero di yarumo (in italiano cecropia), poi vi applicano motivi geometrici con pigmento d’annatto. Sia uomini sia donne dipingono la pelle con succo di jagua (Genipa americana), che ossida in poche ore in un blu-nero lucido; il disegno funge da repellente naturale per insetti e, secondo la cosmologia emberá, rende visibili agli spiriti benevoli.
Cesti e fibre
Le famose anfore di werregue provengono da una palma di sottobosco. Le foglie si tagliano a mezzaluna crescente per non uccidere la pianta; le strisce, bollite con corteccia di palissandro rosa o con cenere di foglie di banana, assumono sfumature ocra o carbone. Il cesto racconta genealogie: spirali indicano clan materno, zig-zag la rotta che unisce villaggio e foce.
Spiritualità
Lo jaibaná (sciamano) cura squilibri mediante canti che imitano le rane notturne. Prima di iniziare soffia polvere di tabacco mapacho sul paziente e consulta l’acqua di una foglia di bijao: se riflette chiaro, la guarigione è vicina; se resta opaca, occorre un secondo rito con incenso di resina di copal.
Festività condivise
Festival Petronio Álvarez (Cali, agosto): le marimbe del Pacifico competono su platee urbane; molte famiglie di Nuquí e El Valle partecipano per vendere viche aromatizzato a cocco, passion fruit o chontaduro.
Día de la Virgen del Carmen (16 luglio): protettrice dei naviganti. A Bahía Solano le canoe vengono addobbate con nastri di plastica colorata, e i pescatori spingono in acqua un modellino di barca con candela accesa, offerta per la pesca sicura.
Romería a San Pacho (Chocó, settembre): processione sincretica dove la statua del santo francescano viaggia su un trono di bambù sorretto a spalla; al passaggio esplodono tusa-bombas, piccole cariche di polvere avvolte in foglia di mais, eco dei tamburi coloniali.
Lingue e scuola
Sebbene lo spagnolo resti lingua franca, molte veredas hanno ripristinato l’insegnamento bilingue: nelle scuole elementari di Nuquí appare la lavagna con doppia colonna – spagnolo e emberá. I bambini imparano prima i termini ecologici: jaibana (medicina), dugud (fiume). Il ministero dell’Istruzione finanzia libri illustrati, ma le madri preferiscono trasmettere le storie a voce intorno al fuoco del sereno, il focolare centrale dove si cuoce encocado.
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6. Eventi e Festival
La costa pacifica vive di pioggia e mare, ma a cadenze fisse l’energia quotidiana si concentra in grandi raduni comunitari. Partecipare a uno di questi appuntamenti ti aiuta a capire come scienza, gastronomia e spiritualità si fondano in un’unica celebrazione collettiva.
Festival de la Ballena Yubarta– Bahía Málaga, da fine luglio a inizio ottobre
Il nome spagnolo yubarta indica la megattera (Megaptera novaeangliae), balena che percorre fino a 8 000 km dall’Antartide per partorire nelle acque tiepide del Pacifico colombiano.
Il festival nasce come iniziativa di biologi e pescatori: di giorno sali su piroghe a fondo piatto dove una guida ti spiega come riconoscere la pinna caudale di una femmina adulta; di sera la stessa comunità organizza concerti di marimba, xilofono in legno di chonta che riproduce il suono ritmico delle onde.
Laboratori per bambini insegnano a mappare gli avvistamenti su una carta nautica; il ricavato dei biglietti finanzia le boe acustiche che monitorano le rotte dei cetacei. Portati giacca a vento leggera: gli spruzzi di mare sono frequenti anche a riva.
Festival del Currulao– Tumaco, metà giugno
Il currulao è una danza afro-colombiana guidata da tamburi cununo (cilindri di legno cavi, rivestiti da pelle di capra) e dal bombo, tamburo basso dal suono profondo. Durante la settimana del festival, Tumaco si trasforma in un’arena a cielo aperto: gruppi provenienti da tutta la costa competono per precisione ritmica e coreografie che raccontano miti di migrazione forzata e resilienza.
Le giornate iniziano con officine dove i maestri d’ascia scolpiscono un cununo da un tronco di guadua; proseguono con sfilate di ballerini in abiti di cotone cerato, utili a resistere agli scrosci tropicali. La giuria, composta da antropologi e musicisti, assegna il premio Luna de Tambor alla migliore fusione tra voce e percussione.
Non mancano gli stand gastronomici: assaggia il tapao de pescado (stufato di pesce e banano verde), servito su foglia di bijao, o il arrechón, drink a base di viche – distillato di canna da zucchero – arricchito con erbe amare.
Festival del Coco– Bahía Solano, seconda settimana di agosto
Il cocco in questa regione non è solo ingrediente: è tetto di palma, olio per lampade, combustibile da cucina.
Il festival celebra dunque un pilastro della sussistenza locale. Un mercato temporaneo affianca il molo: trovi encocado de piangua(molluschi di mangrovia in salsa di cocco) accanto a dolci di latte condensato e scaglie di cocco caramellate.
Nei laboratori impari a estrarre l’acqua con il metodo tradizionale a leva e a trasformarla in biche fermentato – bevanda leggermente alcolica, aromatizzata con cannella – che qui considerano ricostituente e afrodisiaco.
Momento clou: la corsa delle canoe cariche di noci di cocco, simbolo del viaggio quotidiano che i raccoglitori compiono dai palmeti ai punti di raccolta.
Di sera i riflettori si spengono perché la spiaggia diventa corridoio di nidificazione per la tartaruga olivacea.
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Festival del Coco
Celebrato a Bahía Solano ad agosto, questo festival è dedicato al cocco, un frutto essenziale nella dieta e nell’economia locale. Gli eventi includono concorsi di cucina, laboratori su come utilizzare il cocco in vari modi, e celebrazioni che includono musica, danza e, naturalmente, abbondanti quantità di deliziosi piatti a base di cocco.
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6. Cosa Mangiare sulla Costa del Pacifico
I piatti del Pacifico nascono da tre ingredienti costanti – latte di cocco, erbe di mangrovia, pesce appena tirato a riva – combinati ogni volta con tecniche semplici ma precise. Quando ordini, chiedi sempre in anticipo il grado di piccante: alcune famiglie aggiungono peperoncino “ají chivato”, molto deciso.
8. Quando Andare sulla Costa del Pacifico
Scegliere il momento migliore per visitare la Costa del Pacifico colombiano dipende dal clima, dalle tue preferenze personali e dai tuoi interessi specifici.
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9. Come Arrivare sulla Costa del Pacifico
Arrivare nella Costa del Pacifico colombiano può non essere facilissimo, per il suo relativo isolamento rispetto alle altre parti più sviluppate della Colombia.
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10. Cosa Vedere in Colombia
Se ti ha affascinato la bellezza della Costa del Pacifico, preparati a scoprire altre meraviglie in Colombia. Nel mio post “Cosa vedere in Colombia”, esploreremo insieme 25 luoghi imperdibili, dalle affascinanti strade di Villa de Leyva alle incantevoli spiagge di San Andrés.
Esplora l’architettura coloniale di Cartagena, immergiti nella natura della Valle de Cocora,, e vivi l’avventura nel Parco Nazionale Tayrona.
Scopri il mistero del Deserto de Tatacoa, la serenità di Silvia, e la magia di Providencia.
Non perdere l’occasione di conoscere la storia di Mompox, l’energia culturale di Cali e la straordinaria biodiversità dell’Amazzonia. Ogni angolo della Colombia è pronto a sorprenderti. Inizia qui il tuo viaggio e lasciati affascinare dalla sua diversità!
👉 Leggi il mio post su “Cosa vedere in Colombia per scoprire tutti i dettagli!
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11. I Miei Programmi Viaggio in Colombia
Se vuoi scoprire la Colombia, ecco i miei programmi di viaggio!
Ti segnalo alcuni programmi:
👉 Vacanze a San Andrés 5 giorni >>
👉 Tour La Guajira >>
👉 Viaggio di 10 giorni in Colombia >>
👉 Tour Bogotà, Cartagena, Valle de Cocora >>
👉 Viaggio Colombia & Panama >>
👉 Colombia & Ecuador >>
👉 Colombia & Galapagos >>
👉 Tour Caribe colombiano >>
👉 Tour 12 giorno da Bogotà a Cartagena >>
👉 Colombia Tutta Natura 16 giorni >>
NOTA BENE
👍 Nel portale Colombia troverai sia viaggi individuali che di gruppo. I viaggi individuali possono partire in qualsiasi giorno dell’anno, anche con una sola persona! I viaggi di gruppo prevedono invece date fisse.
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👉 Leggi alcune recensioni scritte da chi ha viaggiato con me !
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12. Scopri Chi Sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
👉 Chi sono e che cosa posso fare per te >>>
👉 Leggi le recensioni su Evolution Travel su Trust Pilot (risultiamo la migliore agenzia /tour operator che opera in Italia)
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Scopri la Colombia con il mio Blog
Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire la Colombia attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Colombia e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.
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