Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America

Ultimo aggiornamento del post 10 Agosto, 2025

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BenvenutI nella città più sensuale del Caribe colombiano.
Appena superi le mura coralline capisci perché la Colombia e il suo versante caraibico siano un capitolo a parte nella geografia dei sogni di chi viaggia: l’Atlantico si tinge di turchese, il vento soffia lento come un bolero e ogni balcone trabocca di bougainville.
Qui, nella “Heroica”, passato coloniale e vita contemporanea si stringono la mano.

Se stai programmando il tuo prossimo Viaggio in Colombia, e vuoi includere Cartegena nel to programma,  questo post  ti accompagnerà passo dopo passo per farti scoprire questa magnifica città.

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Colombia (per cui, come tour operator, ho creato più di 15 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie  bellezze  della Colombia e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊

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Perchè Visitare Cartagena

Visitare Cartagena significa immergersi in un mondo dove ogni vicolo, piazza e muro racconta una storia.
È la città dove l’architettura coloniale si fonde con vibranti espressioni di arte di strada; dove la musica salsa si diffonde nelle notti calde e umide; dove i piatti locali ti portano in un viaggio culinario che unisce sapori africani, spagnoli e indigeni.
È un luogo che affascina non solo per la sua bellezza storica e naturale ma anche per il calore e l’accoglienza della sua gente.

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Geografia e clima di Cartagena

Una penisola baciata da due acque

Cartagena de Indias sorge su un promontorio che avanza nel Mar dei Caraibi e respira alle spalle grazie alla Ciénaga de la Virgen, una laguna d’acqua salmastra punteggiata di mangrovie.
Questa doppia anima—marina davanti, palustre alle spalle—ha trasformato la baia in uno dei porti naturali meglio protetti dell’Atlantico tropicale.
Oggi, come quattro secoli fa, le navi da crociera entrano in rada con una sola virata, mentre le barche dei pescatori scelgono all’alba la parte di laguna che tira meno corrente.

Il tempo secondo il termometro caraibico

Parlare di stagioni a Cartagena è quasi un esercizio poetico: l’escursione termica annua si limita a pochi gradi, con medie di 27-31 °C di giorno e non meno di 24 °C di notte. Ciò che cambia sono l’umidità e le precipitazioni.

  • Da dicembre ad aprile soffiano gli alisei: cieli tersi, umidità più bassa, mare organizzato in piccole increspature.

  • Maggio e giugno portano piogge veloci che rinfrescano i vicoli, poi torna un’intermezzo secco fra luglio e agosto.

  • Settembre e ottobre possono vedere scrosci violenti, ma cadono spesso al tramonto regalando fotografie gonfie di nuvole rosa.

Se ti stai chiedendo quando infilare costume e cappello in valigia, la risposta è “sempre”.
E per sapere quale micro-stagione incrocerai in altre regioni—Amazzonia Colombia, Eje Cafetero o La Guajira—ti rimando alla mia analisi climatica completa in Quando andare in Colombia.

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Valigia minimale, ma studiata

Tre t-shirt di lino traspirante, due pantaloni leggeri, un abito lungo (se ami l’eleganza caraibica), sandali resistenti, scarpe chiuse per i bastioni, una sciarpa di cotone sottile per l’aria condizionata ferocissima nei musei. Non dimenticare repellente al 30 % di DEET, power-bank (il caldo prosciuga la batteria) e protezione solare senza oxybenzone: serve a te, ma anche alla barriera corallina delle isole.

Storia di Cartagena

Dai Kalamarí alla corona di Castiglia

Prima che Pedro de Heredia piantasse lo stendardo spagnolo nel 1533, la penisola era regno dei Kalamarí, pescatori e salinai che gestivano un commercio di conchiglie, sale e tessuti di cotone grezzo. Le cronache raccontano di palafitte sul bordo della laguna e di canoe intagliate nel legno di ceiba.

Pirati, corsari e un capitano con un occhio solo

Il porto divenne rapidamente il magazzino d’oro e d’argento di tutta la Nuova Granada: un bancone ricco che attirò corsari come Francis Drake—nel 1586 saccheggiò la città senza rompere un solo piatto, preferendo riscatti in oro sonante—e Henry Morgan. La risposta spagnola fu poderosa: bastioni di sei metri, fortini su ogni lingua di terra e il Castillo San Felipe de Barajas, progettato per far rimbalzare i colpi di cannone.

Nel 1741, l’ammiraglio Blas de Lezo—mancino, con una gamba di legno e un occhio bendato—difese la città da 180 navi inglesi. Le barche britanniche bruciarono, la flotta ripiegò e Blas de Lezo divenne l’eroe che ancora oggi campeggia sulle tazze da souvenir.

L’urlo d’indipendenza e il legame con Bolívar

L’11 novembre 1811 Cartagena firmò il proprio atto di libertà, anni prima di molte altre città sudamericane. Pagò un prezzo alto: assedi, fame, pestilenze. Ma quell’anticipo le ha cucito addosso un orgoglio particolare: ogni finestra, ogni storia di famiglia rivendica oggi un parente che suonò tamburi di rivolta o nascose lettere di Simón Bolívar.

Statua di Botero Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America ☐ cartagena colombia ☐ colombia cartagena ☐ cartagena des indias ☐ cartagena de las indias ☐ cartagena de india ☐ cartagena de indias

Cosa Vedere a Cartagena

Ciudad Amurallada – pietra, corallo e leggende in cammino

Varca Puerta del Reloj e senti il controcanto del tempo: il brusio dei taxi svanisce, si alza il trotto antico delle carrozze, la brezza di mare si incanala fra archi di pietra corallina.
Da qui puoi girare per ore senza bussola e scoprire che ogni calle è un teatro a sé. In Carrera de los Santos venditrici di frutta empilano manghi giallo intenso accanto a botti di guarapo, mentre in Calle de Don Sancho un convento del Seicento nasconde oggi un boutique-hotel con patio di gelsomino; basta oltrepassare il portone in legno di ceiba – la stessa essenza che scolpisce le colonne tortili della Cattedrale di Santa Catalina – per ritrovarti nel silenzio profumato di un chiostro.

A tre isolati la facciata severa del Palacio de la Inquisición custodisce un museo dove si sfoglia il lato oscuro della fede: documenti originali, sale dei processi, cortili d’acqua che un tempo rinfrescavano i corridoi.

Poco oltre, in Plaza Santo Domingo, la scultura in bronzo di Botero ozia al sole circondata da musicisti di vallenato e donne palenqueras dalle gonne multicolor. Sullo sfondo s’innalza la cupola ocra di San Pedro Claver, dedicata al “servo degli schiavi” che battezzò migliaia di africani in catene.

Continua il giro costeggiando Las Bóvedas: arcate giallo ocra incastonate nel bastione, un tempo polveriere poi prigioni; oggi ospitano botteghe di artigianato Wayúu e gallerie di litografie.
Al tramonto sali sul Baluarte de San Francisco: il sole affonda dietro i grattacieli di Bocagrande, le rondini ricamano arabeschi scuri e capisci perché García Márquez ambientò qui molte pagine di “Del amor y otros demonios”.

Prima di lasciare le mura entra al Museo del Oro Zenú: piccola ma luminosa raccolta di pettorali, narigueras e filigrane preispaniche che testimoniavano potere e cosmologia dei popoli Zenú.
Le didascalie spiegano come l’oro non fosse ricchezza ma veicolo per dialogare con gli dei fluviali: dettaglio che cambia lo sguardo quando, poco dopo, ammiri i riflessi del tramonto sul mare.

Se l’arte contemporanea è la tua bussola, chiudi la mattinata al Museo de Arte Moderno de Cartagena, allestito in un ex edificio portuale dentro le mura. Sculture che reinterpretano l’eredità coloniale convivono con fotografie sulle migrazioni interne: un ponte ideale fra passato e presente, fra pietra e inquietudine.

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Getsemaní – murales che respirano e notti senza orologio

Attraversa il Puente Román e imbocca Calle de la Sierpe: i muri esplodono di colori, volti afro-indigeni e citazioni di rap champetero.
Se sei curioso fermati a parlare con gli artisti – spesso dipingono a metà mattina quando il sole è ancora clemente – e chiedi perché certe sagome portano catene spezzate: scoprirai storie di fughe da galeoni e di ribellioni taciute nei libri scolastici.

Quando cala la luce, Plaza de la Trinidad si trasforma in salone all’aperto. Una cassa regala bassi di champeta, i bimbi rincorrono palloni sgonfi, i turisti diventano ballerini dopo due passi guidati.

Ordina un’arepa con huevo appena sgorgata dall’olio: la crosta di mais scrocchia, il tuorlo cola, il coriandolo punge – e l’abbinata con una birra Aguila gelata suggella la fratellanza improvvisata di tutta la piazza.

Prolunga la notte nei vicoli di Media Luna, dove bar clandestini servono rum infuso al corozo e gallerie pop-up espongono tele che fondono simboli Bantú e graffiti new-yorchesi. Getsemaní non dorme: smorza solo il volume quando il primo canto del gallo preannuncia l’alba.

Veduta panoramica di Castillo San Felipe Barajas Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America ☐ cartagena colombia ☐ colombia cartagena ☐ cartagena des indias ☐ cartagena de las indias ☐ cartagena de india ☐ cartagena de indias

Castillo de San Felipe de Barajas – manuale di ingegneria militare raccontato passo dopo passo

Raggiungere la fortezza è semplice: dieci minuti in taxi o Uber dal centro storico e ti ritrovi davanti alla biglietteria, aperta tutti i giorni dalle 8 alle 17. Porta con te una borraccia e un cappello: il tratto in salita non offre ombra.

Appena varcato l’ingresso, imbocca la rampa principale: lungo il parapetto noterai feritoie strette e, poco sopra, piccoli canali in pietra che incanalavano il vento per mantenere munizioni e soldati al riparo dalla calura.

Da lì entri nella Galleria de los Laberintos: un dedalo di corridoi in pendenza studiati per confondere l’invasore – oggi ti regalano un’acustica curiosa, amplificando lo scalpiccio dei visitatori e restituendo un’eco che sa di passato.

Riemergi nel piazzale delle bandiere: è il punto panoramico per eccellenza. Guardando a sud individui i grattacieli di Bocagrande; girandoti a nord scorgi la laguna di Marbella, mentre di fronte a te la muraglia traccia l’intero perimetro della Ciudad Amurallada.

Se hai tempo, cerca l’ingresso meno evidente del túnel del Ángel: conduce a un setto murario orientato verso l’interno, dove i cannoni difendevano il castello dagli assalti via terra.

Prima di ridiscendere fermati qualche minuto davanti alla statua di India Catalina.
La targa spiega come questa giovane indigena, rapita da adolescente, divenne la mediatrice che rese possibili i primi accordi fra conquistatori spagnoli e popolazioni Kalamarí – senza la sua voce bilingue la storia di Cartagena sarebbe probabilmente diversa.

Per approfondire puoi noleggiare una valida audioguida in italiano (costa l’equivalente di un paio di euro) e, all’uscita, concederti un succo di tamarindo ghiacciato nel piccolo caffè accanto ai servizi.

 Il Convento de Santa Cruz de la Popa Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America ☐ cartagena colombia ☐ colombia cartagena ☐ cartagena des indias ☐ cartagena de las indias ☐ cartagena de india ☐ cartagena de indias

Convento de la Popa – il balcone più alto sulla baia

Il colle della Popa svetta a 148 metri: non molto per un alpinista, ma sufficiente a regalare la vista più completa sul porto e sulla muraglia.
Salirci in taxi è la scelta più pratica; chiedi all’autista di attenderti perché i mezzi disponibili in discesa sono rari.
Varcato il portone, entri in un patio affollato di bougainville fucsia che incorniciano un pavimento di maioliche ottocentesche.
Da qui si accede alla piccola chiesa barocca: l’altare in legno dorato è del XVII secolo, il soffitto a cassettoni porta ancora i colori originali protetti da vernici naturali a base di urucum.

La vera ricompensa, però, è fuori: appoggiandoti alla balaustra della terrazza panoramica vedi in un solo colpo d’occhio il Castello de San Felipe, le navi da crociera in rada, l’isola di Tierrabomba e il dito di grattacieli di Bocagrande.
Se vuoi fotografare senza foschia, arriva entro le dieci del mattino; dopo quell’ora il riverbero del sole sui tetti inizia a impastare i contorni. L’ingresso costa poco più di due euro e vale ogni centesimo.

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Isole del Rosario – un’intera tavolozza di blu

Per trascorrere una giornata nel mare cristallino delle  Isole del Rosario presentati al molo turistico La Bodeguita fra le sette e le nove: paghi la tassa portuale (circa quattro euro contanti) e imbarchi. Il motoscafo impiega tre quarti d’ora a raggiungere Isla Grande; la navigazione è già parte dello spettacolo, con gabbiani che inseguono l’onda di prua e la skyline di Cartagena che si rimpicciolisce all’orizzonte.

Una volta sull’isola, infilati maschera e boccaglio: la barriera è a pochi metri riva, popolata da pesci pappagallo, stelle marine arancioni e ricci neri dalle dimensioni sorprendenti. Ricorda che le autorità vietano creme solari contenenti oxybenzone; se non hai un prodotto reef-safe, portati una lycra protettiva per rispettare il corallo.

Chi cerca silenzio assoluto può proseguire una ventina di minuti fino a Barú: qualche eco-lodge alimentato a pannelli solari propone pranzi di pesce al barbecue e cene a lume di cherosene. Il fruscio delle palme sarà l’unico rumore notturno.

Vulcano Totumo Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America ☐ cartagena colombia ☐ colombia cartagena ☐ cartagena des indias ☐ cartagena de las indias ☐ cartagena de india ☐ cartagena de indias

Vulcano Totumo – spa primordiale a un’ora dalla città

Parti con i bus turistici delle otto: un’ora di strada pianeggiante fra palmeti, poi ti appare il cono di fango alto quanto un palazzo di tre piani. Paghi il biglietto (poco meno di quattro euro) e sali la scala in legno; l’ultimo gradino ti fa scivolare in un cratere tiepido e denso. Non potrai affondare nemmeno se ci provi: la spinta di galleggiamento fa sì che tu rimanga sospeso come un tappo di sughero.

Dopo una decina di minuti esci con la pelle color cemento; le donne del villaggio ti accompagnano alla laguna e, con secchiate d’acqua tiepida, lavano via ogni residuo, completando il rituale con un leggero scrub di sabbia fine. Porta un costume scuro (il fango macchia) e un asciugamano di poco valore: tornerà bruno ma avrai la pelle morbida come latte di cocco.

Mercado de Bazurto – la cartolina più vera del gusto cartagenero

Se vuoi capire davvero la cucina di Cartagena devi alzarti presto: fra le sette e le dieci del mattino il Bazurto è un teatro gastronomico che vibra di odori e colori.
Chiedi al taxi di lasciarti all’ingresso principale e imbocca il corridoio del pesce: dentici, pargos e aragoste ancora vivi spiccano nei secchi d’acqua di mare.
Più avanti le frutterie espongono lulo, guanábana e corozo; fermati a bere un succo “en agua” se preferisci leggero o “en leche” per una versione cremosa.

Il pranzo anticipato lo fai da Donde Cecilia, minuscolo comedor con tavoli di plastica dove la signora serve mote de queso – zuppa densa di yucca e formaggio costeño – oppure sancocho de pescado ricco di coriandolo. Due euro ben spesi e una lezione di antropologia liquida. Indossa scarpe chiuse e porta solo contanti spicci; se temi la confusione, posso organizzarti una guida locale che conosce banchi e prezzi.

Las Bóvedas Cartagena: Guida Completa per un Viaggio Indimenticabile in Centro e Sud America ☐ cartagena colombia ☐ colombia cartagena ☐ cartagena des indias ☐ cartagena de las indias ☐ cartagena de india ☐ cartagena de indias

Las Bóvedas – archi dorati, mare e shopping d’autore

Nell’estremità nord-orientale della muraglia si allineano ventitré arcate giallo senape: furono polveriere e poi prigioni; oggi ospitano botteghe di amache Wayúu dai colori fosforescenti, gioielli in filigrana d’argento dorato Zenú e tele che ritraggono la vita dei pescatori di La Guajira. Arriva verso le dieci del mattino: la luce radente entra dalle grate superiori e regala ombre fotogeniche.
Se vuoi un’amaca contratta con gentilezza – il prezzo giusto sta a metà fra la prima richiesta e la tua offerta.

Museo de Arte Moderno – una finestra sul presente caraibico

Il museo occupa un palazzo coloniale affacciato su Plaza de San Pedro Claver. L’ingresso costa l’equivalente di tre euro e il percorso è diviso in due livelli: al pianterreno trovi la collezione permanente con tele di Alejandro Obregón, Enrique Grau e sculture di Edgar Negret; al piano superiore le mostre temporanee esplorano la rotta che unisce arte caraibica, memoria afro e nuove installazioni digitali.
Con aria condizionata efficace e didascalie bilingui, è il rifugio perfetto nelle ore più torride e un contrappunto contemporaneo alla pietra secolare della città.

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Esperienze che lasciano il segno

Tre ore di corso di cucina criolla in Calle del Arzobispado bastano per imparare a tostare il cocco, caramellare la panela, cuocere arroz con camarones e friggere patacones dorati. Il tutto culmina con un pranzo in patio e una limonada de coco artigianale.

Se il ritmo ti attira, una lezione di champeta in un cortile di Getsemaní trasforma storia e musica in cardio divertente: due passi base, spiegazione delle radici congolesi, coreografia finale.

Per chiudere la giornata con vento in faccia, partecipa al bike tour al tramonto: dalle 16:30 si pedala lungo il Camellón de los Mártires, i bastioni e il Muelle de los Pegasos. La guida indica balconi legati a García Márquez e offre soste per succhi di guanábana freddi. Un modo attivo e poetico di salutare il sole che affonda dietro la muraglia.

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Cosa Mangiare a Cartagena

Sapori tipici: la cucina di un porto mondiale

L’arroz con coco racconta l’eredità africana: riso tostato in latte di cocco, zucchero di canna e cannella, servito accanto a cernia o dentice grigliato.
La posta negra—manzo marinato in birra, cipolla e panela—cuoce in forno di pietra finché forma una crosta scura e dolce: la tagli con cucchiaio, non con coltello.

Il ceviche cartagenero usa gamberi appena scottati, cipolla rossa, succo di lime, coriandolo fresco e un tocco di ketchup artigianale: nasce in strada ma ha conquistato i banchi dei migliori ristoranti.
E poi le arepas con huevo: palline di mais fritto ripiene di uovo crudo che cuoce all’interno, perfette alle cinque del mattino per chi chiude la notte in Plaza Santo Domingo.

Tutto questo si accompagna con limonada de coco (lime, polpa di cocco, ghiaccio tritato, niente acqua perché è già lì) o con birra Aguila bien fría.

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Dove sederti a tavola: tre esperienze, tre budget, stessa qualità

Farti sorprendere spendendo poco

Avvicinati alla minuscola “La Cevichería” in Plaza San Diego alle undici del mattino, prima che si formi coda. Il proprietario ti chiede “grande o piccola?”—intende la coppa, non l’emozione. Scegli gamberi al coriandolo o mix di pargo e pulpo. Siediti su uno sgabello alto, appoggia i gomiti alla barra di legno lucidata da generazioni di gomiti e guarda la piazza svegliarsi.

Mangiare bene senza svuotare il portafoglio

A metà pomeriggio prenota La Mulata: entri in un patio color pistacchio, ventagli sospesi a pale lente, pareti di murales afro-caraibici. Il menu varia, ma non perdere il “pescado en coco”: filetto di cernia in salsa cremosa di cocco con patacón croccante e riso aromatico. Prezzi onesti, piatti abbondanti, atmosfera locale ma curata.

Coccolarti con alta cucina ibrida

Se vuoi capire dov’è diretto il palato colombiano, siediti da Carmen Cartagena. Ordina il percorso degustazione “Raíces”: sette piatti che uniscono il pescato del giorno con cacao di Caño Cristales, formaggi di Villa de Leyva e tuberi dell’altipiano Bogotà. Il servizio spiega ogni ingrediente, ma niente toni da maître francese: tutto resta familiare e sorridente, come deve essere ai tropici.

Street food da segnare in taccuino

Alle 18 in Plaza de los Coches la signora Ana frigge carimañolas di yuca ripiene di formaggio costeño: morso croccante, cuore filante, spruzzata di ají casero. Dopo mezzanotte, in Calle del Arsenal, i ragazzi del chiosco “Los Primos” preparano spiedini di butifarra – salsiccia speziata, croccante fuori, succosa dentro – da intingere in salsa di tamarindo piccante.

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Dove alloggiare a Cartagena

Ciudad Amurallada

Ciudad Amurallada ti offre il privilegio di aprire la finestra su un balcone barocco. Contro: prezzi più alti e qualche notte rumorosa se la stanza sporge su Calle del Arsenal.

La scelta entry-level è Casa Ebenezer: patio centrale con amache e pappagalli in libertà, aria condizionata, tetto di tegole antiche.
Salendo di tono c’è Casa de Indias: otto camere, balconi fioriti, colazione su terrazza che spazia dalla cattedrale al porto industriale—contrasto sorprendente.
Se vuoi trattarti da viceré, prenota il Sofitel Legend Santa Clara: ex convento del 1621, piscina incorniciata da archi romanici, spa sotto volte originali e servizio che sembra leggere nel pensiero.

Getsemaní

Getsemaní è il laboratorio creativo: spesa più bassa, vibe giovane, bar fino a tardi.

Lo zaino trova pace al República Hostel: dormitori puliti, rooftop con vista muraglia, eventi di yoga all’alba.
Chi desidera un ponte fra confort e atmosfera artistica sceglie Hotel Capellán: patio con fontana, camere soffitto alto, colazione a base di arepas di zucca.
E se vuoi boutique di charme, Casa San Agustín mescola tre case coloniali: canaletto d’acqua trasparente che unisce i cortili, biblioteca che profuma di cedro, cocktail bar specializzato in rum infusi al cacao locale.

Bocagrande

Bocagrande ti regala la spiaggia a portata di ascensore e un tramonto su skyline di vetro e acciaio, ma devi prendere un taxi per vivere il centro storico.
Qui l’offerta budget è quasi inesistente. Se miri alla vista da cartolina il Hyatt Regency svetta come una vela curva: camere panoramiche, spa con idromassaggio vista oceano e ascensore che in 30 secondi ti porta in lobby/bar a 200 m d’altezza.

Eventi e Festival

Cartagena è famosa per i suoi festival colorati e vivaci che celebrano tutto, dalla sua eredità africana alla musica indipendente e al cinema. Il Festival Internazionale di Musica di Cartagena in gennaio presenta artisti classici da tutto il mondo, mentre il Festival del Cinema di Cartagena è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema latinoamericano. I festeggiamenti per l’indipendenza di Cartagena a novembre sono un’esplosione di parate, musica e danze che riempiono le strade.

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Arrivare a Cartagena e spostarsi senza stress

In volo: capire l’aeroporto Rafael Núñez passo per passo

Il terminal, a soli sei chilometri dal centro storico, serve collegamenti diretti con tutte le principali città colombiane. Da Medellín decolli ogni ora circa e atterri dopo 60 minuti; da Bogotà ne bastano 70; da Cali contane 90. Se salti dal Caribe all’oceano Pacifico un volo da Cali è la scelta più rapida, mentre chi proviene dall’isola San Andrés impiega pressappoco un’ora e mezza.

Superata la dogana, esci sulla corsia taxi e troverai subito una piccola colonnina gialla con la scritta Taxi Seguro.
Funziona così: sul touch screen selezioni la destinazione (Centro, Getsemaní, Bocagrande o un qualsiasi quartiere), premi «stampa» e il dispositivo eroga uno scontrino con la tariffa ufficiale in pesos.
Con quel voucher sali sul primo taxi libero senza discutere il prezzo: pagherai fra 18 000 e 30 000 COP, cioè 4-7 €, a seconda del traffico e dell’orario. Il sistema azzera le contrattazioni e, se dimentichi qualcosa a bordo, il numero del veicolo è già sul foglietto.

Via terra: l’autostazione e i tempi realistici

Cartagena possiede un’unica stazione a lunga percorrenza, il Terminal de Transportes (barrio Zapatero, 11 km a sud-ovest delle mura). I pullman Executive partono la sera: 13 ore per arrivare a Medellín, 19 ore per Bogotà, 4 ore per Santa Marta, 24 ore piene se vieni da Popayán o dal versante andino meridionale.
I veicoli sono moderni, sedili reclinabili a 140°, aria condizionata decisa – per questo ti consiglio felpa e calze. Dalla stazione al centro prendi un taxi con tassametro (20-25 minuti, 5-6 €).

Muoversi in città senza bruciarsi al sole

Una volta dentro la Ciudad Amurallada dimentichi bus e taxi: da un bastione all’altro ci sono meno di 800 metri, ma potresti impiegare un’ora se ti fermi a fotografare balconi e piazze.
Per raggiungere il quartiere balneare di Bocagrande conviene il taxi giallo con tassametro; di giorno la corsa costa l’equivalente di due o tre euro, la sera usa app come Uber o DiDi così hai tariffa e percorso tracciati in anticipo.

Se vuoi l’alternativa pubblica climatizzata, sali sul Transcaribe: è un sistema a corsie dedicate che collega aeroporto, centro, Bazurto e quartieri residenziali.
All’ingresso della stazione La Bodeguita (di fronte al porto turistico) compri la T-card: lasci un deposito di 3 000 COP — circa 0,80 € — e carichi i viaggi (ogni corsa 0,70 €). Gli autobus sono lunghi, con aria condizionata forte; tieni a portata una maglia leggera.

Dal porto alle isole: la rotta ufficiale

Escursioni e transfer verso le Isole del Rosario partono esclusivamente dal Muelle La Bodeguita, appena fuori le mura. Arriva al molo tra le 7 e le 9: paghi la tassa portuale (19 000 COP in contanti) e scegli la barca. Evita i venditori che stazionano sul marciapiede: propongono gli stessi prezzi ma spesso senza assicurazione e dotazioni di bordo.

In sintesi: il mezzo giusto per ogni tragitto

  • Aeroporto → Centro Taxi ufficiale con voucher fisso, 15 minuti.

  • Centro → Bocagrande Taxi giallo o Uber, 10 minuti.

  • Centro → Mercado Bazurto Bus Transcaribe linea X104, 20 minuti.

  • Centro → Isole del Rosario Motoscafo dal molo La Bodeguita, 45 minuti.

  • Cartagena → Medellín (o viceversa) Volo di un’ora o bus notturno 13 ore.

Sicurezza

Cartagena vive di turismo e la polizia turistica pattuglia continuo: furti violenti rari nelle zone centrali.  I problemi possono essere borseggi e truffe.
Regole base: smartphone in tasca o in mano solo per scattare (non passeggiare distratto), soldi divisi in due tasche, taxi-app di notte, niente spiaggia di Bocagrande dopo le 23 se sei solo.
Le guide ufficiali portano tesserino azzurro: chiedilo sempre.
Per aggiornamenti tempestivi, consulta la pagina dedicata Viaggiare Sicuri in Colombia che aggiorno di frequente.

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Quanto devi mettere in tasca per una giornata a Cartagena

Se ami viaggiare con lo zaino e conti i pesos uno per uno, calcola circa cinquanta euro a persona: bastano per un letto in dormitorio a Getsemaní, tre soste di street-food (arepa con huevo a colazione, empanadas a pranzo e ceviche al banchetto serale), ingressi gratuiti a bastioni e chiese e un paio di corse sul bus Transcaribe. Con quella cifra rientrano anche due birre gelate al tramonto: ad accompagnare il sole che scende dietro la muraglia non serve vino d’annata.

Vuoi un livello di comfort che includa una camera privata e qualche vizio? Metti in conto centoventi-centotrenta euro. Con questa somma dormi in un piccolo boutique-hotel dentro le mura, pranzi e ceni in ristoranti di fascia media (porzioni abbondanti, ma tovaglia di stoffa), prendi il taxi invece del bus quando la temperatura sfiora i trenta gradi e ti regali un’escursione condivisa alle Isole del Rosario: barca da quaranta posti, pranzo di pesce, maschera e boccaglio compresi.

Se invece sogni di trattarti da viceré, considera duecentocinquanta-trecento euro al giorno. La cifra copre una suite in hotel cinque stelle, cena degustazione da sette portate con abbinamento vini, motoscafo privato verso l’arcipelago, guida personale che ti apre porte e terrazze solitamente chiuse al pubblico, oltre a ingressi “salta-fila” nei musei.

Trucco per non sforare il budget: prenota la gita in barca dal lunedì al giovedì – i cartageneros lavorano e le tariffe scendono – e sfrutta il “menú del día” a pranzo: piatto principale, zuppa, contorno e succo a sette-otto euro in trattorie frequentate da locali.

Piccoli consigli quotidiani che salvano tempo e denaro

Impara e usa tre frasi chiave. Quando vuoi sapere il prezzo senza sembrare un turista smarrito, chiedi “¿Cuánto es, vecino?”: la parola vecino ammorbidisce ogni contrattazione. Se qualcosa ti entusiasma, un sincero “¡Qué bacano!” fa spuntare sorrisi. Al mercato prova “¿Me regala la ñapa?” – la “ñapa” è il pezzetto in più, tradizione andina che i venditori rispettano volentieri.

Porta sempre banconote da 2 000 o 5 000 COP: i tassisti e i chioschi di frutta spesso non hanno resto per tagli grandi. Nei ristoranti, invece, paga pure con carta: Visa e Mastercard con chip sono accettate quasi ovunque e le commissioni sono inferiori al cambio contanti nei chioschi turistici. Gli sportelli Bancolombia e Davivienda hanno istruzioni in inglese e commissioni più basse.

Il sole caraibico colpisce anche sotto nubi sottili: spalma protezione 50 ogni due ore e porta un cappello a tesa larga. In acqua usa solo creme reef-safe: i ranger delle isole controllano davvero e, oltre alla multa, eviti di danneggiare i coralli. A proposito di coralli: guardali, fotografali, ma non toccarli e non raccogliere conchiglie protette – la dogana colombiana è severa e la barriera ne ha già sofferto abbastanza.

Chiude il cerchio un ultimo invito alla leggerezza: a Cartagena le cose funzionano, ma seguono un ritmo più lento. Se la barca parte dieci minuti dopo o il taxi si ferma a chiacchierare con un altro autista, respira e goditi la parentesi. È parte del fascino caraibico e, con il portafoglio ben organizzato, non intaccherà il tuo budget né il tuo umore.

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Quando Andare a Cartagena

Il clima tropicale di Cartagena significa caldo e umidità tutto l’anno, ma i mesi da dicembre ad aprile, durante la stagione secca, offrono il clima più confortevole per esplorare la città. Preparati per la pioggia se visiti la città tra maggio e novembre.

👉 Se vuoi sapere di più sul clima e  su quando andare in altre zone della Colombia, ti consiglio di leggere il mio post Quando andare in Colombia: tutto quello che devi sapere, dove troverai tantissime informazioni utili per il tuo viaggio in questo splendido Paese!

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Cosa Vedere in Colombia

Hai trovato affascinante la Zona Cafetera?
Allora devi scoprire tutte le altre meraviglie della Colombia.
Nel mio post “Cosa vedere in Colombia”, ti porterò in un viaggio attraverso 25 destinazioni incredibili, dalle vibranti strade di Bogotá alle spiagge paradisiache di Barú.

Esplora la maestosità della Piedra Penol e Guatapé, perditi nella tranquillità di Barichara, e vivi l’avventura nel Parco Nazionale Tayrona. Visita la storica Villa de Leyva, il mistero di San Agustín e la ricchezza culturale di Popayán.

Non dimenticare di scoprire le meraviglie delle Isole del Rosario  e la straordinaria biodiversità di Caño Cristales. Ogni angolo della Colombia offre un’esperienza unica. Parti per questo viaggio indimenticabile!

👉 Leggi il mio post su “Cosa vedere in Colombia per scoprire tutti i dettagli!

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In Viaggio in Colombia con Roberto Furlani

Se desideri un Viaggio in Colombia su misura, non esitare a scrivermi e raccontarmi che tipo di esperienza hai in mente. Insieme possiamo comporre un viaggio che abbracci le bellezze più iconiche di questa terra, senza dimenticare i dettagli pratici e la sicurezza.

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Colomba (per cui, come tour operator, ho creato più di 15 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie  bellezze della Colombia e dell’America latina. 

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Se vuoi scoprire la Colombia, ecco i miei programmi di viaggio!

➡️  SCOPRI QUI  il mio Portale Viaggi in Colombia  >> 

Ti segnalo alcuni programmi:
👉  Vacanze a San Andrés 5 giorni >>
👉  Tour La Guajira >>
👉  Viaggio di 10 giorni in Colombia >>
👉  Tour Bogotà, Cartagena, Valle de Cocora  >>
👉  Viaggio Colombia & Panama >>
👉  Colombia & Ecuador  >>
👉  Colombia & Galapagos  >>
👉  Tour Caribe colombiano >>
👉  Tour  12 giorno da Bogotà a Cartagena >>
👉  Colombia Tutta Natura 16 giorni >>

NOTA BENE
👍
Nel portale Colombia troverai sia viaggi individuali che di gruppo.  I viaggi individuali possono partire in qualsiasi giorno dell’anno, anche con una sola persona! I viaggi di gruppo prevedono invece date fisse.

👍  I programmi pubblicati  sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉

👍 Tutti i viaggi  individuali che troverai  sono adattabili alle tue esigenze e possono quindi essere costruiti su misura, secondo i tuoi desideri.

👉 Leggi alcune recensioni scritte da chi ha viaggiato con me !

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Scopri chi sono

Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel  (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo  che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America  in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.

👉 Chi sono e che cosa posso fare per te  >>>
👉 Leggi le recensioni su Evolution Travel su Trust Pilot
(risultiamo la migliore agenzia /tour operator che opera in Italia)

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Scopri la Colombia con il mio Blog

Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire la Colombia attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Colombia  e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.

Ecco alcuni miei post che ti potrebbero interessare: 

 

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FAQ – Frequently Asked Questions

La Colombia caraibica trova in Cartagena un centro storico racchiuso da bastioni, balconi fioriti e piazze lastricate.
Sotto la Torre del Reloj entri nella città murata, attraversi Plaza Santo Domingo e raggiungi il Castillo San Felipe de Barajas in 20–30 minuti a piedi; il Convento de la Popa, a circa 150 metri sul livello del mare, è il belvedere classico.

A Getsemaní i murales si alternano a piccole botteghe e cortili ombreggiati (la sera la musica riempie Calle de la Sierpe).
Per il mare turchese pianifica una giornata alle isole del Rosario, raggiungibili in 45–75 minuti di lancia dal Muelle de la Bodeguita.

 

A Cartagena l’acqua è calda tutto l’anno, 27–29 °C, con spiagge urbane come Bocagrande e Castillogrande più adatte a passeggiare che a fare snorkeling.
Per sabbia chiara e trasparenze migliori organizza una barca per le isole del Rosario o per Barù: 45–75 minuti di navigazione, day tour 30–55 € a persona secondo stagione e inclusioni.

Nota pratica: il pomeriggio la brezza può alzare onde e far variare i colori; contratta sdraio e ombrellone prima di sederti (eviti sorprese nel conto).

 

La Colombia caraibica ha un periodo più secco da dicembre ad aprile e una seconda finestra tra metà luglio e fine agosto, quando Cartagena è ventilata e le piogge calano.

I mesi più umidi restano maggio–giugno e settembre–novembre, con picchi tra ottobre e inizio novembre; le temperature oscillano di solito tra 24 e 31 °C.
Strategia semplice: escursioni al mattino, pausa nelle ore centrali e rientro sulle mura al tramonto (la luce su Plaza de la Aduana è spesso morbida).

Cartagena ti impegna 2–3 giorni pieni tra città murata, Getsemaní, Castillo San Felipe e il belvedere del Convento de la Popa.
Se desideri anche mare caraibico in la Colombia, aggiungi 1–2 giorni tra le isole del Rosario e Barù, con partenze mattutine dal Muelle de la Bodeguita.

In città gli spostamenti sono brevi: taxi 3–6 € tra Centro Storico, Bocagrande e Getsemaní, utili di sera quando la brezza rende piacevole la passeggiata sotto la Torre del Reloj (le pietre dei bastioni trattengono ancora il calore del giorno).
Per l’uscita in barca prenota il giorno prima, considera 7–11 € tra tasse portuali e piccole spese a bordo e porta contanti per noleggi semplici come maschera o lettino.
Con 5–6 giorni totali alterni storia, viste dai bastioni e un paio di calette turchesi senza fretta.

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√ Hai uno spirito avventuroso e ai tuoi viaggi chiedi solo esperienze fuori dall’ordinario o preferisci goderti fino all’ultima goccia il benefico e rigenerante relax di una magnifica spiaggia?

√ Ti piacciono gli spazi aperti, dove il tuo sguardo scorre verso gli orizzonti infiniti o dove percorrere decine di chilometri senza incontrare anima viva o preferisci delle città vivaci e frizzanti ?

√ Qualunque siano i tuoi interessi, le tue passioni, i tuoi desideri…. Benvenuta e benvenuto nel mio blog! Mi auguro che i post e  i video che troverai contribuiscano a farti innamorare del Centro e Sud America 😊

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Recensioni Google

5.0
Basato su 13 recensioni
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Elena Mauri
20:25 09 Oct 25
Viaggio Perù e Bolivia
Abbiamo scelto un viaggio Peru e Bolivia fine agosto inizio settembre 2025, organizzato per noi soltanto, visto il nostro desiderio di conciliare queste 2 mete prima dell'inizio della scuola. Arrivo a Lima-Arequipa-Puno e Titicaca-La Paz-Uyuni-Cusco-Aguacaliente-Machu-Piccu-Polcoyo-Partenza da Lima.
Il viaggio è andato benissimo, non ci sono stati intoppi di nessun genere. Il meteo era perfetto, pioggia solo una notte. Partiamo dal fatto che il viaggio è stato pensato in maniera veramente ottima, dall'acclimatamento ai momenti per recuperare le forze. Tutti ma veramente tutti sono stati puntualissimi e super professionali. Tutti gli autisti sono stati ineccepibili, giuda perfetta, ci hanno non solo portato alle destinazioni, ma ci hanno aiutato nelle pratiche per l'imbarco dei bus e si sono sempre sincerati che l'auitista successivo sia presente (frontiera tra Peru-Bolivia). Il personale che ci ha accolto a Lima, Cusco estremamente professionale. Ovviamente ci sono guide degne di una elogio e guide che forse avrebbero potuto fare di più, ma si sa che non siamo tutti uguali e magari non nella giornata gusta.

Punti degni di nota:
-entrata a Machu Picchu all'apertura alle 6.00 ha fatto la differenza!
-Montagne arcobaleno, Polcoyo in particolare, sono stata una levataccia ma una meraviglia da non perdere, con poca gente e visita con tranquillità (grazie per avercele suggerite). La valle per arrivarci è veramente bella e ancora autentica.
-Uyuni e le lagune degli altipiani sono un'esperienza che ti resta nel cuore, una magia che ti strega!
-Tratte in bus cama, super apprezzate sia tra Arequipa a Puno che da La Paz a Uyumi e ritorno. Il servizio delle compagnie scelte era veramente ottimo!
-Albergo Tierra Viva a Puno con la camera superior soprattutto dopo i giorni al salar di Uyuni
-Alberghi tutti ok forse quello che mi è piaciuto meno era quello di Arequipa e quello basico di alta quota.
-Cucina peruviana strepitosa, non lo sapevamo ma una rivelazione interessante.
-La Paz è stato una scoperta, non si può dire bellissima ma molto particolare sotto vari aspetti
-Non ci siamo mai trovati in difficoltà in aree pericolose grazie alla organizzazione. La gente è sempre stata cordiale.

Punti che per me potrebbero essere migliorati:
- Gita sul lago Titicaca (Tequile e isole Uros) troppo turistiche e la guida avrebbe dovuto impegnarsi un pò di più.
- Alloggio basico tra le lagune boliviane, ma a 4600 m è difficile chiedere di più.
- Autista Salar e altipiani: giovane un po' sbrigativo ci ha mollati le sere mente le altre guide erano presenti. Una sera essendo arrivati per ultimi hanno dovuto inventarsi una cena arrivata parecchio tardi dopo gli altri. Però ha guidato bene e organizzato aperitivo e pranzi benissimo, non possiamo lamentarci di null'altro. Anche il bagno nelle acque termali a quasi 5000 è stato ben gestito.

Vorrei aggiungere che, grazie alla accurata organizzazione di Roberto e le agenzie locali, abbiamo potuto apprezzare e goderci pienamente il viaggio.
Maria Sole Cammeresi
09:29 27 Sep 25
Il nostro viaggio è andato benissimo, ha veramente superato le nostre aspettative (che erano già alte!).
Scegliere cosa ci sia piaciuto di più è difficile, ma effettivamente l’isola di San Cristobal è stata la nostra preferita (complice anche il bellissimo sole che ci ha accolto). Le escursioni sono andate tutte molto bene, Pinzon è stata però quella che ci ha regalato di più per quanto riguarda le esperienze con gli animali, ma scegliere la nostra preferita è veramente difficile!
Anche Quito ci è piaciuta moltissimo, ci hanno colpito particolarmente le bellissime chiese gotiche e barocche e l’accoglienza e simpatia dei suoi abitanti.
Annapaola Deiana
09:44 23 Sep 25
Il viaggio che Roberto ci ha aiutato ad organizzare è andato molto bene: impeccabile sotto un profilo organizzativo e bellissimo sotto un profilo paesaggistico.
Ci ha consentito di realizzare quel mix che volevamo tra autonomia (nei giorni in cui abbiamo viaggiato tra Arica, Codpa, Putre, Iquique e Calama con la macchina noleggiata) ed organizzazione (i tour a San Pedro ed I 4 giorni boliviani).
I partner locali che ci hanno fornito supporto (Chile Tours e La Torre Tours) sono stati puntuali e molto proattivi. Ci siamo sentiti seguiti e accuditi.
Le informazioni che Roberto ci ha messo a disposizione sono state preziose nel programmare i nostri giorni "in libertà" nel nord del Paese. Il nostro consiglio per dare un supporto ancora più efficace, aiutando le persone che sceglieranno un tour simile al nostro, è di integrare le informazioni con i seguenti aspetti:

1) Nell'anello da Arica (aeroporto) ad Arica non ci sono rifornitori di gasolio; beninteso, il pieno ci è bastato ma, considerato che la raccomandazione della società di noleggio, è stato di mantenere la macchina "su-di-giri" per non ingolfare il motore, è comunque utile da sapere per programmare eventuali detour o allungamenti del percorso (capiamo che a Putre è possibile acquistare gasolio in taniche);
2) Da molti mesi la Ruta 11 che porta a Putre (Arica- La Paz) è interrotta tutti i giorni per diverse ore, cosa che ci ha costretti a lunghe attese. Sarebbe utile essere informati degli orari di apertura per poter programmare meglio le tempistiche del percorso;
3) La descrizione del tour in Bolivia mette giustamente in risalto le bellezze naturali di ciò che si andrà a vedere ma sarebbe opportuno segnalare la lunghezza dei tragitti in auto (cosa che invece giustamente ci è stato segnalato nelle informazioni sul tour nel nord del Cile) ed il fatto che l’80% del viaggio si svolge su strade bianche il cui stato potrebbe essere molto brutto con conseguenze sul fisico di chi non è abituato (e non è alla guida). Se, per ipotesi, un viaggiatore che soffrisse di mal di schiena, non potrebbe affrontare un viaggio del genere, nonostante la perizia della guida / autista (nel nostro caso, il signor Vicente, una persona di grandissima esperienza e perizia).

Il supporto di Roberto è stato eccellente e, anche se non è stato necessario, il fatto di poter contare sulla sua costante presenza è stato un grandissimo contributo al confort del nostro viaggio.
Anche se non abbiamo prossimi viaggi sudamericani in programma, quando succederà, Roberto sara senz'altro un riferimento a cui tornare.
Flavio Cordioli
10:00 14 Sep 25
Barbara e Flavio
Tour classico del Peru'
Dal 6 al 23 Agosto 2025

Caro Roberto
Vorremmo esprimere la nostra sincera gratitudine per aver promosso e organizzato assieme al team di Peru' responsabile un tour del Peru' perfetto e su misura per noi.
Il viaggio è andato ben oltre le nostre aspettative, e ci ha permesso non solo di ammirare le bellezze di questo incredibile paese, ma anche (come nei nostri desideri) di entrare più profondamente in contatto (anche se per periodo breve) con la gente e la cultura peruviana, nonchè con il fascino della sua incredibile e misteriosa storia precolombiana.
Un plauso in particolare a tutti gli operatori peruviani di Perù responsabile, incluso tutte le guide molto gentili e professionali , e tutti gli addetti (contatti per emergenze, autisti etc). In ogni Hotel e da ogni contatto di Peru' responsabile ci siamo sentiti ben accolti, al sicuro, in buone mani e a volte abbiamo avuto la sensazione di avere un trattamento privilegiato, trovandoci spesso da soli con la nostra guida (e in più con l'autista per escursioni giornaliere).
Non mancheremo nel consigliare di contattare Roberto Furlani e Evolution Travel a chi vorrà visitare il Peru' ma anche il sud America nei paesi di sua competenza.
Grazie ancora
Barbara e Flavio
Mauro Minenna
10:55 12 Sep 25
Roberto ha organizzato per me e per la mia famiglia un viaggio a Cuba rendendolo una esperienza di viaggio straordinariamente autentica e un modo per conoscere persone e le loro storie. Una visione di viaggio sostenibile e responsabile nella quale mi riconosco moltissimo. Vi invito a fidarvi di lui e della sua sensibilità e competenze!
Alessandro Luppino
16:40 08 Sep 25
Il viaggio è stato molto bello e ci e piaciuto veramente tanto. Le 2 visite con la guida privata sono state interessantissime. Personalmente il tour puno/cusco ci ha coinvolto un po meno per i tempi troppo serrati (ma so che questo non dipende da voi ma e già cosi). Siamo stati molto soddisfatti dei trasporti perché erano tutti molto puntuali gentili e disponibili.
Grazie ancora per averci aiutato!!!
Alessandro
Matteo Gatti
13:29 04 Sep 25
HO FATTO UN VIAGGIO A DICEMBRE 2024 CON LA MIA FAMIGLIA ALLE GALAPAGOS.ROBERTO è MOLTO PREPARATO E PROFESSIONALE, SI PERCEPISCE LA SUA PASSIONE .HA ORGANIZZATO TUTTO NEI MINIMI DETTAGLI, RISPECCHIANDO TUTTI I NOSTRI DESIDERI.
ABBIAMO FATTO 15 GIORNI PIENI DI ESCURSIONI E SPOSTAMENTI TRA LE VARIE ISOLE E AL NOSTRO ARRIVO C' ERA SEMPRE QUALCUNO AD ASPETTARCI . QUANDO ABBIAMO AVUTO PROBLEMI CON UN ESCURSIONE ROBERTO è STATO SUBITO PRONTO AD AIUTARCI E RISOLVERE IL PROBLEMA .
massimo cecchi
12:36 04 Sep 25
viaggio stupendo, nonostante i tanti trasferimenti voli ecc nessun disguido, puntualità eccezionale.
Non poteva andare meglio!
LAURA MEGLI
23:20 30 Aug 25
Il viaggio è stato stupendo!!! Un complimento particolare a tutte le agenzie locali per l'accoglienza, la gentilezza e la puntualità. Ottima professionalità per le guide, in particolare Massimo del Cile e Adalid al Titicaca.
Il programma ha seguito un'ottima tabella di marcia!
Un immenso grazie a Roberto per il supporto e l'aiuto nell'organizzazione del viaggio, è stato unico❤️
A presto ☺️
rossana cherici
13:23 28 Aug 25
Grazie mille, Roberto. Il viaggio in Perù ' stato molto bello. Impegnativo, ma si sapeva. Eccezionale Perù Responsabile, per organizzazione, disponibilità, livello delle guide, puntualità, ecc.
Per quanto riguarda il trekking di Vera Cruz, direi che Eco Ice sembra una delle agenzie più organizzate: tende spaziose, materassini comodi, stanza a disposizione al ritorno prima del pullman.
Nell'insieme, un'esperienza da affrontare con la dovuta preparazione, ma che poi inserisci nella lista dei viaggi memorabili.

Non è tutto qui! In questi anni ho aiutato tantissime altre persone a costruire il viaggio dei loro sogni!

Guarda la pagina dove ho raccolto le testimonianze reali di chi si è affidato a me per il suo viaggio in Centro e Sud America!

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