Appena scendi dall’aereo e metti piede in Argentina, c’è una città che ti accoglie con la sua vitalità, i suoi profumi e la sua eleganza dal sapore europeo: Buenos Aires. Non è un caso che molti la chiamino la “Parigi del Sud America”: l’architettura dai toni francesi, i grandi boulevard e una sofisticata vita culturale ricordano le capitali del Vecchio Continente.
Al contempo, la capitale argentina conserva un’anima tutta sua, fatta di tango, Asado, passione calcistica e quartieri variopinti che sanno sorprendere.
In questo post scoprirai come Buenos Aires possa essere la meta imperdibile del tuo prossimo Viaggio in Argentina, e lo farò condividendo suggerimenti e aneddoti che derivano dalla mia esperienza diretta.
Sono Roberto Furlani, esperto di America latina e di Argentina, con oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1060 post le straordinarie bellezze dell’Argentina e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Geografia e Clima
La città di Buenos Aires si estende lungo le rive del Río de la Plata, uno degli estuari più ampi del mondo.
Pensa a un immenso specchio d’acqua color argento (da cui il nome), che separa l’Argentina dall’Uruguay. La posizione strategica ha permesso a Buenos Aires di svilupparsi come snodo commerciale e culturale già dall’epoca coloniale. Oggi, la sua area metropolitana ingloba diversi comuni, formando la “Gran Buenos Aires”, una delle metropoli più popolose del continente.
Clima pampeano
Il clima di Buenos Aires rientra nel subtropicale umido, con estati calde e afose (temperature oltre i 30 °C a gennaio e febbraio) e inverni miti, con minime che difficilmente scendono sotto i 5 °C.
Alcuni lo definiscono “pampeano”, poiché la Pampa domina i dintorni, offrendo distese pianeggianti perfette per l’allevamento e l’agricoltura.
Le precipitazioni sono distribuite durante l’anno, ma non sono così estreme da rovinare il tuo itinerario. L’autunno e la primavera regalano giornate soleggiate e temperature gradevoli, tra i 15 e i 25 °C. Va segnalato che la regione ha una bassa sismicità: eventi tellurici importanti sono rari, diversamente da zone andine più occidentali.
Storia
Le radici di Buenos Aires affondano nel 1536, quando Pedro de Mendoza fondò la prima colonia sulla riva occidentale del Río de la Plata.
Tuttavia, a causa di difficoltà e attacchi indigeni, quel primo insediamento fu abbandonato. Fu Juan de Garay, nel 1580, a rifondare la città con il nome di “Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Santa María del Buen Ayre”.
Nel corso dei secoli, Buenos Aires divenne il fulcro del Vicereame del Río de la Plata, riflesso di un’economia basata su traffici marittimi e un crescente senso di autonomia che portò alla guerra d’indipendenza (1810-1818).
L’impatto dell’immigrazione
Dopo l’indipendenza, il boom economico e la politica dei flussi migratori incoraggiarono milioni di europei a stabilirsi qui, specialmente italiani e spagnoli. Negli ultimi decenni dell’800 e nei primi del ‘900, Buenos Aires si arricchì di palazzi eleganti in stile francese, viali maestosi e caffè letterari, motivo per cui fu soprannominata “Parigi del Sud America”. Questa immigrazione ha influenzato ogni aspetto della vita cittadina: la cucina (con piatti di ispirazione mediterranea), la lingua (con prestiti dal dialetto italiano) e la cultura popolare (col lunfardo e il tango).
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Monumenti e Luoghi d’Interesse
Casa Rosada, Plaza de Mayo e l’Obelisco
Se vuoi immergerti nella storia politica argentina, devi partire da Casa Rosada, sede del governo nazionale, affacciata sulla Plaza de Mayo. È qui che si concentrano le manifestazioni e gli avvenimenti più importanti del Paese. L’Obelisco, invece, è un simbolo moderno di Buenos Aires: innalzato in Avenida 9 de Julio (considerata la strada più larga al mondo), segna il centro della città e spesso fa da punto di riferimento per festeggiamenti e proteste.
Teatro Colón e quartiere La Boca
A poca distanza dal Microcentro, trovi il Teatro Colón, uno dei teatri lirici più prestigiosi al mondo. L’acustica è eccezionale, e anche se non sei un appassionato di opera, la visita guidata ti condurrà in un viaggio tra marmi pregiati e decorazioni sontuose.
Passando a sud, ecco La Boca, il barrio più colorato di tutti, dove il Caminito ti avvolge con case in lamiera tinte di rosso, giallo e blu.
Un tempo area portuale di immigrati genovesi, oggi è un set fotografico a cielo aperto e culla del Boca Juniors, una delle squadre di calcio più amate d’Argentina.
Puerto Madero, Cattedrale Metropolitana e altri luoghi culturali
Trasformato da antico porto a quartiere elegante, Puerto Madero fonde grattacieli moderni e ristoranti di design, con una passeggiata lungo i docks restaurati.
La Cattedrale Metropolitana, situata in Plaza de Mayo, ospita la tomba del generale José de San Martín, eroe dell’indipendenza. E se desideri musei, ti consiglio una tappa al MALBA (Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires) o al Museo Nacional de Bellas Artes, veri scrigni di storia e arte.
Cultura
Tango, cucina e lingua
L’anima artistica di Buenos Aires si manifesta innanzitutto nel tango, nato nei sobborghi verso la fine dell’800 e poi divenuto un ballo e una musica conosciuti in tutto il mondo. La città pullula di “milongas” dove puoi assistere a spettacoli o prendere lezioni.
In quanto a gastronomia, il re indiscusso rimane l’Asado: carne alla griglia servita in compagnia, un rito sociale più che un semplice pasto. Ma anche empanadas, Piatti tipici Argentina e il dulce de leche giocano un ruolo essenziale nella tradizione culinaria.
Dal punto di vista linguistico, lo spagnolo parlato qui assume tratti unici, con la forma “vos” usata al posto di “tú” e il lunfardo, gergo originario dei ceti popolari che ha influenzato la musica e la poesia, dai tanghi di Carlos Gardel alle pagine di Jorge Luis Borges.
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Società
Origini europee e dinamismo urbano
Buenos Aires conta oggi oltre 3 milioni di abitanti nel suo nucleo urbano (e più di 14 milioni nell’area metropolitana), con discendenze prevalentemente italiane e spagnole, arricchite da altre ondate migratorie (tedesche, polacche, ebraiche). La religione cattolica rimane quella più diffusa, ma il tessuto sociale è eterogeneo, comprendendo minoranze protestanti, ebree e musulmane. La vita sociale è frenetica e amichevole: bar e café popolano le vie, e spesso ti capiterà di essere invitato a condividere un mate, la bevanda simbolo dell’ospitalità argentina.
Quartieri (Barrios
La Boca, San Telmo, Palermo, Recoleta e Microcentro
La Boca: famoso per il Caminito e le tinte variopinte delle facciate. È un quartiere popolare, da esplorare in orari diurni per godere dell’atmosfera di strada.
San Telmo: culla di antichità e di tango, con il mercato domenicale d’antiquariato in Plaza Dorrego. Tra le sue viuzze acciottolate ti sentirai catapultato nel passato.
Palermo: un quartiere ampio e variegato. Palermo Soho e Hollywood sono pieni di ristoranti trendy e bar, mentre Palermo Chico e Palermo Bosques vantano parchi e giardini botanici.
Recoleta: simbolo di eleganza e architetture in stile europeo, con il suggestivo Cimitero della Recoleta, dove riposano figure storiche come Eva Perón.
Microcentro: zona finanziaria e cuore amministrativo, dove si trovano l’Obelisco e gran parte degli edifici storici.
Ogni barrio ha un carattere proprio, perciò puoi pianificare la tua visita tenendo a mente l’atmosfera che cerchi: bohemienne, lussuosa, underground o fieramente popolare.
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Infrastrutture e Trasporti
Buenos Aires dispone di due aeroporti principali: Aeroparque Jorge Newbery, vicino al centro (soprattutto per voli interni), e l’Ezeiza (Ministro Pistarini) che accoglie la maggior parte dei voli internazionali.
Per spostarti in città, puoi usare la Subte (la metropolitana) che, sebbene non copra ogni quartiere, è rapida e conveniente.
Gli autobus urbani (colectivos) sono numerosi e la rete è capillare, ma spesso affollata. Non dimenticare la tessera SUBE, indispensabile per pagare corse su metropolitana e autobus.
Quanto alle ferrovie, non contano su un servizio capillare come nelle grandi capitali europee, ma collegano comunque parte del Grande Buenos Aires e alcune province. La rete stradale è generalmente buona in centro, anche se il traffico può essere intenso nelle ore di punta.
Dove Alloggiare
Se stai cercando dove alloggiare a Buenos Aires, novembre e dicembre sono periodi di domanda crescente, quindi conviene prenotare in anticipo.
Scegliere dove dormire a Buenos Aires può sembrare un’impresa, vista la grande quantità di hotel, boutique hotel, ostelli e appartamenti sparsi per i vari barrios. Visto che novembre e dicembre sono periodi con domanda crescente, è importante prenotare in anticipo per assicurarti la sistemazione migliore in base alle tue preferenze e al tuo budget. Ecco sette opzioni concrete, molto apprezzate da chi ci è stato, in punti diversi della città:
1. Alvear Palace Hotel (Recoleta, lusso elegante)
Se sogni un soggiorno principesco, l’Alvear Palace Hotel è un’icona del lusso in stile europeo nel cuore di Recoleta. Camere ampie, arredi classici e un servizio ineccepibile ti fanno respirare quell’atmosfera un po’ francese che ha valso a Buenos Aires il soprannome di “Parigi del Sud America”. I costi partono da circa 300/350 euro a notte per una camera doppia, ma se cerchi un’esperienza davvero esclusiva, questa è la scelta giusta.
2. CasaSur Recoleta (Recoleta, boutique raffinato)
Rimaniamo in zona Recoleta, ma scendendo di un gradino il livello di formalità, ecco il CasaSur Recoleta, un boutique hotel con design contemporaneo e dettagli sofisticati. Viene apprezzato per l’accoglienza calorosa, le colazioni gourmet e la posizione strategica a pochi passi dal Cimitero della Recoleta e dal Museo Nazionale di Belle Arti. I prezzi oscillano sui 150-200 euro a notte, ma si tratta di una coccola imperdibile per chi ama i quartieri eleganti.
3. Faena Hotel (Puerto Madero, stile e design)
Spostandoti verso il quartiere moderno di Puerto Madero, il Faena Hotel è un’opzione di gran fascino, progettato dal designer Philippe Starck. A caratterizzarlo sono interni eccentrici, ristoranti di livello e una piscina all’aperto che si affaccia sulle ex banchine portuali. È un hotel di lusso che si posiziona su fasce di prezzo dai 300 euro in su, ma l’esperienza unisce vita notturna, ottima cucina e panorami sul fiume.
4. Fierro Hotel (Palermo Hollywood, design e gastronomia)
A Palermo Hollywood, quartiere cool tra ristoranti e bar trendy, il Fierro Hotel punta su un design minimal e un ristorante interno di prestigio. Le camere sono spaziose e dotate di tutti i comfort, l’atmosfera è rilassata e giovanile. Con tariffe dai 120-150 euro a notte, è un’ottima soluzione di fascia media-alta, perfetta per esplorare la movida serale di Palermo.
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5. Mine Hotel (Palermo Soho, boutique intimo)
Chi preferisce lo spirito del boutique hotel troverà nel Mine Hotel (a Palermo Soho) un rifugio accogliente. Poche camere, arredate con gusto moderno, un giardinetto interno con piscina e un’attenzione ai dettagli che ti fa subito sentire a tuo agio. I prezzi partono intorno ai 100-130 euro a notte per una doppia, e la posizione è ottima se vuoi esplorare la parte più creativa di Buenos Aires, con negozietti, caffetterie e gallerie d’arte a portata di passeggiata.
6. Art Factory (San Telmo, ostello creativo)
Se preferisci un ambiente economico e sociale, l’Art Factory nel quartiere di San Telmo combina arte urbana, murales colorati e un clima internazionale. Offre sia dormitori condivisi (intorno ai 15-20 euro a notte) che camere private (45-60 euro), e spazi comuni dove incrociare viaggiatori di ogni età e nazionalità. La posizione, a breve distanza dal mercato dell’antiquariato di Plaza Dorrego, ti consente di esplorare a piedi le stradine coloniali e i locali di tango della zona.
7. Milhouse Hostel Avenue (Microcentro, ostello e divertimento)
Per i viaggiatori più giovani (o giovani di spirito) che vogliono stare nel Microcentro — vicino all’Obelisco e ai teatri dell’Avenida Corrientes — c’è il Milhouse Hostel Avenue. Conosciuto per la vivace vita sociale e le feste serali, ha camere private e dormitori a prezzi competitivi (dai 15 euro a notte per un posto letto in camerata). L’ambiente è informale e dinamico, perfetto per chi intende divertirsi e fare amicizie internazionali nella grande capitale argentina.
Consigli di Viaggio
Quando andare, cosa mettere in valigia e precauzioni
Il periodo migliore per Buenos Aires va dalla primavera (settembre-novembre) all’autunno (marzo-maggio). Se viaggi a novembre o dicembre, troverai temperature miti o calde, con possibili piogge passeggere. Metti in valigia abiti leggeri e un maglioncino per la sera.
Per la valuta, il cambio euro-peso o dollaro-peso può variare: informati sui tassi aggiornati e sulle modalità di cambio più convenienti.
Se vuoi approfondire aspetti legati alla sicurezza o ai documenti d’ingresso, dai un’occhiata anche al mio post su Viaggiare Sicuri in Argentina: troverai indicazioni su come muoverti con tranquillità e prepararti al meglio.
Buenos Aires e la Politica
Nel panorama politico dell’Argentina, Buenos Aires rappresenta molto più di una semplice capitale amministrativa: è il luogo dove storicamente si sono prese le decisioni più importanti e dove l’identità nazionale si è forgiata in modo spesso drammatico. Il Congresso Nacional, ubicato nell’area del Microcentro, ospita le due camere parlamentari e domina la Avenida de Mayo con la sua imponente architettura neoclassica.
Poco distante si erge la Casa Rosada, sede del potere esecutivo, con la sua facciata rosa inconfondibile e i balconi da cui presidenti e figure storiche si sono affacciati per arringare la folla. Questa prossimità geografica tra Parlamento e Presidenza sottolinea come tutta la Buenos Aires centrale sia un palcoscenico politico, dove quotidianamente si incrociano manifestazioni, negoziazioni e scambi di idee.
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Plaza de Mayo e le Madri dei Desaparecidos
Al centro di questo scenario si trova Plaza de Mayo, simbolo del potere popolare e del diritto di protesta.
È qui che le vicende politiche argentine si sono espresse in maniera più vibrante: dalle celebrazioni dell’indipendenza alle proteste dei movimenti sindacali e studenteschi, fino a momenti molto dolorosi, come il periodo della dittatura militare (1976-1983).
In quegli anni bui, il regime di Jorge Rafael Videla mise in atto una violenta repressione, che portò alla scomparsa di migliaia di oppositori politici e semplici cittadini, i cosiddetti desaparecidos.
Una delle scene più toccanti e note alla storia recente vede come protagoniste le Madri di Plaza de Mayo: donne che, a rischio della propria incolumità, si riunivano in questa piazza indossando fazzoletti bianchi in testa, chiedendo conto dei figli arrestati e mai più tornati a casa.
Con le loro marce silenziose, hanno denunciato al mondo intero i crimini di Stato, diventando un simbolo di coraggio e di ricerca della verità.
Ancora oggi, ogni giovedì, è possibile vedere le Madri (o le Abuelas, le nonne) marciare in segno di memoria e resistenza, ricordando che il dolore di quell’epoca non deve mai passare in secondo piano.
Le proteste contemporanee
Anche in epoca democratica, Plaza de Mayo rimane il punto nevralgico delle proteste politiche e sociali, riflettendo la passionalità degli argentini su temi come l’economia, i diritti civili, la corruzione e l’identità nazionale.
È frequente imbattersi in cortei pacifici (o talvolta più accesi) che partono da Congreso e arrivano all’Obelisco per proseguire verso la Casa Rosada.
Vivere uno di questi momenti, da viaggiatore, può farti capire quanto il popolo argentino abbia un rapporto intenso con la propria storia e quanto creda nel potere della piazza come luogo di dibattito e conquista dei diritti.
Sport
Che tu sia o meno appassionato di sport, non potrai sfuggire alla passione viscerale che i porteños (gli abitanti di Buenos Aires) nutrono per il calcio. La rivalità più accesa è tra i Boca Juniors e i River Plate. Se desideri capire fino in fondo l’anima della città, prova a assistere a un Superclásico: l’atmosfera nello stadio è un vortice di cori, colori e adrenalina pura.
Non dimenticare che i biglietti possono essere costosi e difficili da ottenere, quindi organizzati per tempo.
La Bombonera: il tempio del Boca Juniors
Lo stadio la Bombonera – ufficialmente Estadio Alberto J. Armando – è la tana del Boca Juniors, situato nel quartiere La Boca, già famoso per il Caminito e le casette variopinte. Il suo soprannome deriva dalla forma che ricorda una scatola di cioccolatini (bombonera, appunto).
Qui, la struttura compatta e la vicinanza dei tifosi al campo creano un ruggito impressionante durante le partite, tanto che si dice che l’arena “trema” letteralmente ad ogni gol. Se sei abbastanza fortunato da viverla, sarà una delle esperienze sportive più intense della tua vita.
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Altri sport e strutture
Il calcio non è tutto. Buenos Aires è anche culla di grandi squadre di rugby e di hockey su prato (specie in ambito femminile, con la nazionale che ha raggiunto risultati di prestigio).
Ci sono palazzetti in zone come Nuñez o Palermo dove si tengono tornei di basket e volley di livello nazionale. Per chi è interessato a vedere eventi sportivi, i canali ufficiali delle rispettive federazioni forniscono calendari e punti vendita dei biglietti.
Molti eventi di rugby, ad esempio, si disputano allo stadio José Amalfitani o negli impianti della zona nord (come il Club Atlético de San Isidro).
Dove assistere alle partite
Se non riesci a vivere l’emozione dello stadio, potresti comunque sperimentare l’entusiasmo porteño in uno dei tanti bar sportivi diffusi nella città. Quartieri come Palermo o San Telmo offrono pub con maxischermi, dove i tifosi si radunano a sorseggiare birra artigianale e tifare la propria squadra del cuore.
Parlare di calcio con i locali è un modo rapido per entrare in sintonia con la gente: ti renderai conto che ogni argentino ha la sua opinione, la sua squadra e il suo ricordo calcistico preferito, dal gol di Maradona contro l’Inghilterra al più recente boom di Lionel Messi.
Sintonizzati sulla passione e goditi lo spettacolo: Buenos Aires, anche nello sport, non delude le aspettative di chi cerca emozioni forti.
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Spero che questa Guida Definitiva ti abbia fatto sentire l’energia e il fascino di Buenos Aires, la “Parigi del Sud America” dove ogni strada racconta una storia, e ogni caffè può ospitare un ballo di tango improvvisato.
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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