Le Linee di Nazca sono un enigma affascinante che disegna tracciati enormi nel deserto del sud del Perù.
Hai davanti uno spazio immenso, caldissimo di giorno e freddo dopo il tramonto, dove la sabbia lascia il posto a superfici ghiaiose dai toni rossastri.
All’interno di questo scenario quasi lunare, potresti imbatterti in figure di animali stilizzati, linee infinite e forme geometriche che si sviluppano su decine di chilometri. Eppure, se ti troverai a camminare in quell’area, potresti non notare nulla: il vero segreto si svela soltanto osservando tutto dall’alto, in volo, oppure da una torre panoramica.
A quel punto, è come aprire un libro di simboli tracciati con un enorme pennello millenario, senza sapere con certezza quale fosse il messaggio del loro autore.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta delle Linee di Nasca.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Perù (per cui, come tour operator, ho creato più di 30 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 900 post le straordinarie bellezze del Perù e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Linee di Nazca: cosa sono?
Queste linee e disegni, noti anche come geoglifi, si estendono nel deserto di Nazca – un altopiano arido situato a circa 400 chilometri a sud di Lima – per un’estensione complessiva di oltre 500 chilometri quadrati.
Sono oltre cento, forse centinaia, e includono figure complesse come colibrì, ragni, scimmie, condor, pesci, alberi, mani e persino forme geometriche o linee rette lunghissime.
Chi sorvola la zona per la prima volta spesso rimane senza parole: nonostante il clima estremo e i secoli trascorsi, l’immagine di un colibrì (con un’apertura alare “sulla sabbia” di decine di metri) appare ancora intatta, così come il ragno e le altre creature.
La conservazione quasi miracolosa dipende dalle condizioni climatiche e dalla conformazione del suolo, che hanno protetto questi geoglifi dalla pioggia e dai venti erosivi.
La storia delle Linee di Nazca
Le prime ricerche suggeriscono che la civiltà Nazca, vissuta all’incirca tra il 300 a.C. e il 500 d.C., sia la principale responsabile della creazione di queste linee. I Nazca erano un popolo con notevoli abilità in campo artistico e nella realizzazione di complessi sistemi idrici sotterranei.
Per millenni, le loro opere nella piana desertica rimasero sostanzialmente ignote alle altre culture o, perlomeno, non ebbero risalto fino all’inizio del XX secolo.
La vera svolta si deve infatti all’aviazione, quando i primi piloti, solcando i cieli del Perù, notarono forme enormi e inspiegabili tracciate nella sabbia.
Da allora, studiosi come Paul Kosok e Maria Reiche dedicarono decenni a studiare i tracciati, a classificarli e a sollevare numerose ipotesi sul loro scopo originario.
A sorprendere ulteriormente è che tutto questo fu realizzato senza l’ausilio di tecnologie moderne: i Nazca si basarono su bastoni, corde e, forse, osservazioni di alcune linee guida, ma con un rigore matematico sorprendente per l’epoca.
Le teorie sul significato delle Linee di Nazca
Nessuno è in grado di dire con certezza perché i Nazca abbiano creato queste forme giganti. Le teorie abbondano, e ognuna getta una luce diversa su questi misteriosi disegni.
Alcuni ritengono che fossero parte di un calendario astronomico: linee e figure sarebbero state tracciate per allinearsi a specifici punti di levata e tramonto del sole, oppure con costellazioni e pianeti in determinati periodi dell’anno. L’idea è affascinante, soprattutto notando come alcune linee puntino verso l’orizzonte in coincidenza con i solstizi.
Un’ipotesi altrettanto popolare rimanda a un uso religioso o cerimoniale. Probabilmente i Nazca celebravano rituali legati al culto dell’acqua – risorsa cruciale in un territorio desertico. Le linee potrebbero dunque rappresentare percorsi processionali, “tracciati” per pregare e invocare piogge o abbondanza. C’è anche chi ha suggerito fossero simboli per propiziare la fertilità del terreno.
Esistono poi teorie più originali o estreme che sostengono fossero “messaggi a esseri superiori” o piste d’atterraggio per antiche divinità (ipotesi care a certi sceneggiati televisivi).
Altri hanno avanzato la tesi di un sistema di drenaggio, magari collegato alla gestione dell’acqua, sebbene non tutti gli studiosi concordino a riguardo. Ad oggi, la verità rimane avvolta nel mistero, e ciascuna spiegazione sembra catturare solo un frammento di un enigma molto più grande.
Come visitare le Linee di Nazca
Le Linee di Nazca vivono su un piano visivo del tutto particolare: dalla terra, se cammini a pochi metri dalla sabbia, ti accorgi ben poco, giusto qualche traccia più scura o più chiara.
Per apprezzarle al meglio è quasi indispensabile un volo panoramico su un piccolo aereo turistico che sorvoli le principali figure.
Partendo dall’aeroporto di Nasca, o talvolta da Ica, potrai imbarcarti su un velivolo a sei o dodici posti: in meno di un’ora, avrai l’opportunità di scrutare dall’alto almeno le figure più iconiche (il colibrì, la scimmia, il ragno, il condor).
Questi voli possono costare dai 90 ai 150 euro a persona, a seconda della compagnia e della stagione. È bene prenotare in anticipo, specialmente se viaggi in alta stagione, e prepararti a un’esperienza un po’ ballerina (l’aereo sorvola le figure con virate strette per offrire la visuale migliore da ogni lato).
Se preferisci una visione più economica, esiste una torre di osservazione – la “Mirador de las Líneas de Nazca” – dove paghi un modico biglietto per salire a circa una dozzina di metri d’altezza. Da lassù potrai scorgere un paio di geoglifi, in particolare “Le Mani” e “L’Albero”, oltre a qualche linea retta. Certo, l’impatto è ben diverso rispetto al volo, ma rappresenta un’opzione se hai un budget ridotto o soffri di mal di aria. In aggiunta, potresti organizzare un piccolo tour in auto con una guida locale, che ti porterà nei punti in cui è possibile riconoscere qualche tratto a occhio nudo e ti racconterà nel dettaglio le varie teorie e curiosità. In ogni caso, è importante affidarsi a un tour operator locale per avere massima sicurezza e informazioni corrette.
Come Sorvolare le linee di Nasca
Scegliere la compagnia giusta
Dopo una serie di incidenti capitati durante i sorvoli delle linee di Nasca, in fase di decollo o di atterraggio, il governo peruviano è diventato molto rigido nei controlli delle compagnie aeree che offrono i loro servizi, attualmente una dozzina. I piloti ora sono due e uno di loro è praticamente una guida che spiega, che consente di focalizzare meglio le linee, identificando così i disegni e assiste i passeggeri.
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Quando volare sulle linee di Nasca
E’ meglio essere i primi a volare nella giornata. Due i motivi: alla mattina presto ci sono molte meno turbolenze e l’aria è più limpida. Inoltre, in caso di brutto tempo e di conseguente rinvio del volo, si sarà sempre i primi della lista a partire. Se il programma prevede, dopo il sorvolo, di continuare il viaggio verso Arequipa, sarà ragionevolmente possibile prendere il bus nel pomeriggio per arrivare in serata a destinazione.

A chi non è consigliato il volo
Gli aerei sono piccoli, da 4 a 12 posti. Quindi se soffri di claustrofobia, meglio lasciare perdere. Inoltre l’aereo farà un po’ di acrobazie piegandosi sui due lati, per dare la possibilità ai passeggeri seduti nelle due file di ammirare le linee. Quindi se soffri sobbalzi del genere, risparmia i tuoi soldi, a meno di essere sicuro che pastiglie, chewing gum e altro per il mal d’aria, facciano il loro effetto.
Cosa portare in volo
Fondamentale il passaporto. Pur trattandosi di un volo interno verrà controllato, quindi non lasciarlo in albergo. Ovviamente rimedi per il mal d’aria. Alcuni discettono di lasciare in hotel la macchina fotografica, per concentrarsi così sulla bellezza del volo e delle linee, senza avere l’occhio incollato al mirino della macchina fotografica o allo schermo dello smartphone. Tanto foto e filmati delle linee di Nasca si trovano abbondantemente in rete.
Infine ricordati di portale 30 Soles, che corrisponde alla tassa del volo, mai inclusa nel costo del biglietto aereo.
Quando prenotare il sorvolo
Il mio non è un consiglio interessato, credimi. La cosa migliore è prenotare per tempo il sorvolo. I motivi te li ho spiegati, neanche tanto “tra le righe” poco fa. Prenotando in anticipo puoi scegliere l’orario giusto per il sorvolo e, ultimo ma non ultimo, la compagnia aerea. In rete troverai consigli di chi afferma che la cosa migliore è acquistare il volo direttamente in aeroporto, pagando meno. Non voglio terrorizzarti, ma pagare il volo qualche dollaro in più, sapendo che la nostra vita è in buone mani, è meglio, non credi?
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Armati di Santa Pazienza…
Non fare il “milanese” della situazione (ovviamente con tutto il rispetto dei milanesi, in cui mi ci metto anche io..;). Se il tuo volo è previsto per le 10, ritieniti molto, ma molto fortunato se riuscirai a salire sull’aereo in quell’orario. I ritardi sono all’ordine del giorno, per cui i tempi si dilatano. Un motivo di più per prenotare il primo volo della mattina, così aumentano le probabilità di partire in orario….
Cosa non fare assolutamente
Evita di fare la colazione prima di volare. Le turbolenze e il mal d’aria potrebbero fare brutti scherzi. Come dice il proverbio… Donna e uomo avvisati….
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Piccola discriminazione
Se pesi più di 95 kg, preparati a pagare una sovra tassa per coprire il peso in più. Prima di partire si viene infatti pesati; gli aerei sono piccoli e il peso in più equivale a una maggiore spesa di carburante.
Rimborsi
Ricordati che il rimborso per mancato servizio causa maltempo, spetta solo a quei passeggeri che attenderanno in aerodromo fino all’ultimo orario utile per il decollo, alle 16. 30 circa. Un motivo in più per convincerti a prenotare il primo volo!
Cosa vedere a Nasca
El Mirador
Hai deciso che il volo sulle linee non fa per te ma vuoi comunque vederle. Come fare? Nulla di più semplice, c’è un Mirador, 20 chilometri a Nord di Nasca, lungo la Panamericana Sur (esattamente al km 420) che consente di vedere 3 figure: la lucertola, l’albero e la mano. Non pensare però di vederli come se fossi su un aereo… Per arrivare è semplicissimo: è sufficiente prendere un qualsiasi bus che percorra la Panamericana Sur. In alternativa puoi sempre noleggiare un taxi per visitare gli scavi di Cahuachi e l’acquedotto, ottimizzando così la spesa. Devi mettere in preventivo complessivamente circa 3 ore di visite.
Museo Maria Reiche
Maria Reiche era una studiosa tedesca che dedicò la vita a studiare le linee di Nazca. Il museo è in pratica la sua casa, arricchita di disegni, foto e ceramiche. Ha il pregio di distare circa 5 chilometri da El Mirador, per cui generalmente le due visite vengono abbinate.
Necropoli di Chauchilla
La necropoli di Chauchilla risale a circa 1000 anni fa; sono conservati ossa, teschi e corpi mummificati.

Acquedotti di Cantayo
Dal punto di vista ingegneristico, l’acquedotto di Cantayo vale molto ma molto di più delle linee di Nasca, ma non è così spettacolare. E’ comunque la dimostrazioni come 1500 anni fa, le popolazioni pre-incaiche riuscivano a coltivare la terra e a idratarsi in pieno deserto.
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Scavi di Cahuachi
Gli scavi di Cahuachi Si trovano a circa 30- 40 minuti da Nasca. E’ una delle più importanti testimonianze della civiltà Nasca, un centro cerimoniale al cui interno si trovano diverse costruzioni tra cui la Grande Piramide, alta 28 metri. E’ uno scavo fra i più importanti del Perù, gestito dalla Missione Archeologica Italiana in Perù da oltre 30 anni.
Museo Antonini
Un’ altra presenza italiana a Nasca. Il Museo Antonini è forse il museo più importante della città, dove è possibile ammirare vari reperti della civiltà di Nasca e capire così la sua collocazione temporale nelle civiltà pre-icaiche. E’ dotato di una foresteria, semplice ma accogliente, all’interno di un giardino.
Consigli per organizzare un viaggio in Perù con visita alle Linee di Nazca
Se stai pianificando un Viaggio nel sud del Perù e desideri includere le linee di Nazca, un buon punto di partenza potrebbe essere Lima, da cui raggiungere la zona in autobus o in auto (sono circa 450 chilometri, con un viaggio di 6-7 ore).
Nei dintorni, potresti sfruttare l’occasione per visitare altre meraviglie: a poche ore di distanza trovi l’oasi di Huacachina e la cittadina di Ica, conosciute per le dune e le cantine produttrici di pisco; oppure puoi spingerti verso la Riserva di Paracas e le Islas Ballestas – un vero paradiso per chi ama avvistare leoni marini e pinguini di Humboldt. Se ti interessano gli aspetti archeologici, a breve distanza da Nazca sorge Cahuachi, considerato il centro cerimoniale più importante di questa antica civiltà, con piramidi di adobe e panorami desertici mozzafiato.
La visita alle Linee di Nazca si adatta bene come tappa intermedia nel tuo percorso verso Arequipa e il Canyon del Colca, oppure persino in direzione di Cusco e Machu Picchu se ti muovi con più tempo a disposizione.
Se l’aridità e i misteri del deserto non ti bastano, potresti proseguire il tuo viaggio attraversando il Perù andino, con i suoi altopiani e laghi, fino ad arrivare in zone di foresta amazzonica. L’ampia varietà di paesaggi e culture ti farà capire quanto sia ricco questo paese.
Quando Andare a Nasca
Un momento importante da considerare nel pianificare la visita alle Linee di Nasca è il clima del deserto costiero peruviano, che presenta giornate calde e asciutte quasi tutto l’anno.
In generale, le precipitazioni sono scarse, ma se vuoi avere la massima visibilità durante il sorvolo, è preferibile scegliere mesi in cui il rischio di foschie mattutine o nuvolosità risulti ridotto.
Tra maggio e ottobre il cielo si presenta in genere più limpido e le temperature, pur salendo parecchio di giorno, risultano gestibili grazie alla brezza proveniente dall’oceano.
Tieni però conto che di notte l’escursione termica può essere notevole: se hai intenzione di muoverti per il deserto o fare escursioni più lunghe, conviene portare un capo caldo. Durante i periodi festivi e di alta stagione (come luglio e agosto), potresti trovare più affollamento nelle piccole agenzie che organizzano i voli panoramici; di conseguenza, i prezzi potrebbero essere leggermente più alti e la disponibilità minore.
Programmare un paio di giorni nella zona consente di gestire eventuali ritardi nei decolli legati alle condizioni meteo e di goderti con calma i dintorni di Nasca, senza il timore di dover correre a prendere il prossimo autobus o di restare a piedi per via dell’overbooking sulle escursioni.
👉 Scopri qui quale è il Periodo migliore per visitare le Linee di Nasca e per viaggiare in Perù!
Cosa Vedere in Perù
Se ti sei appassionato alle linee di Nasca, potresti chiederti quali altre meraviglie offre il Perù. In ” Perù cosa vedere” ti porto alla scoperta di 39 luoghi straordinari che ho selezionato per te.
Oltre alle incantevoli rovine di Machu Picchu, Cusco e la Valle Sacra e alla vivace Lima, ti suggerisco di esplorare le affascinanti isole Ballestas, la Riserva di Paracas e l’entusiasmante oasi di Huacachina.
Non perderti la storica città di Arequipa, l’impressionante Canyon del Colca
e il pittoresco lago Titicaca con le sue isole di Taquile e Amantaní.
E non dimenticare il ricco patrimonio culturale del nord del Perù con Trujillo e Chiclayo, senza trascurare l’immensa Amazzonia peruviana e le incantevoli Vinicunca e Palcoyo le montagne colorate.
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La mia esperienza al tuo servizio
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
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