Viaggiare in Perù sì o no? E’ quanto mi chiedono tante persone che hanno una grande voglia di spiccare il volo verso questo splendido Paese dell’America Latina.
La mia risposta è purtroppo no, in questo momento.
Ho sospeso da dicembre di accettare prenotazione per il Perù perché non si sono le condizioni per viaggiare in sicurezza.
Per i recenti, gravi disordini che ci sono, il nostro Ministero degli Esteri sconsiglia di recarsi in questo Paese:
….“A seguito delle marce e delle proteste che si stanno svolgendo nel Paese, si segnala che potrebbe non essere garantita l’operatività degli aeroporti di Cuzco, Arequipa e Puno. Si invitano i connazionali alla massima prudenza e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle Autorità locali per gli eventuali sviluppi. “
Così scrive il Ministero degli Esteri sulla pagina dedicata al Perù del sito Viaggiare sicuri: qui puoi trovare il testo integrale >>
So che alcuni colleghi Tour operator accettano prenotazioni per il Perù da maggio in poi.
Il mio atteggiamento è più prudente, sia per la gravità della situazione sia anche perché le assicurazioni non riconoscono l’annullamento per motivi di disordine o rivolte sociali.
Attenderei quindi il rasserenarsi della situazione prima di intraprendere prenotazioni e acquisti di voli aerei per il Perù.
In alternativa puoi pensare a un viaggio in Bolivia, in Cile, Ecuador e le Galapagos, Argentina e Colombia per rimanere nel Sud America.
Altrimenti guarda qui le proposte del portale America latina, che comprendono anche il Centro America >>
Ma costa sta succedendo in Perù?
Di seguito il testo dell’ottimo articolo di Sara Gandolfi sul Corriere della Sera del 28 gennaio che puoi leggere anche qui e che sintetizza perfettamente la situazione in cui si trova il Paese >>
“Primi cedimenti nel muro contro muro in Perù. Dal 7 dicembre il Paese sudamericano è travolto dalle proteste, spesso violente. I dimostranti, concentrati nelle regioni andine, sono scesi in piazza dopo che l’ex presidente, Pedro Castillo, è stato deposto e arrestato per aver tentato l’auto-golpe. La promozione della sua vice, Dina Boluarte, ha scatenato un’ondata di contestazioni, con blocchi stradali, scioperi e paralisi di intere città, fino alla chiusura del sito archeologico di Machu Picchu. Le autorità hanno reagito con mano dura, a volte senza discriminare fra marce pacifiche e contestatori violenti: il bilancio degli scontri fra manifestanti e polizia, finora, è di 56 morti.
È la rivolta delle zone rurali e più povere — che nel bene e nel male si riconoscevano in Castillo, un ex maestro elementare — contro le élite cittadine che da sempre governano la tormentata e ancora giovane democrazia peruviana. Dalle campagne, carovane di migliaia di persone hanno invaso la capitale nelle ultime settimane. La chiamano la Segunda Marcha de los cuatros suyos, dal nome delle antiche regioni dell’impero incaico. La prima marcia, nel 2000, portò alla caduta del presidente-dittatore Alberto Fujimori.
Oggi, i dimostranti chiedono le immediate dimissioni di Boluarte e nuove elezioni. Congresso ed esecutivo avevano scelto la linea intransigente: elezioni anticipate sì, ma nel 2024. Paradossalmente, sono gli eredi politici di Fujimori (destra) ad aver convinto ieri la presidente al passo indietro. Boluarte ora scarica il peso sui deputati — invisi quasi quanto lei — chiedendo di anticipare il voto a dicembre. Uno spiraglio di dialogo mentre già si è aperta la militarizzazione del Sud, con l’invio di nuove truppe a Puno, l’epicentro della protesta.
D’altra parte, incassato un tiepido appoggio da Washington, Boluarte deve fare i conti anche con un fronte estero, in particolare tra i vicini. L’ultimo commento «ostile» è del cileno Gabriel Boric che le ha chiesto un rapido «cambio di rotta».
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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