Scopri cosa puoi vedere, cosa puoi fare e quando andare al Parco nazionale Tortuguero. Ci puoi arrivare solo in aereo o in barca, dopo una affascinante escursione in lancia di circa 1 ora attraverso canali fluviali straripanti di vegetazione. Il Parco si affaccia sul mar dei Caraibi ed è uno dei posti più famosi al mondo dove assistere, d’estate, alla riproduzione delle tartarughe marine sulle spiagge. Uno spettacolo della Natura indimenticabile e da non perdere assolutamente!
Ecco cosa potrai leggere in questo post:
1. VISITA AL PARCO NAZIONALE TORTUGUERO
2. IL TORTUGUERO E’ UNICO!
3. LE TARTARUGHE AL TORTUGUERO
4. LA DEPOSIZIONE DELLE UOVA
5. LA STORIA DEL PARCO
6. COME ARRIVARE AL PARCO DEL TORTUGUERO
7. QUANDO ANDARE AL PARCO NAZIONALE TORTUGUERO
8. I MIGLIORI PARCHI DA VISITARE IN COSTA RICA
9. PROPOSTE DI VIAGGIO AL TORTUGUERO E IN COSTA RICA
10. SCOPRI CHI SONO
1.VISITA AL PARCO NAZIONALE TORTUGUERO
L’appuntamento con Jairo, la nostra guida, è alle 21, davanti a Casa Marbella. L’ordine è stato tassativo: niente macchine fotografiche e niente torce. Così, per camminare nell’oscurità, verso il centro visita, dobbiamo arrancare dietro il suo passo veloce. E’ l’unico ad avere una fonte luminosa in mano.
Trepidante attesa
Ci mettiamo dieci minuti scarsi a raggiungere il punto di incontro con le altre persone, tutte in trepidante attesa di assistere a uno dei più incredibili spettacoli della natura. La deposizione delle uova da parte delle tartarughe marine. Dopo un anno trascorso nell’oceano, ritornano infatti nel loro luogo natio per continuare il ciclo vitale della specie. Qui, nel Parco nazionale Tortuguero, in Costa Rica, sono di casa le tartarughe liuto e verde; da luglio in poi, sino a ottobre, le spiagge del Tortuguero, si trasformano in affollate nursery.
2. IL TORTUGUERO E’ UNICO!
Il Parco nazionale Torturo è uno dei pochi posti al mondo nel nostro Pianeta, dove è possibile seguire in diretta questo straordinario evento. “Tranquilli, stanotte ce ne sono tante, sarà impossibile non vederle”, ci rassicura Jairo, dopo aver parlato con i guardia parco; sono collegati via radio con i loro colleghi di pattuglia lungo i chilometri di spiaggia, per controllare che tutto fili via liscio e che quanto viene deposto faticosamente dai grandi rettili non diventi bottino dei bracconieri. Le uova sono purtroppo considerate afrodisiache e spuntano degli ottimi prezzi nel mercato clandestino.
3. LE TARTARUGHE AL TORTUGUERO
Ogni guida ha non più di 7-8 clienti, hanno formato un’associazione che ha gli uffici proprio dove approdano le lance. Aspettiamo che i guardia parco diano le indicazioni su dove andare. Siano fortunati, ci muoviamo tra i primi. Il posto assegnato è qui vicino, riprendiamo il cammino, veramente per poco. Superiamo la vegetazione e siamo sulla spiaggia e quasi inciampiamo su una grossa tartaruga verde. Ci disponiamo a cerchio attorno alla buca che ha scavato pochi minuti prima con le pinne, dopo avere arrancato risalendo la spiaggia. Mi sembra di essere un voyoeur.
4. LA DEPOSIZIONE DELLE UOVA
A pochi centimetri dal rettile, vediamo le uova cadere a intermittenza nel piccolo cratere. Jairo illumina ogni tanto la scena. “Quando stanno deponendo, ci aveva spiegato prima, non vengono disturbate dalla luce; il problema è quando le torce interettano i rettili che escono dall’oceano per deporre le uova o per fare un semplice sopralluogo della zona dove, l’indomani, andranno a lasciare i loro preziosi frutti. Disturbate dalle luci e dalla presenza umana, se ne staranno nel mare, con il rischio che, non riuscendo più a trattenere le uova, le disperdano nell’acqua”. Sino a non molti anni fa, l’accesso alla spiaggia, durante il periodo riproduttivo, non veniva regolamentato, mettendo così a rischio l’esistenza stessa di questi animali.
Altre tartarughe
Ce ne stiamo per un po’ in silenzio a osservare gli sforzi della tartaruga; poi Jairo richiama la nostra attenzione su un altro punto. Poco distante, la luna illumina debolmente il traffico della spiaggia: c’è chi sale e chi scende. Due tartarughe , una verde e una gigantesca liuto. La prima ha terminato il suo “dovere” e ritorna al sicuro nelle acque scure; l’altra inizia la sua perlustrazione. E’ veramente incredibile: il tutto succede a poche centinaia di metri dal nostro lodge, nella spiaggia dove poche ore prima camminavamo allegramente sotto il sole.
5.LA STORIA DEL PARCO
Dopo una mezz’ora, in cui intercettiamo un’altra liuto in piena deposizione, Jairo ci riaccompagna verso casa. Attraversiamo il villaggio semi silenzioso; pur essendo sabato sera c’è poca confusione. Il Parco nazionale Tortuguero è nato praticamente dal nulla; poche case e malridotte sino a qualche hanno fa. Poi le tartarughe hanno fatto la sua fortuna.
Ora, grazie al loro ciclo vitale, danno da vivere a circa 1500 persone che lavorano per consentire a turisti e viaggiatori di godersi questo spettacolo offerto gratuitamente dalla natura lungo la costa caraibica della Costa Rica. Un bellissimo esempio di ecoturismo. Molti che prima erano bracconieri, ora sono guide e hanno tutto l’interesse che questo patrimonio naturale sia preservato e che nessuno disturbi gli animali.
Domani ci aspetta un altro piatto forte offerto dalla zona: la foresta. Pagaiando ci sospingeremo tra i canali, scivolando con la canoa naso all’insù, per vedere tra le fronde degli alberi bradipi, tucani, pappagalli, scimmie e i tantissimi altri animali che vivono da queste parti.
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6. COME ARRIVARE AL PARCO DEL TORTUGUERO
In aereo
Il volo per Tortuguero da San José dura circa 30 minuti e offre bellissime vedute di montagne, vulcani e piantagioni di banane, caffè e altro e del lussureggiante paesaggio caraibico della Costa Rica. L’aeroporto di Tortuguero dista 5 minutidi barca dal villaggio.
In servizio privato
Per chi viaggia con i miei programmi, andare al Tortuguero è molto semplice. Si viene “prelevati” direttamente in albergo a san José da uno shuttle bus che arriverà a La Pavona, da cui prendere una lancia che in un’ora circa di navigazione porterà a Tortuguero. Il soggiorno è in un lodge (3* o 4* a seconda della scelta) con pensione completa e visite guidate (in inglese e spagnolo) in barca alla foresta e al villaggio. D’estate sarà possibile andare, accompagnati, sulle spiagge a vedere le tartarughe deporre le uova (è abbastanza facile vederle, in stagione ovviamente). Se il viaggio è in soluzione fly & drive, l’auto verrà consegnata in un ristorante, al rientro.
In autobus pubblico / barca per i “Fai da te”
E’ possibile raggiungere Tortuguero tramite autobus e barche pubbliche. Per prima cosa, bisogna raggiungere la piccola città di Cariari, 22 km a nord di Guápiles. Gli autobus Grupo Caribeños partono da San José per Cariari dal Terminal del Caribe. Dopo essere arrivati alla Estación Nueva a Cariari, bisogna dirigersi a quattro isolati verso est fino alla Estación Vieja . Da qui prendere il bus per La Pavona; da qui la barca che porterà a Tortuguero.
7. QUANDO ANDARE AL PARCO NAZIONALE TORTUGUERO
La stagione migliore per visitare il Tortuguero è la stessa per la Costa Rica: da dicembre ad aprile/maggio. In realtà, non ti nascondo, che la visita al Tortuguero va a fortuna. Anche andando nella stagione più propizia puoi prendere la pioggia e, viceversa, andando quando il meteo non dovrebbe essere favorevole, si riescono invece a intercettare giornate favolose. Rassegnati a prendere la pioggia; è una delle zone della Costa Rica dove cade più acqua dal cielo. Eppure è uno dei parchi più frequentati della Costa Rica. Ciò vuol dire che per i visitatori è importante soprattutto la Natura!
8. I MIGLIORI PARCHI DA VISITARE IN COSTA RICA
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9. PROPOSTE DI VIAGGIO AL TORTUGUERO E IN COSTA RICA
Il Tortuguero e la costa caraibica sono le mete di quasi tutti i miei viaggi in Costa Rica.
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10. SCOPRI CHI SONO
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da 30 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera. E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog in cui ti trovi e creare più di 350 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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