Organizzare un viaggio in Argentina a novembre potrebbe essere la soluzione perfetta. Questa nazione, nota per la sua estensione geografica e per la varietà di paesaggi, dalle metropoli come Buenos Aires alle destinazioni naturalistiche in zone come la Patagonia o il Nord Ovest Argentino, offre un ventaglio di opportunità davvero sconfinato.
A novembre ci troviamo ancora in primavera, vicini all’estate australe: le temperature e le condizioni meteorologiche spesso si rivelano più miti rispetto ai mesi di dicembre e gennaio.
Se ami le esperienze autentiche, i grandi spazi e l’incontro con culture vive, l’Argentina saprà come affascinarti.
In questo post troverai un percorso pensato per scoprire perché novembre è un periodo speciale per esplorare il Paese e come organizzarti al meglio.
Sono Roberto Furlani, esperto di America latina e di Argentina, con oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1060 post le straordinarie bellezze dell’Argentina e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Clima in Argentina a Novembre
L’inversione delle stagioni
In Argentina le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero settentrionale: quando in Europa ci si prepara all’inverno, qui si comincia a respirare l’aria estiva.
Novembre segna quasi la fine della primavera, il che significa giornate lunghe, temperature generalmente piacevoli e un’esplosione di fioriture in molte zone del Paese. Certo, stiamo parlando di un territorio vastissimo, con differenze climatiche rilevanti: dal subtropicale del nord, fino all’estremo sud con la Terra del Fuoco e il suo clima oceanico freddo.
Nord Ovest Argentino
Se punti al Nord Ovest Argentino (pensiamo a Salta e alle regioni circostanti), a novembre troverai temperature comprese tra i 15°C e i 28°C nelle zone più basse. Negli altopiani (come la Puna), le notti possono ancora essere fredde, mentre di giorno l’escursione termica ti permetterà di girare in maniche corte. Non dimenticare che in questo periodo iniziano le prime piogge primaverili, sebbene non siano intense come a dicembre o gennaio.
Cascate di Iguazú
Nella zona delle Cascate di Iguazú, a novembre il clima è subtropicale umido, con temperature che possono superare i 30°C e un tasso di umidità piuttosto elevato. Potresti incorrere in qualche acquazzone, ma i temporali tipici della stagione, brevi e intensi, a volte regalano un ulteriore fascino alle cascate. Potresti scoprire la foresta pluviale in piena vitalità, con colori accesi e ruscelli gonfi d’acqua.
Buenos Aires e la Pampa
Nel Buenos Aires di novembre regna un clima mite e piacevole, con temperature intorno ai 22-26°C di giorno, perfette per passeggiare nei quartieri più iconici. Il rischio di pioggia esiste, ma raramente rovina la giornata: in genere, si tratta di qualche acquazzone passeggero. Se scegli di spostarti nella Pampa, potresti goderti l’ambiente rurale con campi in fiore, giornate soleggiate e serate fresche.
Patagonia (El Calafate)
Procedendo verso la Patagonia e in località come El Calafate, a novembre la stagione turistica sta per ingranare, ma non ha ancora raggiunto il suo picco. Le temperature oscillano fra i 10°C e i 15°C, con giornate abbastanza lunghe e venti frequenti (caratteristici di questa zona).
Più ti avvicini a Ushuaia e alla Terra del Fuoco, più le temperature scendono, ma il clima si fa comunque più benevolo rispetto ai mesi invernali.
Se desideri conoscere dati più specifici sulle temperature, puoi sempre dare un’occhiata al post dedicato a Quando andare in Argentina.
Cosa Vedere e Fare in Argentina a Novembre
Patagonia e Terra del Fuoco
Se senti il richiamo dei ghiacci e delle montagne, la Patagonia in novembre è una scelta ottima.
Potresti dedicarti al trekking a El Chalten, ammirando il Fitz Roy, e concederti un trekking sul Perito Moreno, con temperature non troppo rigide.
Se punti alla Terra del Fuoco, potresti fare escursioni in barca lungo il Canale di Beagle o nel Parco nazionale Tierra del Fuego, assaporando la sensazione di essere “alla fine del mondo.”
Nord Ovest Argentino (Salta)
Nel Nord Ovest Argentino, specialmente a Salta, novembre offre cieli ancora limpidi e paesaggi rigogliosi. Puoi percorrere la Ruta 40 in un clima meno torrido rispetto a dicembre e immergerti nelle culture andine, fra mercati artigianali e panorami montuosi dai mille colori. Non perdere la possibilità di spingerti fino alla Puna o visitare le valli di Cachi e Cafayate, dove i vigneti e le gole rocciose si alternano in uno spettacolo davvero unico.
Iguazú
Le Cascate di Iguazú vivono a novembre un periodo transitorio: non sei ancora nella stagione delle piogge più intense (che inizia a potenziarsi verso gennaio), eppure il flusso d’acqua è già abbastanza alto per offrire uno spettacolo imponente. Se ti piacciono le avventure, potresti fare un giro in barca sotto i salti d’acqua o passeggiare nei sentieri della selva, immerso in un verde lussureggiante. La sensazione di potenza dell’acqua è qualcosa di indescrivibile.
Buenos Aires
A Buenos Aires, novembre è il mese di tante iniziative culturali e delle prime avvisaglie dell’estate. Sfrutta le ore di luce per esplorare San Telmo, Palermo o la Recoleta, seguire un evento di tango o scoprire le novità gastronomiche tra bar e ristoranti. Se desideri un contatto con la natura, puoi prendere un traghetto sul delta del Tigre o rilassarti su qualche rooftop con vista sul Río de la Plata, gustando un calice di Vino argentino.
Penisola Valdés
Per gli amanti della natura marina, Penisola di Valdés rimane un luogo d’elezione. A novembre puoi ancora osservare le balene franche australi (la stagione di solito termina verso metà/fine mese), i leoni marini e i pinguini di Magellano, che popolano le colonie di Punta Tombo. Il clima è fresco, ma non eccessivamente freddo, e il vento patagonico ti regalerà un contesto di pura essenza naturale.
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Itinerari Consigliati per un Viaggio in Argentina a Novembre
Se stai organizzando il tuo viaggio in Argentina durante il mese di novembre, è importante pensare in anticipo alle tappe e al tempo a disposizione. Il Paese è enorme e varia sotto molti aspetti, dalle coste e le steppe patagoniche, fino alle montagne del Nord Ovest e i fiumi del Litoral.
Vediamo qualche spunto:
Itinerario Nord Ovest Argentino (7-10 giorni)
Terre di alte quote e culture andine
Se preferisci zone più calde, montagne colorate e tradizioni indigene, il Nord Ovest Argentino fa per te:
Arrivo a Salta: spendi almeno due notti in questa città coloniale conosciuta come “La Linda”. Visita la cattedrale, il museo MAAM (dove sono conservate le mummie di bambini inca), e vivi la notte salteña in una peña folkloristica.
Tour delle Valli Calchaquíes: noleggia un’auto o partecipa a un tour guidato verso Cachi, Cafayate o la Quebrada de las Flechas. In quest’area, ti stupiranno i vigneti di alta quota (il Torrontés è il vino bianco tipico), i canyon rossi e i villaggi tranquilli dove il tempo scorre in modo diverso.
Estensione a Jujuy: sali più a nord per raggiungere la Quebrada de Humahuaca, patrimonio UNESCO, con i paesini di Purmamarca (dove potrai ammirare il Cerro de los Siete Colores) e Tilcara. Dedica un’intera giornata per scoprire la Puna, se hai tempo, dove troverai la Salinas Grandes e panorami semidesertici costellati di cactus.
Possibile fuga in Cile (San Pedro de Atacama): se hai qualche giorno in più e la documentazione in regola, potresti varcare il confine e immergerti nel deserto di Atacama, con i suoi geyser e paesaggi surreali, sebbene sia un itinerario extra.
Ritorno a Salta e volo: chiudi il cerchio tornano a Salta, dove potresti concederti un ultimo empanada e un bicchiere di Vino argentino prima di rientrare in patria.
Con 7-10 giorni, assaporerai la cultura andina, i mercati artigianali e la cucina del Nord Ovest, scoprendo una parte d’Argentina con un’identità forte e radici indigene mai sopite.
👉 LEGGI QUI: Tour nel Nord Ovest argentino >>
Itinerario Patagonia e Terra del Fuoco (10-15 giorni)
Ghiacciai, trekking e navigazioni ai confini del mondo
Se hai una decina di giorni, fino a un massimo di due settimane, una delle opzioni più classiche e affascinanti è concentrarti su Patagonia e Terra del Fuoco. Potresti:
Buenos Aires come primo approccio: dedica un paio di notti alla scoperta dei quartieri emblematici come San Telmo e Palermo, gustando un primo sguardo alla cultura locale.
Volo per El Calafate: da Buenos Aires raggiungi la Patagonia meridionale. Qui trascorri almeno due giorni per ammirare il Ghiacciaio Perito Moreno. Calcola una giornata piena per il classico balcone panoramico e le passerelle, e valuta un tour in barca o l’ice-trekking sul ghiaccio (esperienza unica!).
Spostamento a El Chalten: il piccolo villaggio ai piedi del Fitz Roy e del Cerro Torre. Se ami l’escursionismo, potresti dedicare 2-3 giorni alle passeggiate fra boschi di lenga e laghi di montagna. I sentieri più noti – Laguna de los Tres e Laguna Torre – offrono panorami pazzeschi. Le temperature di novembre sono fresche, ma i giorni di luce si allungano, migliorando le condizioni per il trekking.
Volo (o bus e poi volo) per Ushuaia: atterri a Ushuaia, la città più a sud del mondo, nella Terra del Fuoco. Potresti fare una navigazione nel Canale di Beagle per vedere colonie di leoni marini e cormorani imperiali, oppure esplorare il Parco Nazionale Tierra del Fuego con i suoi boschi sub-antartici. Se hai un po’ di tempo in più, spingiti a partecipare a un breve trekking con vista sul ghiaccio che sfiora le vette circostanti.
Ritorno a Buenos Aires: infine, rientra nella capitale per un’ultima serata, magari assistendo a uno spettacolo di tango prima del volo intercontinentale.
Con 10-15 giorni, riuscirai a toccare i punti imprescindibili di Patagonia e Terra del Fuoco, senza troppa fretta, e goderti un assaggio dell’immensa natura australe.
👉 LEGGI QUI: Tour dell’Argentina in 15 giorni >>
Itinerario combinato (15-21 giorni)
Buenos Aires, Iguazú, Patagonia, Terra del Fuoco… e anche Penisola di Valdés
Hai tre settimane o giù di lì e vuoi vedere tutto il meglio che l’Argentina può offrire a novembre? Ecco un’idea di massima:
Buenos Aires (2-3 giorni): tuffati nella vita portegna, esplorando quartieri come San Telmo e Palermo. Regalati una serata di tango in un local tipico e assapora i Piatti tipici Argentina.
Iguazú (3 giorni): un volo diretto ti porta alle straordinarie Cascate di Iguazú, da vivere in 2 giornate (un lato argentino e l’altro brasiliano, se la frontiera è comoda per te). Il clima è umido, certo, ma l’esperienza vale ogni goccia di sudore.
Bariloche (3 giorni): da Iguazú puoi tornare a Buenos Aires e volare a Bariloche, per scoprire la regione dei laghi andini. A novembre i boschi in fiore e i laghi d’un turchese incredibile ti regaleranno panorami da cartolina.
Penisola di Valdés (3 giorni): Scendi verso la costa atlantica della Patagonia e fermati qui a scoprire balene (fino a metà novembre puoi avvistarle), leoni marini e pinguini di Magellano. Soggiorna a Puerto Madryn o nella vicina città di Trelew, muovendoti con escursioni guidate per avvistare la fauna marina.
El Calafate e il Ghiacciaio Perito Moreno (3-4 giorni): spostati in aereo o bus (le distanze iniziano a farsi sentire) verso El Calafate. Dedicati al trekking sul Perito Moreno o a una crociera fra gli iceberg, e se hai tempo aggiungi una puntata a El Chalten (se la natura selvaggia è la tua passione).
Terra del Fuoco e Ushuaia (3-4 giorni): concludi il tour volando a Ushuaia, la città più meridionale del mondo, per scoprire i canali australi, il parco nazionale e magari un trekking leggero tra i boschi subantartici.
Ritorno a Buenos Aires: infine, rientra nella capitale per un’ultima serata di saluti e shopping prima del volo internazionale.
Con un itinerario così ampio, potrai abbracciare moltissime sfaccettature dell’Argentina, dal subtropicale di Iguazú ai ghiacciai dell’estremo sud, vivendo ogni destinazione nel momento in cui il clima di novembre ti dà una marcia in più: meno folla rispetto alla piena stagione e temperature più gestibili.
Dove Alloggiare in Argentina a Novembre
Un aspetto da non sottovalutare quando decidi di viaggiare in Argentina a novembre è la scelta dell’alloggio. Se da un lato dicembre e gennaio rappresentano il vero picco dell’alta stagione, anche novembre comincia a registrare un incremento di prenotazioni, specialmente in aree gettonate come El Calafate o nella zona delle Cascate di Iguazú.
Ecco qualche spunto per orientarti tra le diverse sistemazioni, tenendo presente che la classificazione in stelle degli hotel è tendenzialmente paragonabile a quella europea, ma può variare leggermente in termini di manutenzione o servizi inclusi.
Hotel e classificazione in stelle
Nelle grandi città come Buenos Aires o in rinomate destinazioni turistiche (Iguazú, Bariloche, Salta), trovi hotel da 1 a 5 stelle. Un 3 stelle argentino di norma offre standard vicini ai 3 stelle europei in termini di pulizia, comfort, e presenza di servizi base (wi-fi, colazione inclusa, reception h24).
In un 4 o 5 stelle, puoi aspettarti amenità come piscina, palestra e un ristorante interno, oltre a un livello più elevato di attenzione al cliente.
I costi variano a seconda della località: in alcune zone, un hotel di fascia media potrebbe costare fra 60 e 100 euro a notte per una doppia, mentre i top di gamma nelle capitali turistiche possono superare i 150-200 euro, soprattutto in novembre se inizi già a risentirsi la pressione della prossima alta stagione.
Ti consiglio di leggere le recensioni e valutare la posizione: risparmiare 10 euro al giorno ma trovarsi in un quartiere scomodo a volte non è un affare.
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Ostelli: incontri internazionali e budget ridotti
Se desideri qualcosa di più informale e conveniente, gli ostelli rappresentano un’ottima soluzione. Molti offrono sia dormitori condivisi sia camere private, oltre a spazi comuni dove socializzare con viaggiatori di ogni parte del mondo.
Sono particolarmente presenti nei centri più turistici (Buenos Aires, Mendoza, Bariloche, ecc.) e costituiscono un’opzione eccellente per chi non vuole spendere troppo o desidera un’atmosfera conviviale. I prezzi possono oscillare tra 10 e 30 euro a notte per un posto in dormitorio, mentre le camere private, se disponibili, salgono a 40-60 euro.
Case vacanza e appartamenti
Viaggi con un gruppo di amici o con la famiglia e vuoi un po’ di indipendenza? Gli appartamenti e le case vacanza sono sempre più popolari in Argentina.
Da un loft a Buenos Aires a un cabin nei dintorni di Bariloche, la gamma di possibilità è ampia.
La differenza principale rispetto a un hotel è la presenza di una cucina attrezzata e un feeling più “casalingo”.
Per prezzo, potresti stare sui 50-70 euro a notte (o più, se parliamo di appartamenti di livello), con benefici in termini di gestione dei pasti e maggior spazio. Perfetto se vuoi fermarti qualche giorno in località panoramiche e goderti i ritmi locali senza orari fissi per colazioni e cene.
Estancia: vivere la cultura gaucha
Un’esperienza particolare, tipicamente argentina, è il soggiorno in estancia: si tratta di grandi proprietà di campagna che, storicamente, si dedicavano all’allevamento del bestiame e all’agricoltura.
Alcune si sono aperte al turismo, offrendo camere in stile rustico e la possibilità di partecipare a attività equestri, passeggiate nella Pampa, degustazioni di Asado e serate con musiche e danze folcloriche.
I costi possono variare in base al livello di comfort: le estancias più semplici, con formula mezza pensione, partono dai 70-80 euro a notte a persona, mentre le strutture di lusso, equiparabili a un 4-5 stelle, possono arrivare anche a 200-300 euro al giorno.
Perché sceglierle? Se ti attrae l’idea di vivere la cultura gauchadall’interno, conversare con i proprietari, osservare i cowboy argentini in azione e cenare sotto un cielo stellato, questa è l’occasione perfetta.
Cosa Mangiare in Argentina
Un viaggio in Argentina senza esplorare la gastronomia locale sarebbe un peccato, visto che qui trovi non solo l’Asado, ma una ricca varietà di piatti tradizionali.
La cucina riflette l’influenza mediterranea (soprattutto italiana e spagnola) e le radici indigene, offrendo un’esperienza davvero unica.
Ecco otto specialità da cercare durante il tuo itinerario, incluse due prelibatezze dolci e un paio di piatti a base di pesce o crostacei.
1. Asado
Il Asado è il simbolo dell’ospitalità argentina: carne cotta su una griglia o alla brace, generalmente manzo, ma anche capretto o agnello, arricchito da salse come il chimichurri. Gusta l’asado in una parrilla tradizionale o in un pranzo domenicale in famiglia, e assaporerai l’essenza della cultura gaucha.
2. Empanadas
Piccoli “calzoni” ripieni di carne (manzo o pollo), mais, formaggio o altri ingredienti. Ne esistono versioni diverse in ciascuna provincia: a Salta sono più piccanti, a Tucumán soffici e speziate, a Mendoza si accompagnano con un buon Vino argentino. Perfette come spuntino o antipasto.
3. Locro
Uno stufato di mais, zucca e carne, spesso arricchito con salsiccia e pancetta. Tipico delle feste nazionali, può essere trovato in ristoranti di cucina criolla. Ogni regione ha la sua variante, ma l’idea di base resta un piatto corroborante e nutriente, ideale specialmente nelle zone andine.
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4. Milanesa
Ereditata dal mondo italiano, la milanesa (cotoletta impanata) è diventata un classico argentino. Spesso si serve con salsa di pomodoro e formaggio fuso (milanesa napolitana) o con un contorno di patate fritte. È la “comfort food” che trovi in ogni diner e ristorante popolare.
5. Centolla patagonica (granchio reale)
Nelle acque fredde della Terra del Fuoco e della costa patagonica vive la centolla, un granchio gigante ricco di polpa tenera e saporita. Se ti trovi a Ushuaia, non perdere l’occasione di assaggiarne la versione “natural” o in salse leggere, un vero lusso gastronomico.
6. Cazuela de merluza
Per un piatto di pesce diverso dal solito, prova la cazuela di merluza (un merluzzo locale) in brodo, con pomodoro, cipolla e spezie, o altri pesci come il pejerrey del Río de la Plata. Nei ristoranti costieri o fluviali potresti trovare la merluza in salsa verde, accompagnata da patate, per un connubio gustoso tra sapori di mare e di terra.
7. Alfajores
Fra i dolci più iconici, gli alfajores sono biscotti tondi farciti di dulce de leche e ricoperti di cioccolato o glassa di zucchero. In ogni angolo del Paese troverai varianti diverse, con o senza cocco, ma tutte deliziose e ottime da portare come souvenir. Se preferisci, ci sono pure versioni con frutta o marmellata, ma quelli al dulce de leche rimangono un must.
8. Pastafrola e/o Chocotorta
Altra golosità per concludere in dolcezza: la pastafrola è una crostata di pasta frolla ripiena di quince (dulce de membrillo) o di marmellata, un dolce molto familiare in tutto il Paese. La chocotorta, invece, è un dessert a base di biscotti al cacao inzuppati nel caffè e alternati a uno strato di crema al dulce de leche e formaggio spalmabile, un’esplosione di gusto da provare almeno una volta.
Bevande: vini e birre artigianali
Capitolo Vino argentino: non solo Malbec, fiore all’occhiello di Mendoza, ma anche Torrontés bianco, tipico del Nord Ovest.
Numerose cantine offrono visite e degustazioni, con percorsi che permettono di apprezzare vigneti di alta quota.
Se invece preferisci la birra, sappi che la produzione artigianale si è evoluta parecchio: ti suggerisco di provare marche come Cervecería Antares, Patagonia o Quilmes Edición Especial (questa ultima più commerciale ma con versioni particolari).
In molte città troverai birrerie artigianali dove assaggiare ale, IPA o stout locali, spesso abbinate a piatti di carne o stuzzichini alla griglia.
Il Ritual del Mate: l’Anima dell’Ospitalità Argentina
In Argentina, oltre al Asado e ad altri piatti iconici, esiste una bevanda che rappresenta da sola lo spirito di condivisione e socialità del Paese: il mate.
Preparato con foglie di yerba mate essiccate e sminuzzate, si sorseggia attraverso la bombilla (una cannuccia metallica filtrante), spesso passandolo di mano in mano fra amici o parenti.
Questo gesto non è solo un modo per gustare un infuso ricco di proprietà energizzanti, ma un vero e proprio rituale quotidiano, un simbolo di fiducia e di calore umano. Se desideri scoprire tutto su come si prepara e sul perché è così radicato nella cultura locale, ti invito a leggere il mio post dedicato: il Mate Argentino. Troverai curiosità e consigli per viverlo al meglio durante il tuo viaggio.
Consigli Pratici per Viaggiare in Argentina a Novembre
Abbigliamento
Prepara abiti a strati, visto che la temperatura varia da regioni calde come Iguazú a zone più fresche come la Patagonia.
Una giacca antivento e antipioggia serve in qualunque caso, così come un cappello per ripararti dal sole.
Se viaggi nel Nord Ovest, potresti affrontare giornate afose e notti fresche, mentre nella Terra del Fuoco un maglione spesso non deve mancare.
Valuta, lingua e altre informazioni utili
La moneta è il peso argentino. Portare euro o dollari e cambiarli in loco spesso risulta conveniente, ma verifica il tasso di cambio giorno per giorno. Lo spagnolo è la lingua ufficiale, ma in zone turistiche si comunica discretamente anche in inglese. Le prese elettriche (220 V) sono di tipo C e I, quindi potresti aver bisogno di un adattatore universale. Il fuso orario è GMT-3, senza cambio estivo.
Per la sicurezza, prendi precauzioni base: attenzione nelle aree affollate di Buenos Aires e nelle stazioni degli autobus. Se desideri consigli più specifici su aspetti come documenti di viaggio e assicurazioni, puoi contattarmi o consultare il post dedicato a Viaggiare Sicuri in Argentina.
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Prenotazioni: voli e alloggi
Novembre è già un mese popolare per il turismo, quindi prenotare con anticipo offre tariffe più vantaggiose e ti assicura maggiore scelta di hotel. Se intendi spostarti molto in aereo, informati su eventuali pass speciali o promozioni, soprattutto se hai programmato più voli interni.
Documenti per l’ingresso
In base alla tua nazionalità, di solito basta il passaporto con sei mesi di validità residua. Non è richiesto un visto turistico per soggiorni brevi a molti cittadini europei (verifica i dettagli a seconda del tuo Paese). In caso di dubbi, controlla sempre le informazioni aggiornate presso le autorità competenti.
Organizza il Tuo Viaggio in Argentina con Roberto Furlani
Ora che hai un quadro completo di cosa significa esplorare l’Argentina a novembre, è il momento di decidere se sei pronto a viverla davvero.
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Sono Roberto Furlani, esperto di Argentina e dell’America latina; ho ideato e realizzato il blog Viaggio-CentroSudAmerica.com, in cui ti trovi.
Grazie all’esperienza acquisita in più di 32 anni di attività nel Turismo e di oltre 120 programmi di viaggio in America latina (vedi oltre), posso costruire per te itinerari personalizzati e sicuri per vivere piacevolmente tutte le destinazioni dell’Argentina.
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Ti segnalo alcuni programmi:
👉 Tour dell’Argentina 15 giorni >
👉 Patagonia e Crociera a Capo Horn >>
👉 Patagonia cilena e argentina >>
👉 Deserto de Atacama e Nord argentino >>
👉 Argentina fly & drive Patagonia >>
👉 Ruta 40 12 giorni >>
👉 Tour Puna Salta e deserto Argentina >>
NOTA BENE
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.
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