La Colombia apre i suoi paesaggi come un ventaglio: basta spostarsi di poche ore per passare dal caldo afrodisiaco di Cartagena all’aria sottile dei ghiacciai andini.
Se vuoi infilare nel tuo Viaggio in Colombia una parentesi ad alta quota, il Parco Los Nevados è la promessa di lagune blu cobalto, coni vulcanici innevati e praterie di frailejones che si allungano verso il cielo come candelabri preistorici.
Ti accompagnerò in questo post alla scoperta del Parco nazionale Los Nevados.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Colombia (per cui, come tour operator, ho creato più di 15 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze della Colombia e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊
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Introduzione al Parco Los Nevados
Dove ci troviamo
Immagina una spina dorsale bianca che corre fra le cordigliere centrali di Caldas, Risaralda, Quindío e Tolima: 583 km² di area protetta dove convivono tre vulcani attivi (Nevado del Ruiz, Santa Isabel e Nevado del Tolima), dieci lagune di origine glaciale e un mosaico di ecosistemi che parte dai 2 600 m della selva umida e tocca i 5 321 m del Ruiz.
Istituito nel 1974 per salvaguardare le sorgenti d’acqua che nutrono metà paese, il parco è oggi uno dei polmoni idrici più importanti di Colombia. Ogni lingotto di ghiaccio che vedi in vetta si trasforma in torrente, poi in fiume, poi in tazza di caffè nelle fincas della valle.
Perché vale il viaggio
Camminare qui è come sfogliare un libro di geologia animato: passi accanto a fumarole sulfuree, oltrepassi crateri ricoperti di muschio e raggiungi altopiani dove il vento accarezza páramo dorati. Il bello è che non serve essere alpinista esperto; esistono sentieri dolci che in mezza giornata regalano panorami da cartolina.
Cosa vedere e fare nel Parco Los Nevados
Escursioni e trekking
Laguna del Otún: la porta d’ingresso più “soft”
Parti da Pereira, sali in jeep fino al rifugio Campoalegre e da lì cammini tra praterie di frailejones e grondanti di rugiada. In tre ore arrivi a una laguna cristallina incorniciata da pareti basaltiche. Con un pizzico di fortuna vedrai condor andini che planano in cerchi ampi sopra l’acqua. Il sentiero è semplice, ma non sottovalutare i 3 900 m di quota: respira lento, bevi spesso.
Ruta de las Nieves: avventura sul Nevado Santa Isabel
Qui si fa sul serio. Sveglia alle tre, partenza con torce frontali, ramponi nello zaino. Si attraversa un paesaggio lunare di cenere vulcanica fino a toccare la lingua terminale del ghiacciaio a 4 750 m. Il sole sorge quando già calpesti neve compatta; se il tempo è limpido distingui persino il cono del Nevado del Tolima all’orizzonte. Difficoltà media-alta: guida obbligatoria e acclimatamento di almeno due notti.
Da Valle de Cocora al Paramillo del Quindío
Il Valle del Cocora non è solo “selfie spot” di palme di cera: proseguendo oltre la foresta nebulare arrivi al rifugio Estrella de Agua e, il giorno dopo, guadagni le praterie del Paramillo. Lì le palme cedono il passo a licheni e roccia nuda punteggiata di piccole sorgenti termali naturali.
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Altre attività adrenaliniche
Mountain-bike sui single-track di La Enea: discese tecniche tra colate laviche antiche e boschi di polylepis.
Birdwatching nella zona umida di La Pastora: colibrì dal becco spada, pappagalli del Tolima e – se la fortuna gira – aquile fasciate orientali.
Arrampicata su basalto nelle gole del Río Otún: vie tracciate da guide locali, gradi dal 5a al 7b.
Sorgenti termali: il premio dopo il trekking
Il circuito classico termina alle Termales de Santa Rosa: cascate di acqua bollente che precipitano accanto a vasche naturali di roccia. Immergersi quando fuori tira vento gelido è un piacere quasi colpevole; i minerali sciolgono l’acido lattico e preparano le gambe alla tappa successiva.
Tour del caffè
Scendendo verso Manizales entri nel cuore dell’Eje Cafetero: colline a pettine e fincas dipinte di colori pastello. Qui puoi assistere alla tostatura artigianale, raccogliere ciliegie mature e preparare la tua tazza con metodo chemex. Un modo dolcissimo di chiudere tre giorni di freddo andino.
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Come Arrivare al Parco Los Nevados
In aereo: voli quotidiani collegano Bogotá a Pereira, Armenia e Manizales (50-60 minuti). Dall’aerostazione partenze su jeep 4×4 coordinate dalle agenzie ufficiali – due ore di salita tortuosa, paesaggio che cambia curva dopo curva.
In bus: linea diretta Bogotá-Manizales (6-7 ore) con sedili reclinabili; da lì collettivo per la vereda Potosí e ingresso settentrionale del parco. Il tragitto è lungo ma economico, ideale se viaggi con calma e vuoi goderti il panorama di coltivazioni di banana e canna da zucchero.
Quando visitare Parco Los Nevados
Arrivare fin lassù è già un’avventura; scegliere quando farlo è metà del successo. Nei dintorni della cordigliera centrale i contadini hanno un proverbio: «Enero y febrero, sol de acero; junio y agosto, cielo augusto».
In altre parole, gennaio-febbraio e giugno-agosto sono i mesi più asciutti, quelli in cui i ghiacciai del Nevado del Ruiz riflettono un cielo azzurro senza macchia e i sentieri rimangono compatti sotto le suole da trekking.
Marzo-maggio e ottobre-inizio dicembre coincidono con le due stagioni delle piogge: il paesaggio diventa un quadro impressionista di nuvole e vapori, romantico ma scivoloso; potresti trovare il passo temporaneamente chiuso per valanghe di fango o grandinate improvvise.
Un consiglio in chiave “local”: se vuoi evitare pullman di escursionisti, atterra un lunedì di metà agosto; le ferie colombiane sono finite, il cielo rimane limpido e nei rifugi trovi posto senza mesi di anticipo. In più, la Feria de las Flores di Medellín è appena terminata, quindi gli autisti avranno ripreso tariffe normali.
Ricorda che l’altitudine non scherza: anche durante la stagione secca i pomeriggi possono regalare venti gelidi, mentre al mattino, complice il sole equatoriale, ti scotti le guance in quaranta minuti.
Per un quadro più completo delle oscillazioni meteo leggi il mio post Quando andare in Colombia.
Qualche festività da tenere d’occhio? A fine giugno Manizales celebra la Fiesta del Hielo con gare di scialpinismo sul Santa Isabel; la prima settimana di agosto Pereira ospita l’Esposhow Cafetero, perfetto se vuoi abbinare trekking e degustazioni di caffè di altura.
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Dove alloggiare vicino a Parco Los Nevados
Sulla carta potresti dormire ovunque, ma la scelta dell’“accampamento base” incide sul tipo di esperienza che vivrai. Ecco i poli principali lungo la cintura del parco, ciascuno con il proprio carattere.
Salento: boho-chic fra palme di cera
Qui trovi guest-house color pastello con patio fioriti, boutique-hotel in legno di guadua e ostelli social con vista sul Valle del Cocora.
Prezzi? Dai 18 € per un letto in dormitorio a 140 € per una suite con Jacuzzi esterna e colibrì in giardino. Ideale se dopo il trekking vuoi rientrare a una vita notturna soft fatta di musica andina e birre artigianali.
Filandia: la gemella tranquilla
Dieci gradi di temperatura in meno di notte, zero confusione e affacci sulle piantagioni. Il B&B La Casa del Ritmo offre colazione bio, yoga all’alba e camere matrimoniali da 55 €; soluzione perfetta per chi punta al relax totale.
Pereira e Armenia: comodità urbana
Scegli una di queste città se atterri tardi o riparti presto: hotel business con palestra, ristoranti fusion sotto casa e autobus che partono ogni ora verso l’ingresso occidentale del parco. Costi medi 60-90 € per camera doppia con colazione.
Manizales: la porta andina
A 2 100 m, già in fase di acclimatamento. Qui puoi permetterti un ostello stile baita – camino acceso, vista sul vulcano nevado a 25 € la notte, oppure il lussuoso Termales El Otoño, dove passi dall’acqua bollente della piscina termale alla neve artificiale della cima in un giorno solo.
Scelta la base, ricordati di verificare: riscaldamento (non scontato), acqua calda 24 h, deposito bagagli post-trekking e, se viaggi in alta stagione, prenotazione flessibile.
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Consigli pratici per la tua visita
Equipaggiamento utile
Non servono gadget da himalayista, ma alcune cose sono non negoziabili: base-layer in lana merino, pile intermedio, guscio impermeabile traspirante, pantaloni tecnici antivento, guanti e berretto. Scarponi alti con suola Vibram già rodati; ghette leggere se prevedi nevai. Zaino 30-40 l con copertura antipioggia, power-bank, frontalino LED.
Altitudine: il trucco è salire lenti
Gli accessi partono già oltre i 3 800 m. Programma almeno una notte a Salento o Manizales per abituarti. Bevi un litro d’acqua ogni tre ore, riduci caffeina e alcol, porta compresse di paracetamolo (l’acetazolamide serve solo se hai precedenti con il mal di montagna e te la prescrive un medico).
Sicurezza e imprevisti
I sentieri del parco sono segnalati, ma il clima può virare in venti minuti. Lascia sempre il piano di marcia al rifugio, scarica la mappa offline su Maps.me, porta fischietto e coperta termica. In caso di emergenza chiama il 123 – la polizia montana opera con elicottero dal distaccamento di Manizales.
Budget orientativo
Ingresso al parco: 56 000 COP stranieri (metà in bassa stagione).
Guida obbligatoria per nevai: da 80 € al giorno divisi fra i partecipanti.
Jeep condivisa da Salento al rifugio Brisas: 22 000 COP a testa.
Rifugio con mezza pensione: 35-45 € a persona.
Giro caffè specialty + degustazione: 18-25 €.
Con 120-140 € al giorno copri alloggio medio, trasporti, guida e ingressi; meno se viaggi in ostello e cucini da te.
Parco Los Nevados: perché infilare questa tappa nel tuo itinerario
Valle di palme alte settanta metri, lagune turchesi in cui si specchiano vulcani attivi, orchidée che sfidano il vento gelido a 4 000 m: Parco Los Nevados è il concentrato perfetto di tutto ciò che rende Colombia un paese dalle sette vite. Pochi luoghi al mondo ti fanno passare dal caldo caffetal alle nevi perenni in mezza giornata di jeep.
Se vuoi respirare quell’aria rarefatta senza stress logistico, scrivimi: disegnerò un itinerario graduale che parte dalle piantagioni di Quindío, sale ai rifugi glaciali, si rilassa nelle terme e – per finire – ti porta a ballare salsa a Cali.
Esperienze Uniche nel Parco Los Nevados
Incontrare le comunità locali
La montagna non è solo paesaggio, è cultura viva: tra i 2 500 e i 3 500 metri incontrerai piccoli villaggi di contadini che gestiscono fattorie familiari e coltivazioni di frijoles, mora e caffè d’altura.
La gente del posto ti ospiterà volentieri per una tazza fumante di café campesino, spesso tostato manualmente nel cortile, e ti racconterà storie di eruzioni passate o di come si allevano le truchas arcobaleno nei torrenti di montagna.
Ascoltare questi racconti significa comprendere una parte essenziale di Colombia: la vita scandita dalla presenza austera dei nevados, l’orgoglio di tramandare tradizioni secolari e la voglia di condividere con i viaggiatori un formaggio o una arepa de choclo fatta in casa.
Osservare la fauna selvatica
Le alture del Parco Los Nevados non si limitano alle vette imbiancate: sotto le coltri di neve e i boschi di polylepis vive un mosaico di specie che fanno la gioia di ogni appassionato di birdwatching.
Se decidi di alzarti all’alba e inoltrarti fra gli frailejones (le piante endemiche dalla silhouette inconfondibile), potresti avvistare il colibrì dalle code lunghe o persino l’aquila delle Ande che plana tra le correnti fredde del mattino.
Con molta fortuna e tanto silenzio si può persino incrociare l’orso dagli occhiali (Tremarctos ornatus), simbolo della conservazione locale. Non servono cannocchiali da avvistamento di ultima generazione: basta un binocolo leggero e la voglia di muoversi piano, lasciando che la natura si mostri spontanea.
Ammirare i paesaggi superbi
Ogni curva del Parco regala un colpo d’occhio diverso, ma ci sono punti panoramici che non dovresti perdere.
Uno di questi è la Mirador del Otún, con vista su una vasta laguna d’alta quota e sul contorno sagomato del Nevado Santa Isabel; un altro è la terrazza naturale che affaccia sul Nevado del Tolima durante il tragitto che parte da Salento e Filandia e costeggia il Valle del Cocora. Il momento migliore per fotografare? Metà mattina, quando la luce tagliente evidenzia i contrasti tra il verde scuro del páramo e il candore dei ghiacciai. Ricordati di muoverti con calma: l’altitudine arriva a sfiorare i 5 000 metri e il fiato potrebbe farsi corto.
Parco Los Nevados e Turismo Responsabile
Parlare di turismo responsabile non è retorica: la biodiversità di queste montagne è fragile e un comportamento sbagliato può fare danni seri. Eppure ci sono piccoli gesti che fanno la differenza: riporta sempre i rifiuti a valle, evita di accendere fuochi dove non è permesso, segui i sentieri segnati senza calpestare la vegetazione. Cerca di comprare i prodotti locali – dal formaggio al caffè in grani – direttamente dai contadini: così sostieni l’economia della comunità.
Io propongo visite guidate con un impatto sostenibile, basate su pernottamenti in fincas a conduzione familiare e trekking di gruppo ridotto per minimizzare l’erosione dei sentieri. Se vogliamo preservare questo patrimonio, dobbiamo prima di tutto rispettarlo.
In Viaggio nel Parco Los Nevados e in Colombia con Roberto Furlani
Se ti attira l’idea di svegliarti con la vista sui nevados, camminare tra frailejones e assaporare la cultura andina più autentica, contattami: creeremo insieme un itinerario tagliato su misura. Sarò felice di mostrarti il lato più sorprendente della Eje cafetero e degli altipiani, un viaggio che unirà natura selvaggia e calda accoglienza locale.
Il Parco Los Nevados ti sta aspettando: metti nello zaino spirito d’avventura e voglia di meraviglia, al resto pensiamo noi.
Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e della Colomba (per cui, come tour operator, ho creato più di 15 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie bellezze della Colombia e dell’America latina.
Pianifica ora il tuo viaggio in Colombia
Se vuoi scoprire la Colombia, ecco i miei programmi di viaggio!
Ti segnalo alcuni programmi:
👉 Vacanze a San Andrés 5 giorni >>
👉 Tour La Guajira >>
👉 Viaggio di 10 giorni in Colombia >>
👉 Tour Bogotà, Cartagena, Valle de Cocora >>
👉 Viaggio Colombia & Panama >>
👉 Colombia & Ecuador >>
👉 Colombia & Galapagos >>
👉 Tour Caribe colombiano >>
👉 Tour 12 giorno da Bogotà a Cartagena >>
👉 Colombia Tutta Natura 16 giorni >>
NOTA BENE
👍 Nel portale Colombia troverai sia viaggi individuali che di gruppo. I viaggi individuali possono partire in qualsiasi giorno dell’anno, anche con una sola persona! I viaggi di gruppo prevedono invece date fisse.
👍 I programmi pubblicati sono solo una parte di quelli che posso proporti. Chiedimeli 😉
👍 Tutti i viaggi individuali che troverai sono adattabili alle tue esigenze e possono quindi essere costruiti su misura, secondo i tuoi desideri.
👉 Leggi alcune recensioni scritte da chi ha viaggiato con me !
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Scopri chi sono
Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!
Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America in cui ti trovi, che spero, ti aiuterà a conoscere e amare intensamente con me l’America latina.
👉 Chi sono e che cosa posso fare per te >>>
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