Cile Clima: cosa aspettarsi dalle diverse regioni climatiche

Ultimo aggiornamento del post 10 Agosto, 2025

Hiker in a national park Torres del Paine, Patagonia, Chile

Se pensi a Cile, probabilmente ti vengono in mente deserti assolati, ghiacciai turchesi e montagne possenti che s’innalzano a ridosso dell’Oceano Pacifico.
E non sbagli: questo Paese, che si sviluppa in lunghezza per oltre 4.000 chilometri, presenta una varietà climatica tra le più straordinarie del continente.
Passeggiando dal nord desertico alla Patagonia, noterai come il clima cambi gradualmente, creando ecosistemi di grande fascino.

In questo post scopriremo i differenti climi del Cile, integrando anche alcune informazioni utili: quando andare, cosa mettere in valigia, le temperature medie mensili e perfino qualche curiosità sull’Isola di Pasqua, spesso trascurata quando si parla del clima cileno.
Ricorda inoltre che le stagioni qui sono invertite rispetto all’Europa, un dettaglio essenziale se stai progettando un viaggio.

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Cile (per cui, come tour operator, ho creato più di 25 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
Questo, in cui ti trovi, è il mio Blog ” Viaggio-CentroSudAmerica“, in cui racconto in più di 1050 post le straordinarie  bellezze  del Cile e dell’America latina (alla fine di questo post potrai conoscere meglio chi sono 😊

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Tipologie Climatiche: Dal Deserto ai Ghiacciai

Parlando di clima del Cile, si deve partire dalla sua conformazione geografica unica: a nord trovi il deserto di Atacama, considerato uno dei più aridi al mondo; al centro predominano i paesaggi con clima mediterraneo, mentre a sud ti attendono paesaggi di tipo oceanico e perfino freddo-umido, con piogge abbondanti e temperature basse.
In Patagonia e nella Terra del Fuoco, poi, la natura diventa estrema, costellata di fiordi e distese di ghiaccio. Una panoramica sintetica delle principali aree:

Nord: Arido e Molto Secco

Il Nord del Cile ha un clima desertico, con precipitazioni scarse e temperature che subiscono poca escursione annua. Le giornate sono soleggiate e calde, le notti fresche. In inverno (giugno-agosto), potresti comunque imbatterti in qualche pioggia se la “Bolivia’s winter” si fa sentire.

Centro: Clima Mediterraneo

La zona centrale, in cui spiccano la Regione Metropolitana di Santiago del Cile e la regione di Valparaíso, offre estati calde e inverni miti ma piovosi. È una fascia paragonabile alla costa mediterranea europea, con vigneti rigogliosi e città storiche. Qui la temperatura varia tra i 15 e i 30 °C d’estate, e intorno ai 5-20 °C d’inverno.

Sud: Piogge e Clima Oceanico

Man mano che scendi verso la Patagonia – e oltre, verso la Terra del Fuoco,  il clima diventa più umido e ventoso. Le precipitazioni aumentano notevolmente, specialmente nell’area dei fiordi e tra le foreste pluviali temperate.
Le temperature sono più basse e, nelle regioni australi, l’estate mantiene comunque un tocco di freschezza.
Nel Cile meridionale e Patagonia il  clima è oceanico freddo, con piogge abbondanti e temperature rigide.
Nella Terra del Fuoco il clima è subpolare, con forti venti e freddo tutto l’anno.

Tongariki Moais - Easter Island

L’Isola di Pasqua: Clima Sub-Tropicale

La remota isola di Pasqua vanta un clima sub-tropicale umido. Le temperature restano miti per la maggior parte dell’anno, spesso comprese tra i 20°C e i 25°C, ma devi mettere in conto precipitazioni frequenti, soprattutto durante l’inverno australe (giugno-agosto). Se hai in programma di esplorare i celebri moai e desideri un tempo più stabile, potresti optare per i mesi estivi, considerando però che le piogge possono arrivare in modo improvviso. Porta sempre con te una giacca antivento e scarpe adatte per muoverti tra i sentieri costieri e le scogliere.

Stagioni Invertite: Estate Europea vs. Inverno Cileno

È importante ricordare che, trovandosi nell’emisfero australe, il Cile ha stagioni invertite rispetto all’Europa o al Nord America. Quando da noi è estate (giugno-agosto), in Cile è inverno, con neve e basse temperature al sud, mentre l’estate cilena (dicembre-febbraio) coincide con il nostro inverno boreale. Questa differenza influenza anche i momenti di alta e bassa stagione turistica: gli europei che desiderano fuggire dal freddo di gennaio possono trovarsi in una Patagonia(https://www.viaggio-centrosudamerica.com/patagonia-dovesitrova/) in piena estate, perfetta per escursioni e passeggiate tra ghiacciai e boschi magici.

A tourist looks at Moon Valley in the Atacama Desert, Chile

Clima del Nord del Cile: Deserto di Atacama e Puna

Confini territoriali

Il Nord del Cile copre un’area geografica straordinariamente varia, partendo dalla regione di Arica e Parinacota fino alla parte settentrionale della regione di Atacama. In questo vasto territorio, ci si imbatte in due ambienti peculiari: da un lato il Deserto di Atacama, prevalentemente localizzato nella Regione di Antofagasta (con estensioni anche nelle regioni di Tarapacá e Atacama), dall’altro gli altopiani andini della Puna, che si elevano a quote superiori ai 3.000 metri.
Se immagini un viaggio in quest’area, tieni presente che, da ovest verso est, passi da coste aride a distese saline, fino a raggiungere le alte montagne vicino ai confini con Bolivia e Argentina. L’aspetto interessante è che ogni zona ha un proprio microclima, influenzato dall’altitudine e dalla distanza dal mare.

  • Deserto di Atacama: Considerato uno dei più secchi al mondo, si estende in gran parte nelle regioni di Antofagasta e Atacama, regalandoti paesaggi surreali, saline, dune e formazioni rocciose modellate dal vento e dalle eruzioni vulcaniche di un passato remoto.

  • Puna (Altopiani andini): Queste aree si trovano a sud-est del deserto, a quote che spesso superano i 3.000 metri, in particolare nella regione di Tarapacá. Qui il clima di montagna è rigido e può riservare incontri con lagune d’alta quota e vulcani ancora attivi.

Caratteristiche climatiche

Temperature

Nel Deserto di Atacama, le temperature diurne possono arrivare a superare i 35 °C sotto il sole implacabile, ma durante la notte subiscono un netto calo, scendendo a valori prossimi o inferiori a 0 °C. Questo sbalzo termico è tipico di un clima iper-arido: l’escursione termica dimostra come il suolo rovente di giorno possa rapidamente disperdere il calore al calar del sole.

Negli altopiani o Puna, invece, l’aria rarefatta rende le giornate fresche e le notti molto fredde. Se ti avventuri in trekking o escursioni in questa zona, ti consiglio di portare vestiti a strati per affrontare le variazioni di temperatura nell’arco della giornata.

Precipitazioni

Il Deserto di Atacama può ricevere meno di 5 mm di pioggia l’anno. Esistono persino aree considerate “iper-aride” in cui pioggia significativa non si registra da diversi anni. Al contrario, nei settori più elevati della Puna, specialmente tra dicembre e febbraio, potresti imbatterti nel fenomeno dell’“inverno boliviano”: precipitazioni concentrate e temporali pomeridiani che colorano di verde l’altopiano, anche se in modo temporaneo.

Cosa Fare nel  Deserto di Atacama

Nonostante l’aridità estrema, il Deserto di Atacama offre un ventaglio di esperienze uniche al mondo. Dalle vallate dai colori surreali, ai geyser che fumano all’alba, fino alle saline popolate da fenicotteri, qui la natura sembra sfidare i limiti dell’immaginazione. Ecco alcune attività che rendono imperdibile una visita:

1. Visita alla Valle della Luna

La Valle della Luna  è uno dei luoghi simbolo di questa zona, tanto che molti la definiscono un paesaggio marziano più che lunare, data la presenza di crateri e canyon. Ti consiglio di arrivarci nel tardo pomeriggio: il tramonto qui è magico, quando la luce radente del sole fa cambiare colore alle rocce minuto dopo minuto. Le dune di sabbia e le formazioni saline regalano scorci fotografici indimenticabili.

👉 Scopri di più leggendo il mio post dedicato alla Valle della Luna.

2. Osservazione delle Stelle

Il Deserto di Atacama è rinomato come uno dei posti migliori al mondo per l’astronomia. Grazie all’altitudine, al cielo limpidissimo e all’assenza di luci artificiali, la notte si illumina di miliardi di stelle, visibili a occhio nudo. Alcuni osservatori, come il Paranal, organizzano tour guidati per mostrarti pianeti, costellazioni e, se sei fortunato, anche galassie lontane.

3. Geyser del Tatio

Situati a oltre 4.300 metri di altitudine, i Geyser del Tatio sono uno dei campi geotermici più alti del pianeta. L’alba è il momento perfetto per vedere i getti di vapore sollevarsi tra i vapori dell’acqua bollente: un fenomeno surreale, in cui potresti passare da temperature sotto zero all’irresistibile calore dei soffioni. La vista è mozzafiato, specialmente quando i primi raggi di sole colorano le colonne di vapore.

4. Bagni termali

Nei pressi dei geyser e in altre zone del deserto, ci sono sorgenti termali naturali in cui rilassarsi dopo un’escursione. Ad esempio, la Termas de Puritama è un luogo idilliaco immerso in un canyon, con acqua che raggiunge i 33 °C. Ottimo per rigenerare i muscoli stanchi dalle lunghe camminate.

5. Lagune Miscanti e Miñiques

Le Lagune Miscanti e Miñiques sono due specchi d’acqua di alta quota, incastonati tra vulcani e pianure. Si trovano a oltre 4.000 metri sul livello del mare, circondate da colori intensi che oscillano tra il turchese delle acque e il giallo dei ciuffi d’erba andina. Se l’altitudine non ti crea problemi, passare qualche ora a contemplare il silenzio in questi luoghi è un’esperienza di rara intensità.

6. Salar de Atacama

Il Salar de Atacama è una delle più grandi distese saline del Pianeta. All’interno di questo territorio si trova la Riserva Nazionale Los Flamencos, dove potrai ammirare diverse specie di fenicotteri, uno spettacolo davvero toccante. Le saline si stagliano contro la catena andina, creando un contrasto suggestivo tra il bianco increspato del sale e il blu del cielo.

7. La Mano del Deserto

Se ti piacciono le installazioni artistiche e i paesaggi un po’ surreali, non perdere la Mano del Deserto, un’enorme scultura alta circa 11 metri, realizzata dall’artista cileno Mario Irarrázabal nel 1992. Sorge solitaria lungo la Panamericana, a nord di Antofagasta, e simboleggia la vulnerabilità dell’uomo di fronte all’immensità del deserto. Fermarsi per qualche foto è quasi d’obbligo, e l’atmosfera è resa ancor più onirica dal silenzio che regna attorno.

👉 Leggi il mio post  Il deserto di Atacama cosa vedere >>
👉 Leggi il mio post San Pedro de Atacama cosa vedere >>
👉  Leggi il mio post Iquique, Arica: il Norte Grande>>

Santiago del Cile con montagne sullo sfondo

Clima del Cile centrale: Mediterraneo

La zona centrale del Cile si estende dal confine meridionale del deserto (nella regione di Coquimbo) sino alle soglie dell’area patagonica (nella regione di Bío-Bío). Lungo questo asse nord-sud, si incontrano città importanti come Santiago del Cile, Valparaíso, Viña del Mar e le celebri valli vinicole di Maipo, Colchagua e Casablanca. Questa fascia geografica, che abbraccia anche le regioni di O’Higgins, Maule e Ñuble, rappresenta il cuore agricolo e demografico del paese: qui risiede la maggior parte dei cileni e fioriscono coltivazioni di frutta, ortaggi e vigneti di prestigio.

Di fatto, si può dire che il Cile centrale inaugura, a sud della Regione di Atacama, la transizione dal paesaggio desertico a quello più umido che, verso la regione di Bío-Bío, comincia a fondersi con l’inizio della Patagonia cilena.

Caratteristiche del clima mediterraneo

L’intero Cile centrale è dominato da un clima mediterraneo, simile per certi versi alle coste californiane o alle zone costiere del sud della Spagna.
L’estate riserva giornate soleggiate e calde, con temperature che raggiungono anche 35 °C, mentre le serate possono risultare piacevolmente fresche, specialmente nelle valli interne.
L’inverno, al contrario, è mite e umido, con precipitazioni concentrate tra maggio e settembre.
Se ti trovi nelle aree costiere, come nella zona di Valparaíso, il clima risulterà leggermente più temperato dalle correnti oceaniche, mentre addentrandoti verso l’entroterra (per esempio nei dintorni di Santiago del Cile) la differenza tra il caldo diurno e il fresco notturno aumenta, specialmente in estate.

Le nevicate nelle zone di bassa quota sono rare e limitate ai casi in cui correnti fredde scendono in modo deciso dalle Ande.
Diverso il discorso in alta montagna: sopra i 2.000 metri, l’inverno porta accumuli di neve importanti, garantendo la possibilità di praticare sport invernali nelle stazioni sciistiche.

Temperature Medie Mensili a Santiago del Cile

Per aiutarti a pianificare la visita, ecco una tabella orientativa delle temperature medie minime e massime a Santiago(zona centrale):

– Gennaio: min. 13°C / max 30°
– Febbraio: min. 12°C / max 29°C
– Marzo: min. 11°C / max 27°C
– Aprile: min. 8°C / max 23°C
– Maggio: min. 6°C / max 19°C
– Giugno: min. 4°C / max 15°C
– Luglio: min. 4°C / max 15°C
– Agosto: min. 5°C / max 17°C
– Settembre: min. 6°C / max 19°C
– Ottobre: min. 8°C / max 22°C
– Novembre: min. 10°C / max 25°C
– Dicembre: min. 12°C / max 28°C

Naturalmente, questi valori possono variare di anno in anno, e le zone periferiche o collinari possono registrare temperature leggermente differenti.

Cosa fare nel Cile centrale

Nonostante l’urbanizzazione accentuata, questa regione è un vero scrigno di esperienze, grazie a un clima mite che favorisce le attività all’aria aperta per buona parte dell’anno.

Esplorare Santiago e Valparaíso

Due anime diverse, una più moderna e cosmopolita, l’altra storica e artistica. Santiago, la capitale, pulsa di vita con musei, gallerie d’arte e mercati tradizionali dove assaggiare i Piatti tipici del Cile.
Se vuoi respirare un’atmosfera più bohémien, spostati a Valparaíso, con i suoi cerros, le case color pastello e la cultura urbana vibrante. Non dimenticare una visita ai murales che adornano i vicoli e le funicolari d’epoca che risalgono le colline.

Visita alle Valli Vinicole

Se c’è un luogo in cui il Vino Cileno trova la sua espressione più famosa, è proprio il Cile centrale. Le valli del Maipo, di Casablanca e di Colchagua presentano condizioni ideali di piovosità e differenza termica giorno-notte, perfette per coltivare vitigni come il cabernet sauvignon e il carménère.
Qui potresti prenotare visite guidate nelle bodegas, degustare i vini in abbinamento a formaggi e specialità locali, e passeggiare tra filari verdissimi che si stagliano sullo sfondo delle Ande.

Attività all’aperto nelle Ande

Con l’arrivo della stagione invernale (che in Cile corrisponde ai mesi da giugno a settembre, ricordando l’inversione stagionale rispetto all’Europa), le cime andine si coprono di neve.
Stazioni sciistiche come Portillo o La Parva attraggono appassionati di sci e snowboard, regalando panorami mozzafiato sulla cordigliera.
In estate, quelle stesse vette si trasformano in terreni ideali per trekking, mountain bike e arrampicate. I sentieri andini offrono vedute spettacolari sulla valle sottostante e un clima secco e soleggiato nella bella stagione.

Spiagge e Surf

Affacciate sul Pacifico, le coste del Cile centrale ospitano località molto apprezzate: Viña del Mar è nota per i suoi resort e le lunghe spiagge, perfette per passeggiate e bagni di sole, mentre Pichilemu è la mecca del surf, con onde potenti che attirano atleti da tutto il mondo.
Se vuoi cimentarti con la tavola, puoi trovare scuole di surf locali, o semplicemente rilassarti guardando i surfisti sfidare il mare del sud.

Periodo Migliore per il Cile Centrale

Se pianifichi una visita al centro del Cile, potresti chiederti quando partire. In generale, l’estate australe (dicembre-febbraio) garantisce giornate calde e soleggiate, perfette per girare per i vigneti o esplorare le città costiere.
Tuttavia, sappi che coincide con la massima affluenza turistica e con i prezzi più alti.

La primavera (ottobre-novembre) e l’autunno (marzo-aprile) sono stagioni più fresche ma ugualmente piacevoli, con colori intensi nella natura e affollamenti minori. Ricorda inoltre che le stagioni qui risultano invertite rispetto all’Europa, per cui luglio-agosto è inverno e gennaio-febbraio è estate.

👉 Leggi il mio post su  Santiago del Cile >>
👉 Leggi il mio post su Valparaíso: i murales più belli >>

Patagonia, cavalli bradi al pascolo

Clima del Sud del Cile: Patagonia

La Patagonia cilena si sviluppa a partire dalla regione di Los Lagos, immediatamente a sud di Puerto Montt, proseguendo verso sud attraverso l’area di Aysén e addentrandosi infine nella regione di Magallanes, dove il panorama diventa via via più estremo, fino a raggiungere i confini della Terra del Fuoco.

È un territorio spettacolare che racchiude montagne imponenti, fiordi scolpiti da secoli di erosione, ghiacciai monumentali e foreste pluviali temperate dal verde intenso. Se pensi alla Patagonia, la tua immaginazione corre a paesaggi infiniti, laghi dalle acque turchesi e venti costanti che plasmano la vegetazione.

In Cile, la Patagonia occupa gran parte delle regioni di Los Lagos, Aysén e Magallanes, costituendo uno degli ultimi grandi spazi naturali intatti del pianeta.

  • Regioni incluse: Los Lagos (parte meridionale), Aysén e Magallanes.

  • Estensione: dalla zona a sud di Puerto Montt fino all’area settentrionale di Magallanes, prima che il territorio entri nella parte più australe del continente e poi nell’arcipelago della Terra del Fuoco.

Caratteristiche del Clima Patagonico

La Patagonia cilena si distingue per un clima spiccatamente oceanico, con temperature spesso fresche e precipitazioni abbondanti, specialmente nelle zone più occidentali o montuose.
Uno degli elementi più tipici è il vento, che soffia costantemente, intensificandosi nelle vallate e lungo i fiordi.
Non aspettarti estati calde o inverni rigidi in stile continentale: l’influenza dell’oceano rende i mesi estivi miti e quelli invernali freddi ma non necessariamente polari lungo le aree costiere.
Naturalmente, man mano che si avanza verso l’interno o si guadagna altitudine, le nevicate e le temperature più basse diventano la regola.

Temperature Estive

Durante l’estate australe (dicembre-febbraio), le temperature si aggirano tra i 10°C e i 15°C. Anche se può sembrare un clima freddo per chi viene da zone tropicali o temperate, la sensazione di fresco è ulteriormente accentuata dalle folate di vento e dall’umidità costante.
Le giornate comunque si allungano, regalando un fotoperiodo molto ampio che ti permetterà di esplorare parchi e sentieri fino a tardi, sfruttando la luce naturale per le tue escursioni.

Temperature Invernali

Con l’inverno (giugno-agosto), i termometri scendono intorno a 0-5°C nelle zone più prossime al mare, mentre nell’entroterra e sulle montagne interne si possono avere anche valori più bassi, con nevicate che coprono i paesaggi di un bianco avvolgente. Le precipitazioni nevose, piuttosto abbondanti nelle zone andine, sono in parte responsabili dell’origine dei ghiacciai patagonici, come il Ghiacciaio Grey o quelli della zona di Campo de Hielo Sur.

Precipitazioni

La regione di Aysén è tra le più piovose del Cile, con valori che possono superare i 2.500 mm annui. Le piogge sono frequenti e distribuite un po’ tutto l’anno, ma si intensificano nel periodo invernale.
Per chi visita la Patagonia, un equipaggiamento impermeabile è quasi d’obbligo, perché il clima può cambiare improvvisamente.
In alcune aree vicine ai fiordi, la quantità di pioggia annua è persino superiore, creando quegli ecosistemi di foresta pluviale temperata che sono un unicum a livello mondiale.

Cosa Fare nella Patagonia Cilena

Non è solo il clima a rendere la Patagonia un luogo magico, ma anche la vasta gamma di avventure e scenari naturali che potrai incontrare.
Dai trekking in altissime cordigliere, alle navigazioni tra ghiacciai e isolotti, passando per incontri ravvicinati con la fauna locale, la Patagonia ti invita ad assaporare un contatto puro con la natura.

Trekking nel Parco Nazionale Torres del Paine

In cima alla lista dei luoghi da non perdere c’è il Parco Nazionale Torres del Paine, universalmente noto per i suoi sentieri spettacolari e per l’iconica vista sulle tre torri di granito (Torres).
Sentieri come il Circuito W o il Circuito O attraversano laghi glaciali, boschi di lengas e punti panoramici da togliere il fiato. Se ami il trekking, la Patagonia cilena diventerà una sorta di “paradiso terrestre”, dove ogni sforzo fisico è ripagato da panorami che non trovano eguali.

👉 Leggi il mio post sul Parco nazionale Torres del Paine >>

Navigazione nei Fiordi

Un altro aspetto distintivo di questa regione è la presenza di fiordi e canali che si addentrano tra montagne e ghiacciai. Partendo da Puerto Natales, molte crociere o escursioni in barca ti porteranno a tu per tu con ghiacciai imponenti come il Glaciar Grey e il Glaciar Serrano.
Verrai accolto da pareti di ghiaccio che si stagliano sull’acqua lattiginosa, in un silenzio rotto soltanto dallo scricchiolio dei fronti glaciali.

Osservazione della Fauna

La Patagonia cilena è anche la casa di una fauna variegata. Se ti spingi nelle steppe interne, potresti avvistare guanachi(simili ai lama), condor in volo sulle cime andine, o volpi e cervi nelle radure boschive.
Nei pressi della costa, specie nella zona di Punta Arenas, potrai incontrare colonie di pinguini di Magellano, foche, lontre marine e, con un pizzico di fortuna, orche o balene in transito.
Non scordare la macchina fotografica e, al contempo, rispetta sempre le distanze e la tranquillità degli animali.

👉 Leggi il mio post Patagonia dove si trova e quando andare >>
👉 Leggi il mio post Patagonia cosa vedere >>

Coppia pinguino reale

Clima della Terra del Fuoco: Subpolare

L’area comunemente chiamata Terra del Fuoco rappresenta l’estremo meridionale dell’America del Sud e si sviluppa tra Cile e Argentina.
Lungo la porzione cilena, facente parte della Regione di Magallanes, incontrerai cittadine come Porvenir e gli arcipelaghi di Navarino, dove la natura regna quasi incontrastata.
Il confine settentrionale di questa zona è segnato dallo Stretto di Magellano, mentre procedendo verso sud si raggiunge il Canale di Beagle e, ancora più in basso, il mitico Capo Horn.
Oltre ai paesaggi aspri e selvaggi, la Terra del Fuoco è celebre per le forti influenze climatiche dell’oceano, che rendono il clima freddo e ventoso per gran parte dell’anno.

  • Regioni incluse: la parte cilena della Terra del Fuoco rientra nella Regione di Magallanes, estendendosi su diverse isole e arcipelaghi.

  • Dove inizia e finisce: la terraferma comincia a sud dello Stretto di Magellano, per poi aprirsi in una costellazione di isole che si spingono fino al Canale di Beagle e includono, nella zona più meridionale, l’arcipelago delle isole Navarino e il Capo Horn.

Caratteristiche del Clima Subpolare

Nella Terra del Fuoco, il clima è palesemente più rigido che nella già fredda Patagonia, avvicinandosi a un contesto subpolare. Le raffiche di vento soffiano con frequenza tutto l’anno, le piogge e le nevicate si presentano più spesso di quanto si pensi, e gli estremi climatici possono manifestarsi anche in piena estate.
Non stupirti se, anche ad agosto nell’emisfero australe, troverai giornate di luce molto lunghe ma un’aria frizzante che induce a coprirti con abbigliamento pesante.

Temperature Estive

Durante i mesi estivi dell’emisfero australe (dicembre-febbraio), nella Terra del Fuoco le temperature oscillano mediamente tra i 5 °C e i 10 °C.
Può sembrare quasi invernale rispetto ad altre regioni del Cile, ma la presenza costante dei venti freddi e l’umidità crescente fanno percepire il clima anche più rigido di quanto dica il termometro. Sii pronto a improvvisi acquazzoni o sbalzi di temperatura, specie nelle aree vicine all’oceano.

Temperature Invernali

L’inverno (giugno-agosto) vede spesso valori sotto lo zero, con nevicate abbondanti e tempeste di vento che a tratti possono diventare molto intense. Le ore di luce diminuiscono, e i paesaggi si coprono di un manto nevoso che rende la terra, se possibile, ancora più selvaggia. Nelle zone montuose o nelle isole più esposte alle correnti antartiche, incontrerai condizioni davvero estreme.

Precipitazioni

La pioggia (o la neve) non manca di certo: si parla di una media annua compresa tra i 500 e gli 800 mm, con la parte montuosa interna che può sperimentare precipitazioni nevose per gran parte dell’anno.
Se ami i paesaggi invernali e non temi il freddo, questa regione saprà ricompensarti con silenzi immensi e scenari in cui acqua e ghiaccio la fanno da padrone. Se invece prevedi di visitarla in “estate”, metti comunque in conto giornate ventose e piovose.

👉 Leggi il mio post su  La Terra del fuoco >>

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Cosa fare nella Terra del Fuoco

Benché il clima subpolare possa sembrare un ostacolo, in realtà offre esperienze capaci di conquistare i viaggiatori desiderosi di vivere un contatto profondo con l’estremo sud del Cile.

Navigazione e Fauna tra Ghiacciai

A partire da Puerto Williams, considerata la città più meridionale del mondo, puoi imbarcarti per visitare ghiacciai imponenti o avventurarti alla scoperta delle colonie di pinguini di Magellano. Navigare tra i canali vuol dire avvistare leoni marini, uccelli marini rari e — se hai un po’ di fortuna — delfini, orche o altri mammiferi marini.

Questi giri in barca sono perfetti per comprendere la geografia frammentata dell’arcipelago e vedere da vicino l’effetto delle forze naturali che scolpiscono coste e fiordi.

Escursioni nel Parco Nazionale Cabo de Hornos

All’estremo confine meridionale si trova il Capo Horn, punto d’incontro tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico, noto per i suoi mari tempestosi. Il Parco Nazionale Cabo de Hornos regala paesaggi di una bellezza cruda, dove puoi camminare in sentieri battuti dal vento, circondato da vegetazione bassa e un silenzio interrotto solo dal rumore delle onde e degli uccelli marini.
Naturalmente, il meteo qui è ancora più imprevedibile, e una buona preparazione (fisica e logistica) è fondamentale.

Fauna e Avvistamento Pinguini

La Terra del Fuoco è rinomata per le sue colonie di pinguini, tra cui i pinguini reali (King Penguins) e quelli di Magellano.
Se desideri ammirarli da vicino, il Parque Pingüino Rey si rivela una tappa irrinunciabile: qui avrai la possibilità di vedere da pochi metri questi simpatici animali all’opera, sempre ricordando di mantenere il giusto rispetto e la giusta distanza per non disturbarli.
Oltre ai pinguini, ti capiterà facilmente di imbatterti in altre specie come cormorani, condor andini in volo o anche guanachi nell’interno più stepposo.

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Quando Andare in Cile

Stai progettando il tuo viaggio in Cile e non sai come scegliere il periodo giusto?
In generale, l’estate australe (da dicembre a febbraio) è il momento ideale per visitare molte zone del Paese.
Eviterai le nebbie costiere del nord e il freddo intenso che caratterizza il sud in pieno inverno. Tuttavia, ogni stagione ha il suo fascino e dipende molto dall’esperienza che cerchi.

Se ad esempio ami sciare, potresti puntare all’inverno australe (giugno-agosto) e dirigerti verso le stazioni sciistiche nei dintorni di Santiago o quelle più spettacolari della regione australe.

Se, invece, vuoi goderti il clima secco del deserto di Atacama o la bellezza delle isola di Pasqua, potresti scegliere un mese con temperature moderate e minori precipitazioni. Ricorda, inoltre, che le stagioni sono invertite rispetto all’Europa: a luglio è pieno inverno e a gennaio è estate.

Per chi cerca maggiori consigli, ti invito a leggere anche il mio post su Quando andare in Cile, dove approfondisco le peculiarità di ciascuna stagione, con suggerimenti legati alle attività più gettonate (escursioni, visite culturali, tour dei vigneti, etc.).

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Cosa Mettere in Valigia per un Viaggio in Cile

Il Cile si estende su migliaia di chilometri, e ognuna delle sue regioni ha caratteristiche climatiche ben distinte.
Ecco qualche dritta, senza trasformare la valigia in un incubo:

  • Nord Inverno: Le temperature non sono estreme, ma le sere possono farsi fresche. Porta vestiti di mezza stagione, una felpa e una giacca leggera per la sera.

  • Nord Estate: Giornate calde, ma di notte la temperatura cala sensibilmente. Opta per indumenti leggeri, aggiungendo una felpa o un maglioncino per l’escursione termica notturna.

  • Centro Inverno: Piogge moderate, giornate fresche, per cui meglio un abbigliamento caldo a strati, con un maglione e un giubbotto impermeabile. Un ombrello può tornare utile, specialmente a Santiago del Cile o Valparaíso.

  • Centro Estate: Qui fa caldo di giorno e può rinfrescare la sera. Vestiti leggeri, ma non scordare una felpa per la sera e una giacca antivento se ti spingi verso la costa.

  • Sud Inverno: Le temperature possono diventare rigide e la pioggia è frequente. Abbigliamento invernale serio (cappello, guanti, sciarpa, giacca calda e impermeabile) e scarpe da trekking resistenti all’acqua.

  • Sud Estate: Rimane freschetto, non farti ingannare dal termine “estate”. Porta vestiti caldi a strati, una giacca impermeabile e pantaloni lunghi. Ideale anche un pile o un maglione per la sera.

Coda balena Punta Arenas: Guida Completa alla Città più Australe del Cile☐ punta arenas chile ☐ punta arenas cile

In Viaggio in Cile con Roberto Furlani

Adesso che hai una visione ampia del clima in Cile, potresti voler approfondire altre destinazioni cilene come la Terra del Fuoco o il maestoso Parco nazionale Torres del Paine.
Se il tuo piano è di proseguire il viaggio, magari fino a località uniche come l’isola di Pasqua o di salire verso la Regione dei Laghi, puoi trovare sul blog altri suggerimenti su Cosa vedere in Cile.

Se desideri un servizio su misura, non esitare a scrivermi e raccontarmi che tipo di esperienza hai in mente. Insieme possiamo comporre un viaggio che abbracci le bellezze più iconiche di questa terra, senza dimenticare i dettagli pratici e la sicurezza.

Sono Roberto Furlani, esperto di Centro-Sud America e del Cile (per cui, come tour operator, ho creato più di 25 programmi di viaggio) e ho oltre 32 anni di attività professionale nel Turismo.  
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Mi chiamo Roberto Furlani e lavoro con passione nel Turismo da oltre 32 anni, di cui 15 passati a dirigere l’Ufficio Turismo del WWF Italia (Fondo Mondiale per la Natura) e 12 come Tesoriere di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).

Grazie anche a questa ricca esperienza sono oggi Responsabile Prodotto e Tour operator per Evolution Travel  (il Network che conta più di 600 consulenti di viaggio on line), per cui ho creato più di 120 programmi di viaggio, con cui potrai scoprire il Centro-Sud America!

Troverai tutta la mia storia nel “chi sono”; aggiungo solo  che per 22 anni sono stato giornalista pubblicista delle pagine scientifiche del Corriere della Sera.
E’ stato così per me estremamente naturale dare vita al Travel Blog Viaggio Centro Sud America  in cui ti trovi e creare più di 900 post e video che, spero, ti aiuteranno a conoscere e amare intensamente come me questa Regione del nostro Pianeta.

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Scopri il Cile con il mio Blog

Se ti piaciuto il mio post, ti invito a scoprire il Cile attraverso il mio blog Viaggio in Centro-SudAmerica .
Qui troverai molte informazioni che spero ti possano essere utili per preparare e arricchire il tuo programma di viaggio in Cile e la tua conoscenza, più in generale, dell’America latina.

Ecco alcuni miei post che ti potrebbero interessare: 

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Cosa vedere in Cile
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FAQ – Frequently Asked Questions

Il Cile presenta più climi lungo 4.300 km di lunghezza, quindi conviene ragionare per fasce.
Nel Nord arido, tra Arica e San Pedro de Atacama, le giornate restano secche e luminose: 18–26 °C di giorno e 2–8 °C la notte, con grandi escursioni termiche (sull’altopiano a 3.500–4.200 metri sul livello del mare l’alba può stare vicino allo zero).

Nella zona centrale, tra Valparaíso e Santiago, clima mediterraneo: inverno mite e piovoso con 8–14 °C tra giugno e agosto, estate secca con 26–31 °C tra dicembre e febbraio.
A Sud, tra Temuco e Puerto Varas, prevale la pioggia atlantica: 1.400–2.200 mm annui, 6–10 °C in inverno e 15–20 °C in estate, con boschi di coihue che profumano dopo gli scrosci.

In Patagonia cilena, da Puerto Natales a Punta Arenas, conta soprattutto il vento: 0–7 °C in inverno e 8–18 °C in estate, cambi repentini in 15–25 minuti sul Muelle Prat di Punta Arenas.
Per un quadro sintetico delle stagioni e delle medie ti è utile anche la pagina dedicata al Clima del Cile e, per una prima panoramica di viaggio.
Se punti ai cieli limpidi del deserto, approfondisci la guida sul deserto di Atacama.

 

Le stagioni nel Cile seguono l’emisfero australe: primavera settembre–novembre, estate dicembre–marzo, autunno aprile–maggio, inverno giugno–agosto.
A Santiago del Cile l’inverno porta massime di 12–15 °C e minime di 3–6 °C, mentre a gennaio le massime arrivano a 28–32 °C (nelle ore centrali cerca l’ombra in Plaza de Armas).

Nel Norte Grande l’estate resta asciutta e ventilata, ma sull’altipiano notturne di 0–4 °C sono frequenti a 4.000 metri sul livello del mare.
In Patagonia l’estate è la stagione più stabile per camminare: 8–17 °C di giorno e vento teso, con luce lunga fino alle 22:00 a Puerto Natales.
Qui trovi il dettaglio sintetico dei periodi mese per mese: Quando andare in Cile.

 

Le montagne del  Cile coincidono con la Cordigliera delle Ande e una lunga catena di vulcani attivi e quiescenti.
Nel Norte Grande spiccano l’Ojos del Salado a 6.893 metri sul livello del mare, il vulcano più alto del mondo, e il cono perfetto del Licancabur a 5.916 metri, visibile dal pueblo di San Pedro de Atacama.

Nella Araucanía trovi il Llaima a 3.125 metri e il Villarrica a 2.847 metri, con ghiacciaio sommitale ben visibile dalle rive del Lago Villarrica.
In Patagonia i profili granitici del massiccio del Paine culminano nel Paine Grande a 2.884 metri, con sentieri che si affacciano sul Lago Nordenskjöld e sul Mirador Base Torres.

Se stai costruendo un itinerario tra laghi, vulcani e ghiaccio, guarda il post del Parco nazionale Torres del Paine e le escursioni da San Pedro de Atacama; come introduzione generale resta utile anche la pagina su il Cile.

All’alba, sui salares andini, le cime tingono di rosa i bordi delle lagune: una scena sobria che resta impressa.

 

Il Cile conviene visitarlo in primavera australe (settembre–novembre) e in inizio autunno (marzo–metà aprile) se vuoi temperature miti nella zona centrale e meno affollamento.
Per la Patagonia i mesi migliori sono novembre–marzo, quando i sentieri del Torres del Paine sono aperti e le giornate durano 15–17 ore a Puerto Natales.

Il Norte Grande è godibile tutto l’anno, ma da aprile a ottobre hai cieli tersissimi per notti stellate vicino a San Pedro de Atacama (porta un piumino leggero: a 3.500 metri sul livello del mare l’escursione è netta).
Sulla costa centrale, da Valparaíso a Viña del Mar, chi cerca mare e “playa” punta a dicembre–febbraio, con massime di 22–26 °C e brezza del Pacifico nel tardo pomeriggio.
Per scegliere mese per mese con esempi di itinerari, consulta Quando andare in Cile e, come quadro di riferimento, la pagina su il Cile.
Se prevedi trekking lunghi, inserisci un giorno cuscinetto: il meteo patagonico cambia rapido.

La Patagonia cilena dà il meglio tra novembre e marzo, con sentieri asciutti e servizi attivi.
Nel Parco nazionale Torres del Paine trovi il classico trekking al Mirador Base Torres in 6–7 ore A/R, mentre i laghi Nordenskjöld e Pehoé regalano prospettive limpide nelle mattine senza raffiche (capita che il meteo giri in 20–30 minuti).
Se cerchi scenari e spunti itineranti, scorri anche Patagonia cosa vedere: utile per distribuire le tappe tra ghiacciai, steppe e fiordi.

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Recensioni Google

5.0
Basato su 13 recensioni
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Elena Mauri
20:25 09 Oct 25
Viaggio Perù e Bolivia
Abbiamo scelto un viaggio Peru e Bolivia fine agosto inizio settembre 2025, organizzato per noi soltanto, visto il nostro desiderio di conciliare queste 2 mete prima dell'inizio della scuola. Arrivo a Lima-Arequipa-Puno e Titicaca-La Paz-Uyuni-Cusco-Aguacaliente-Machu-Piccu-Polcoyo-Partenza da Lima.
Il viaggio è andato benissimo, non ci sono stati intoppi di nessun genere. Il meteo era perfetto, pioggia solo una notte. Partiamo dal fatto che il viaggio è stato pensato in maniera veramente ottima, dall'acclimatamento ai momenti per recuperare le forze. Tutti ma veramente tutti sono stati puntualissimi e super professionali. Tutti gli autisti sono stati ineccepibili, giuda perfetta, ci hanno non solo portato alle destinazioni, ma ci hanno aiutato nelle pratiche per l'imbarco dei bus e si sono sempre sincerati che l'auitista successivo sia presente (frontiera tra Peru-Bolivia). Il personale che ci ha accolto a Lima, Cusco estremamente professionale. Ovviamente ci sono guide degne di una elogio e guide che forse avrebbero potuto fare di più, ma si sa che non siamo tutti uguali e magari non nella giornata gusta.

Punti degni di nota:
-entrata a Machu Picchu all'apertura alle 6.00 ha fatto la differenza!
-Montagne arcobaleno, Polcoyo in particolare, sono stata una levataccia ma una meraviglia da non perdere, con poca gente e visita con tranquillità (grazie per avercele suggerite). La valle per arrivarci è veramente bella e ancora autentica.
-Uyuni e le lagune degli altipiani sono un'esperienza che ti resta nel cuore, una magia che ti strega!
-Tratte in bus cama, super apprezzate sia tra Arequipa a Puno che da La Paz a Uyumi e ritorno. Il servizio delle compagnie scelte era veramente ottimo!
-Albergo Tierra Viva a Puno con la camera superior soprattutto dopo i giorni al salar di Uyuni
-Alberghi tutti ok forse quello che mi è piaciuto meno era quello di Arequipa e quello basico di alta quota.
-Cucina peruviana strepitosa, non lo sapevamo ma una rivelazione interessante.
-La Paz è stato una scoperta, non si può dire bellissima ma molto particolare sotto vari aspetti
-Non ci siamo mai trovati in difficoltà in aree pericolose grazie alla organizzazione. La gente è sempre stata cordiale.

Punti che per me potrebbero essere migliorati:
- Gita sul lago Titicaca (Tequile e isole Uros) troppo turistiche e la guida avrebbe dovuto impegnarsi un pò di più.
- Alloggio basico tra le lagune boliviane, ma a 4600 m è difficile chiedere di più.
- Autista Salar e altipiani: giovane un po' sbrigativo ci ha mollati le sere mente le altre guide erano presenti. Una sera essendo arrivati per ultimi hanno dovuto inventarsi una cena arrivata parecchio tardi dopo gli altri. Però ha guidato bene e organizzato aperitivo e pranzi benissimo, non possiamo lamentarci di null'altro. Anche il bagno nelle acque termali a quasi 5000 è stato ben gestito.

Vorrei aggiungere che, grazie alla accurata organizzazione di Roberto e le agenzie locali, abbiamo potuto apprezzare e goderci pienamente il viaggio.
Maria Sole Cammeresi
09:29 27 Sep 25
Il nostro viaggio è andato benissimo, ha veramente superato le nostre aspettative (che erano già alte!).
Scegliere cosa ci sia piaciuto di più è difficile, ma effettivamente l’isola di San Cristobal è stata la nostra preferita (complice anche il bellissimo sole che ci ha accolto). Le escursioni sono andate tutte molto bene, Pinzon è stata però quella che ci ha regalato di più per quanto riguarda le esperienze con gli animali, ma scegliere la nostra preferita è veramente difficile!
Anche Quito ci è piaciuta moltissimo, ci hanno colpito particolarmente le bellissime chiese gotiche e barocche e l’accoglienza e simpatia dei suoi abitanti.
Annapaola Deiana
09:44 23 Sep 25
Il viaggio che Roberto ci ha aiutato ad organizzare è andato molto bene: impeccabile sotto un profilo organizzativo e bellissimo sotto un profilo paesaggistico.
Ci ha consentito di realizzare quel mix che volevamo tra autonomia (nei giorni in cui abbiamo viaggiato tra Arica, Codpa, Putre, Iquique e Calama con la macchina noleggiata) ed organizzazione (i tour a San Pedro ed I 4 giorni boliviani).
I partner locali che ci hanno fornito supporto (Chile Tours e La Torre Tours) sono stati puntuali e molto proattivi. Ci siamo sentiti seguiti e accuditi.
Le informazioni che Roberto ci ha messo a disposizione sono state preziose nel programmare i nostri giorni "in libertà" nel nord del Paese. Il nostro consiglio per dare un supporto ancora più efficace, aiutando le persone che sceglieranno un tour simile al nostro, è di integrare le informazioni con i seguenti aspetti:

1) Nell'anello da Arica (aeroporto) ad Arica non ci sono rifornitori di gasolio; beninteso, il pieno ci è bastato ma, considerato che la raccomandazione della società di noleggio, è stato di mantenere la macchina "su-di-giri" per non ingolfare il motore, è comunque utile da sapere per programmare eventuali detour o allungamenti del percorso (capiamo che a Putre è possibile acquistare gasolio in taniche);
2) Da molti mesi la Ruta 11 che porta a Putre (Arica- La Paz) è interrotta tutti i giorni per diverse ore, cosa che ci ha costretti a lunghe attese. Sarebbe utile essere informati degli orari di apertura per poter programmare meglio le tempistiche del percorso;
3) La descrizione del tour in Bolivia mette giustamente in risalto le bellezze naturali di ciò che si andrà a vedere ma sarebbe opportuno segnalare la lunghezza dei tragitti in auto (cosa che invece giustamente ci è stato segnalato nelle informazioni sul tour nel nord del Cile) ed il fatto che l’80% del viaggio si svolge su strade bianche il cui stato potrebbe essere molto brutto con conseguenze sul fisico di chi non è abituato (e non è alla guida). Se, per ipotesi, un viaggiatore che soffrisse di mal di schiena, non potrebbe affrontare un viaggio del genere, nonostante la perizia della guida / autista (nel nostro caso, il signor Vicente, una persona di grandissima esperienza e perizia).

Il supporto di Roberto è stato eccellente e, anche se non è stato necessario, il fatto di poter contare sulla sua costante presenza è stato un grandissimo contributo al confort del nostro viaggio.
Anche se non abbiamo prossimi viaggi sudamericani in programma, quando succederà, Roberto sara senz'altro un riferimento a cui tornare.
Flavio Cordioli
10:00 14 Sep 25
Barbara e Flavio
Tour classico del Peru'
Dal 6 al 23 Agosto 2025

Caro Roberto
Vorremmo esprimere la nostra sincera gratitudine per aver promosso e organizzato assieme al team di Peru' responsabile un tour del Peru' perfetto e su misura per noi.
Il viaggio è andato ben oltre le nostre aspettative, e ci ha permesso non solo di ammirare le bellezze di questo incredibile paese, ma anche (come nei nostri desideri) di entrare più profondamente in contatto (anche se per periodo breve) con la gente e la cultura peruviana, nonchè con il fascino della sua incredibile e misteriosa storia precolombiana.
Un plauso in particolare a tutti gli operatori peruviani di Perù responsabile, incluso tutte le guide molto gentili e professionali , e tutti gli addetti (contatti per emergenze, autisti etc). In ogni Hotel e da ogni contatto di Peru' responsabile ci siamo sentiti ben accolti, al sicuro, in buone mani e a volte abbiamo avuto la sensazione di avere un trattamento privilegiato, trovandoci spesso da soli con la nostra guida (e in più con l'autista per escursioni giornaliere).
Non mancheremo nel consigliare di contattare Roberto Furlani e Evolution Travel a chi vorrà visitare il Peru' ma anche il sud America nei paesi di sua competenza.
Grazie ancora
Barbara e Flavio
Mauro Minenna
10:55 12 Sep 25
Roberto ha organizzato per me e per la mia famiglia un viaggio a Cuba rendendolo una esperienza di viaggio straordinariamente autentica e un modo per conoscere persone e le loro storie. Una visione di viaggio sostenibile e responsabile nella quale mi riconosco moltissimo. Vi invito a fidarvi di lui e della sua sensibilità e competenze!
Alessandro Luppino
16:40 08 Sep 25
Il viaggio è stato molto bello e ci e piaciuto veramente tanto. Le 2 visite con la guida privata sono state interessantissime. Personalmente il tour puno/cusco ci ha coinvolto un po meno per i tempi troppo serrati (ma so che questo non dipende da voi ma e già cosi). Siamo stati molto soddisfatti dei trasporti perché erano tutti molto puntuali gentili e disponibili.
Grazie ancora per averci aiutato!!!
Alessandro
Matteo Gatti
13:29 04 Sep 25
HO FATTO UN VIAGGIO A DICEMBRE 2024 CON LA MIA FAMIGLIA ALLE GALAPAGOS.ROBERTO è MOLTO PREPARATO E PROFESSIONALE, SI PERCEPISCE LA SUA PASSIONE .HA ORGANIZZATO TUTTO NEI MINIMI DETTAGLI, RISPECCHIANDO TUTTI I NOSTRI DESIDERI.
ABBIAMO FATTO 15 GIORNI PIENI DI ESCURSIONI E SPOSTAMENTI TRA LE VARIE ISOLE E AL NOSTRO ARRIVO C' ERA SEMPRE QUALCUNO AD ASPETTARCI . QUANDO ABBIAMO AVUTO PROBLEMI CON UN ESCURSIONE ROBERTO è STATO SUBITO PRONTO AD AIUTARCI E RISOLVERE IL PROBLEMA .
massimo cecchi
12:36 04 Sep 25
viaggio stupendo, nonostante i tanti trasferimenti voli ecc nessun disguido, puntualità eccezionale.
Non poteva andare meglio!
LAURA MEGLI
23:20 30 Aug 25
Il viaggio è stato stupendo!!! Un complimento particolare a tutte le agenzie locali per l'accoglienza, la gentilezza e la puntualità. Ottima professionalità per le guide, in particolare Massimo del Cile e Adalid al Titicaca.
Il programma ha seguito un'ottima tabella di marcia!
Un immenso grazie a Roberto per il supporto e l'aiuto nell'organizzazione del viaggio, è stato unico❤️
A presto ☺️
rossana cherici
13:23 28 Aug 25
Grazie mille, Roberto. Il viaggio in Perù ' stato molto bello. Impegnativo, ma si sapeva. Eccezionale Perù Responsabile, per organizzazione, disponibilità, livello delle guide, puntualità, ecc.
Per quanto riguarda il trekking di Vera Cruz, direi che Eco Ice sembra una delle agenzie più organizzate: tende spaziose, materassini comodi, stanza a disposizione al ritorno prima del pullman.
Nell'insieme, un'esperienza da affrontare con la dovuta preparazione, ma che poi inserisci nella lista dei viaggi memorabili.

Non è tutto qui! In questi anni ho aiutato tantissime altre persone a costruire il viaggio dei loro sogni!

Guarda la pagina dove ho raccolto le testimonianze reali di chi si è affidato a me per il suo viaggio in Centro e Sud America!

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